In giornali e siti web ha fatto capolino nelle ultime settimane una parola che pare un neologismo, trumputinismo. Soprattutto nei primi giorni di marzo le occorrenze si sono moltiplicate. Per avere un [...] ormai accettata da tutti i leader europei (trumputinisti alla Órban a parte)», Carlo Fusaro, in Libertàeguale, on line, 4 marzo 2025; e, lo stesso , bimbominkia, remigrazione Immagine: Tratta da https://www.youtube.com/watch?v=LiaMIudqL1A ...
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Il fatto che «la fiaba possa raccontare una miriade di storie, partendo da un repertorio chiuso di personaggi, forme, oggetti, situazioni» (Marazzini, 75) permette di osservare come, nel corso dei secoli, [...] fondamentali differenze nell’ultima fiaba della raccolta, I tre cedri (V, 9) che ci permette di analizzare un’altra tipologia di Calvino, dopo essere divenuta teatrale sotto la penna di Carlo Gozzi e poi oggetto di un travestimento per Edoardo ...
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La filologia, scriveva Immanuel Kant, è la conoscenza critica dei libri e delle lingue. Intesa in questo senso, la filologia non sarà solo la disciplina tecnica che insegna a editare criticamente i testi [...] fatti materiali, come hanno fatto Antonio Ciaralli e Carlo Pulsoni – che insegnano rispettivamente Paleografia latina e cui avvertiva la natura incompatibile col proprio sistema» (p. V) e condannava insieme una certa critica stilistica. Ciaralli e ...
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Lo storico può rischiare di apparire un influencer a caccia di like? Può sacrificare la ricerca e la didattica per dedicarsi di più al dibattito pubblico? I quesiti sono volutamente provocatori: posti [...] l’università?, RivistailMulino.Panarelli, F., Rivera Magos, V., Violante, F., (ed.), #FARESTORIA, Una discussione oggi, il futuro», Laprovinciacr.it.Villari, P., L’Italia da Carlo Magno alla morte di Arrigo VII, Milano, Ulrico Hoepli, 1910. Immagine ...
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«Mai non fu vista cosa più bellamai io non colsi siffatta pulzella»disse Re Carlo scendendo veloce di sella(Re Carlo tornava dalla battaglia di Poitiers, Fabrizio De André, 1963) Paolo Villaggio amava [...] di Fabrizio De André –, s’inizia con una clamorosa e decisiva imprecisione: Carlo Martello, non fu mai re, né in Italia, né in Francia, né «dis-se-re-Car-lo-scen-den-do-ve-lo-ce-di-se-e-lla», «v’e-ran-ta-rif-fe_in-fe-rio-ri_al-le-tre-mi-la-li-i-re». ...
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L’«eponimia monetale» (Caltabiano/Colace 1987), ovvero l’uso di derivare i nomi (ufficiali e/o popolari) delle monete dai nomi propri dei rispettivi emittenti, è un fenomeno noto fin dall’antichità, come [...] o somma di denaro, specialmente se modesta (vedi Tommaseo/Bellini, s.v. paolo: «Ne ricavai qualche paolo; Pochi paoli. – A quello del gherardino, una moneta d’argento introdotta a Napoli da Carlo II d’Angiò nel 1298, il cui nome non fu derivato ...
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Che cos’hanno in comune Antonia, Bernarda, Bartolomeo, Federica e Martino? Non molto, potremmo rispondere d’istinto, se escludiamo l’ovvia appartenenza alla categoria dei nomi propri di persona. Da un’osservazione [...] midolla de le canne dell’ossa del corpo di san Piantorio» (V, 24).Ancora alla creatività onomastica di Boccaccio dobbiamo messer Mazza (Decameron veda il perfido sonetto Ricchezza del vocabolari milanes di Carlo Porta, del 1819, nel quale il nome è ...
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Il repertorio onomastico italiano risulta particolarmente ricco in termini di varietà: frutto di successive sedimentazioni e contaminazioni, mostra ancora oggi un carattere composito in cui sono visibili [...] Una precedente attestazione si può individuare nelle Memorie inutili di Carlo Gozzi (pubblicate nel 1797, ma redatte nel 1777: «ella sé il passo è breve, come ricorda il Tommaseo-Bellini, s.v. tizio: «Dall’usarli la legge nel porre casi generali, ...
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«Un poeta a modo mio». Qualche appunto sulle revisioni librettistiche di Ghislanzoni per Verdi Quella di librettista dell’Aida di Verdi è probabilmente l’immagine più nota di Antonio Ghislanzoni, [...] tolse alla vista del pubblico lo spettacolo dell’uccisione di Don Carlo e del ferimento a morte di Leonora, che spirò fra le musicale, in L’operosa dimensione, cit., 173-82.Mengaldo, P. V., Sullo stile dell’epistolario di Verdi, in Verdi 2001, a cura ...
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Sebbene non sia possibile stabilire con certezza l’esatta incidenza dei prestiti stranieri sull’italiano, non c’è dubbio che essi rappresentano una componente rilevante del nostro lessico. Nel vasto lemmario [...] anche Migliorini (1968, p. 90), e il DELIN (s.v. atlante) – dall’incisore di origine francese Antonio Lafreri (Antoine 1979-1988, 5 voll.).Devoto-Oli = Giacomo Devoto e Gian Carlo Oli, Nuovo Devoto-Oli. Il vocabolario dell’italiano contemporaneo, ed. ...
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vìttima s. f. [dal lat. victĭma, di etimologia oscura]. – 1. Essere vivente, animale o uomo, consacrato e immolato alla divinità: consacrare, sacrificare, uccidere o immolare la v.; condurre la v. all’altare; Mentre che ’n su la riva un bianco...
pace s. f. [lat. pax pacis, dalla stessa radice *pak-, *pag- che si ritrova in pangere «fissare, pattuire» e pactum «patto»]. – 1. a. Condizione di normalità di rapporti, di assenza di guerre e conflitti, sia all’interno di un popolo, di uno...
Figlio (Gand 1500 - San Jerónimo de Yuste 1558) dell'arciduca d'Austria Filippo il Bello (perciò nipote dell'imperatore Massimiliano d'Asburgo) e di Giovanna la Pazza (figlia di Ferdinando d'Aragona e di Isabella di Castiglia), divenne a soli...
Figlio (Vincennes 1338 - Beauté-sur-Marne 1380) di Giovanni II, nel 1349 ebbe il titolo di delfino e il governo del Delfinato, ma più comunemente fu chiamato duca di Normandia. Dal 1356 al 1360 governò al posto del padre caduto prigioniero degli...