Uomo politico (Vienna 1824 - ivi 1899). Fu capo del comitato di Fiume (1856), del distretto di Trento (1860), dell'amministrazione della Carniola (1862) e della Carinzia (1866); luogotenente dell'Alta [...] Austria (1868), fu nominato (1871) da Francesco Giuseppe presidente del Consiglio. Favorevole alle ambizioni nazionali dei Cechi e clericale, H. durò in carica solo fino all'ottobre dello stesso 1871, ...
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Famiglia principesca, così detta dal castello omonimo nei pressi di Friburgo in Brisgovia. Suo capostipite fu Berthold I (m. 1078) conte in Brisgovia, duca della Carinzia (1061-72) e signore della marca [...] di Verona; fautore dell'antiré Rodolfo di Svevia durante la lotta delle investiture, la sua politica fu seguita dal successore, il figlio minore Berthold II (m. 1111), che avendo sposato una figlia di ...
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Hohenwart, Karl Siegmund von
Politico austriaco (Vienna 1824-ivi 1899). Fu capo del comitato di Fiume (1856), del distretto di Trento (1860), dell’amministrazione della Carniola (1862) e della Carinzia [...] (1866); luogotenente dell’Alta Austria (1868), fu nominato (1871) da Francesco Giuseppe presidente del Consiglio. Favorevole alle ambizioni nazionali dei cechi e clericale, H. durò in carica solo fino ...
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Narratore sloveno (Kotlje 1893 - Marburgo 1950). Comunista militante, dovette vivere lungamente all'estero. I suoi racconti (Samorastniki "I senza padre", 1940; Jamnica, 1945) ove è rappresentata la dura [...] vita dei montanari della Carinzia orientale, sono fra i migliori della letteratura slovena contemporanea. ...
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Figlio (seconda metà sec. 7º) di Lupo, duca del Friuli, che si era ribellato al re longobardo Grimoaldo ed era rimasto ucciso, riprese l'insurrezione contro il sovrano chiedendo aiuto agli Slavi di Carinzia; [...] fu vinto e ucciso presso Cividale. Grimoaldo dette allora il ducato al suo fedele Vettari, mentre suo figlio Romualdo sposava una sorella di Varnefrido ...
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Iniziatore della dinastia di Franconia (n. 990 circa - m. Utrecht 1039). Energico e ambizioso, riuscì (1024) a ottenere la corona di Germania, e acquistò alla propria casa la Baviera, la Svevia e la Carinzia. [...] Fece riconoscere come successore il figlio Enrico, che fu incoronato nel 1028 ad Aquisgrana. Nel 1031 aggiunse all'impero le due Lusazie e nel 1033-34, dopo una lotta sostenuta contro Eudes conte di Champagne, ...
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Romano (m. 897); eletto vescovo di Anagni da Formoso, successe a Bonifacio VI (pontefice per 15 giorni) nel maggio dell'896, con elezione irregolare, essendo vietato allora il mutamento di sede vescovile. [...] Spoleto, di processare il defunto papa Formoso, che, dopo aver incoronato Lamberto imperatore, gli aveva preferito Arnolfo di Carinzia. Nel famoso "sinodo lateranense del cadavere" (gennaio 897), proclamò Formoso indegno del titolo papale e prive di ...
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LUDOVICO (Luigi) d'Aragona, re di Sicilia (Trinacria)
Salvatore Fodale
Nacque a Catania, il 4 febbr. 1338, dal re di Sicilia Pietro II e dalla regina Elisabetta, figlia del duca Enrico (II) di Carinzia.
Lo [...] stesso giorno della nascita il padre annunciò l'evento a tutte le Universitates, assicurando la successione al trono, giacché, dopo la morte nel 1325 del primogenito Federico, il re aveva avuto fino ad ...
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Ingegnere (Maffersdorf 1875 - Stoccarda 1951). Costruttore di automobili progettò la famosa vettura Volkswagen (1934) e la sua prima versione sportiva, la vettura P. "356". La produzione in serie di questa [...] automobile, fu avviata nel 1949 a Gmünd (Carinzia) dal figlio Ferdinand (n. 1909) che trasferì poi, nel 1950, a Stoccarda l'azienda, dalle cui officine sono uscite autovetture sportive di elevate caratteristiche. Al 1962 risale l'inizio della ...
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Figlio (m. 911 o 912) di Corrado duca (dall'865) della Borgogna Transgiurana. Ereditato lo stato paterno, l'accrebbe per lo smembramento dell'impero di Carlo il Grosso, facendosi incoronare re (888). Contese [...] invano la Lotaringia ad Arnolfo di Carinzia re di Germania, ma riuscì a mantenersi come sovrano indipendente. ...
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frisacense
friṡacènse s. m. [dal lat. mediev. Frisacensis «di Friesach»]. – Denaro coniato nella zecca di Friesach in Carinzia dal 1125 fino circa al 1300, prima dagli arcivescovi di Salisburgo, poi da questi insieme ai duchi di Carinzia.