Leone X
Antonio Menniti Ippolito
Un papa principe rinascimentale
Leone X si trovò a operare in una particolare situazione storica, nei primi decenni del 16° secolo, con la Santa Sede schiacciata tra [...] ) e di Lorenzo (1519) bloccarono il piano nepotista.
Nel quadro dello scontro tra il re di Francia Francesco I e l’imperatore CarloV d’Asburgo ondeggiò tra l’uno e l’altro a seconda della convenienza del momento. Fu un papa debole sotto il profilo ...
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CLEMENTE VII, antipapa
Mark Dykmans
Roberto di Ginevra, di illustre famiglia feudale che faceva risalire la sua affermazione politica all'epoca carolingia, nacque nel castello di Annecy nell'anno 1342, [...] così per la sovrana, cui avrebbe assicurato l'appoggio di una grande potenza, come per il principe e per lo stesso CarloV, perché avrebbe riconosciuto al primo una corona e confermato all'altro che il Regno sarebbe rimasto nell'ambito della sfera d ...
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PIO V, papa, santo
Simona Feci
PIO V, papa, santo. – Antonio Ghislieri nacque a Bosco (oggi Bosco Marengo, Alessandria), all’epoca ducato di Milano, il 17 gennaio 1504 da Paolo e Domenica Augeri.
Nel [...] «Per beneficio della Città e Religione». Governo politico e Inquisizione nello stato di Milano a metà Cinquecento, in L’Italia di CarloV. Guerra, religione e politica nel primo Cinquecento, a cura di F. Cantù - M.A. Visceglia, Roma 2003, pp. 303-336 ...
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GREGORIO XI, papa
Michel Hayez
Pierre Roger nacque a Rosiers d'Égletons, nell'attuale dipartimento della Corrèze, intorno al 1330, dal nobile Guillaume (I), vassallo o ufficiale dei signori di Ventadour, [...] che teneva il cavallo del papa per le briglie, il successivo banchetto riunì intorno a G. XI i tre fratelli di CarloV, Luigi, Giovanni duca di Berry e Filippo duca di Borgogna. Quello stesso giorno il pontefice pubblicò la canonizzazione di Elzéar ...
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MARCELLO II, papa
Giampiero Brunelli
Marcello Cervini nacque il 6 maggio 1501 a Montefano, presso Macerata, da Ricciardo, appaltatore delle imposte nella Marca d'Ancona, e da Cassandra Benci.
Trascorse [...] impegnato nel progetto di Paolo III di riunire quanto prima il concilio: collaborò ai colloqui di Lucca del settembre 1541 con CarloV, durante i quali se ne discussero i dettagli; quindi, insieme con il cardinale A. Farnese, si incontrò a Bologna e ...
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INNOCENZO VI, papa
Pierre Gasnault
Étienne Aubert, figlio di Adhémar, appartenente alla piccola nobiltà di Pompadour, nacque nel villaggio di Monts, parrocchia di Beyssac (Corrèze), negli ultimi decenni [...] pace concluso a Londra fra Edoardo III e Giovanni il Buono il 24 marzo 1359 fu respinto dal principe Carlo, futuro CarloV, che deteneva la reggenza del Regno di Francia. Scaduti i termini della tregua sottoscritta a Bordeaux, le ostilità ripresero ...
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FERRERI, Zaccaria
Eckehart Stöve
Nacque a Vicenza nel 1479 da famiglia nobile. Quindicenne, entrò nel monastero benedettino di S. Giustina a Padova. Nel 1504 si recò a Roma, dove due anni dopo conseguì [...] concluso il 7 apr. 1521 a Thorn fu infatti opera di CarloV e di Luigi II d'Ungheria. L'insuccesso del F. catholica, III, Monasterii 1913, pp. 4, 6, 206, 295; Encicl. catt., V, p. 1199; Catholicisme, hier - aujourd'hui - demain, IV, Paris 1956, p ...
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protestantesimo
Raffaele Savigni
I movimenti religiosi nati dalla riforma di Lutero
Il termine protestanti indica i gruppi cristiani che si danno il nome di evangelici e si ispirano alle idee di Lutero. [...] sul rapporto personale con Gesù Cristo, di fronte a ogni autorità e istituzione umana. Anche di fronte all’imperatore CarloV, che presiedeva la Dieta di Worms (1521), questo semplice monaco agostiniano rifiutò di ritrattare le sue idee: «La mia ...
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L'ETA MODERNA
Mario Caravale
I fermenti quattrocenteschi
La fine del concilio di Basilea può essere assunta come momento conclusivo di una lunga stagione della storia della Chiesa occidentale segnata [...] il 3 gennaio Leone X, con la bolla Decet Romanum Pontificem decretava la scomunica del monaco e il 26 maggio l'imperatore CarloV firmava l'Editto di Worms che disponeva il bando di quello dai territori dell'Impero, la messa al rogo dei suoi scritti ...
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DELLA CASA, Giovanni
Claudio Mutini
Nacque il 28 giugno 1503 da Pandolfo e Lisabetta di Giovanfrancesco Tornabuoni, probabilmente in Mugello, dove la famiglia possedeva beni ("Monsignor Della Casa - [...] la punta più acuminata della polemica si scorge in quei tratti dell'orazione in cui il D. adombra il sospetto che CarloV possa essere contaminato dalla ragion di Stato: "Invano adunque si affaticano coloro che fanno due ragioni, l'una torta e falsa ...
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pace s. f. [lat. pax pacis, dalla stessa radice *pak-, *pag- che si ritrova in pangere «fissare, pattuire» e pactum «patto»]. – 1. a. Condizione di normalità di rapporti, di assenza di guerre e conflitti, sia all’interno di un popolo, di uno...
empanada s. f. (più spesso al pl., nella forma non adattata sp. empanadas) Specialità gastronomica dei Paesi dell’America latina, originaria della Galizia iberica, consistente in un panzerotto, solitamente a forma di mezzaluna, ripieno di carne...