LEVI, Carlo
Franco Contorbia
Maura Picciau
Nacque a Torino il 29 nov. 1902 da Ercole e da Annetta Treves.
I genitori appartenevano entrambi alla media borghesia ebraica: il padre era rappresentante [...] . e E. Vittorini. Scritti di architettura, Torino 1997 (antologia di scritti del L. a pp. 7-58); Discorsi del sen. CarloLevi, a cura di G. Volpe, presentazione di N. Mancino, Avellino 1997; L'invenzione della verità. Testi e intertesti per Cristo si ...
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BRANCA, Vittore
Franco Cardini
Nacque a Savona il 9 luglio 1913 da Antonio, ingegnere, direttore del centro di studi dell’ILVA di Priamar, e da Lucia Branca, figlia dello scultore Giulio, sua lontana [...] La condirezione gli dette modo di rinnovare i suoi interessi per la critica 'militante', occupandosi di autori come CarloLevi, Eugenio Montale, Alberto Moravia, Leonardo Sinisgalli: ma si concluse allorché la rivista assunse i connotati di un organo ...
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CASSOLA, Carlo
Alba Andreini
Ultimo di cinque figli, nacque a Roma il 17 marzo 1917 da Garzia e da Maria Camilla Bianchi. Il decennio di distanza che lo separava dal quarto fratello (nato nel 1908) lo [...] tra i fondatori del Movimento di unità popolare capeggiato da Tristano Codignola, e riuscì a coinvolgervi Ferruccio Parri e CarloLevi.
Intanto, l’apparizione nei «Gettoni» di Vittorini di Fausto e Anna, accolta con giudizi discordanti, provocò una ...
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Nacque a Milano il 28 genn. 1907 in una cospicua famiglia borghese da Ugo e Ada Gianni. Seguì il padre a Firenze quando questi, separato dalla moglie, vi andò a risiedere, e in quella città compì gli studi [...] come narratore: per i tipi di Solaria pubblicò infatti nel 1933 in volume, con una copertina disegnata dall'amico CarloLevi, Luisa (Firenze 1933), romanzo "di vita interiore", come egli stesso lo definì, la cui lunga e tormentata gestazione (lo ...
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DE LIBERO, Libero
Renato Bertacchini
Nacque a Fondi (ora in provincia di Latina) il 10 sett. 1903 da Francesco e da Cesira Faiola.
Della sua adolescenza e della prima giovinezza in provincia, "dentro [...] - venivano denigrati come fautori di un'"arte degenerata", internazionalista, cosmopolitica, decadente. La mostra di dipinti di CarloLevi, anch'egli ebreo, allora confinato in Basilicata, venne scambiata per una provocazione. Non meno "provocatoria ...
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GINZBURG, Leone
Gianni Sofri
Nacque a Odessa il 4 apr. 1909, da Fëdor Nikolaevič e da Vera Griliches, in una famiglia ebrea, colta e agiata.
Il padre, che si chiamava in origine Tanchun Notkovič Ginzburg, [...] dando vita, nel corso dell'estate, a un nuovo gruppo torinese di Giustizia e libertà. Ne fecero parte, oltre al Monti, CarloLevi, Barbara Allason, Mila, C. Mussa-Ivaldi, il professor Michele Giua e il figlio Renzo. Più tardi si aggiunsero Foa, Mario ...
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FUBINI, Mario
Mario Scotti
Nacque a Torino il 18 marzo 1900 da Riccardo e da Bice Colombo, entrambi di origine vercellese. Nella città natale, cui sarebbe rimasto sempre affettivamente e culturalmente [...] sorelle Maria e Pia Marchesini, Elena Valla, N. Sapegno, L. Ronga, G. Manfredini, A. Passerin d'Entrèves, E. Rho, CarloLevi); collaborò alle riviste da lui fondate - Energie nove, Rivoluzione liberale, Il Baretti -; ne recensì il libro sull'Alfieri ...
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PINCHERLE, Amelia
Giovanna Amato
PINCHERLE (Pincherle Moravia), Amelia (Bice Amalia). – Nacque a Venezia il 16 gennaio 1870, ultimogenita di Giacomo e di Emilia Capon.
Crebbe in una famiglia dell’alta [...] e libertà.
Amelia Pincherle aprì la sua casa al gruppo salveminiano del Non mollare; ospitò Ernesto Rossi, Pietro Calamandrei, CarloLevi; sopportò l’assalto squadrista alla sua casa nel 1925, tenne testa agli interrogatori; andò a trovare i figli al ...
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LEVI, Natalia
Domenico Scarpa
Nacque a Palermo il 14 luglio 1916 da Giuseppe e da Lidia Tanzi.
Il padre, ebreo triestino, è professore di anatomia comparata nell'ateneo palermitano. Lidia Tanzi, milanese, [...] lavorerà all'Unesco, il secondo farà il medico. I Levi si stabiliscono a Torino nel 1919. La L. fa le Bareil, G. Bertone, V. Coletti, F. Contorbia, G. Davico Bonino, L. De Carli, E. Gioanola, A. Giolitti, M. Guglielminetti, G. Lagorio, R. Loy, G. ...
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LEVI, Primo
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Ferrara il 25 giugno 1853 da Bonajuto, commerciante di vestiti, e da Rosa Castelfranchi. L'origine israelitica, da lui subordinata all'integrazione nell'identità [...] italiana" (Dossi, Opere, II, p. XI; cfr. anche P. Levi, Pei nuovi Cento anni, in Corriere della sera, 3 dic. 1908).
azzurre, I-II, Milano 1964, ad ind.; G.P. Lucini, L'ora topica di Carlo Dossi, a cura di T. Grandi, Milano 1973, pp. 18, 34 s., 47, ...
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levare
v. tr. [lat. lĕvare «alleviare, alleggerire, alzare», der. di lĕvis «leggero»] (io lèvo, ecc.). – 1. a. Lo stesso che alzare, nel suo primo e più generico sign., cioè sollevare in alto: l. le mani, le braccia, gli occhi; l. il capo,...
panumano
agg. Che è di tutta l’umanità, di ogni essere umano. ◆ Occorre superare il concetto di lingua come «territorio» e pensare a quel più largo orizzonte di coscienza che ha portato, attraverso l’italiano (da [Cesare] Beccaria a Primo...