Patroni Griffi, Giuseppe
Francesco Bolzoni
Scrittore, drammaturgo, regista teatrale, cinematografico e sceneggiatore, nato a Napoli il 27 febbraio 1921. Il suo cinema, direttamente derivato dal suo [...] D'amore si muore (1958), ridotto per il cinema da Carlo Carunchio nel 1972, racconta il permanere di passioni estreme in volta… (1967) di Rosi, Lettere di una novizia (1960) di Alberto Lattuada, La ragazza con la valigia (1961) di Valerio Zurlini, La ...
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Scaccianoce, Luigi
Alessandro Cappabianca
Scenografo cinematografico, nato a Venezia il 12 luglio 1914 e morto a Roma il 18 ottobre 1981. La solida preparazione culturale e tecnica lo portò a considerare [...] del cinema italiano, da Roberto Rossellini (Vanina Vanini, 1961) ad Alberto Lattuada (La steppa, 1963; Così come sei, 1978), da le suggestive ambientazioni abruzzesi per Fontamara (1980) di Carlo Lizzani, tratto dal romanzo di I. Silone.
Bibliografia ...
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De Matteis, Maria
Mario Verdone
Costumista teatrale e cinematografica, nata a Firenze il 6 marzo 1898 e morta a Roma il 9 dicembre 1988. Gli insegnamenti di Gino Carlo Sensani e le esperienze professionali [...] 1954 con Giorgio Strehler per La trilogia della villeggiatura di Carlo Goldoni. Tornò quindi al cinema con War and peace, , chiamata da R. Castellani per Verdi (1982) e da Alberto Lattuada per Cristoforo Colombo (1985). Nel 1979 venne organizzata a ...
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Perilli, Ivo
Giovanni Spagnoletti
Sceneggiatore e regista cinematografico, nato a Roma il 10 aprile 1902 e morto ivi il 24 novembre 1994. Inizialmente collaboratore e scenarista di Mario Camerini, poi, [...] Zampa) o dell'invenzione surreale (Animali pazzi, 1939, di Carlo Ludovico Bragaglia), e comunque agli antipodi del cinema dei telefoni bianchi collaborare con Giuseppe De Santis (Riso amaro, 1949) e Alberto Lattuada (Anna, 1951; La lupa, 1953; La ...
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Gualino, Riccardo
Tullio Kezich
Industriale e produttore cinematografico, nato a Biella il 25 marzo 1879 e morto a Firenze il 6 giugno 1964. Fondatore della Lux film, per il suo importante ruolo nell'ambito [...] , creando una vera e propria scuderia: in primo luogo Carlo Ponti e Dino De Laurentiis, poi Marcello D'Amico, Luigi autori importanti, tra i quali Mario Soldati, Renato Castellani, Alberto Lattuada, Luigi Zampa, Mario Camerini (da I promessi sposi ...
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Sorel, Jean
Cecilia Causin
Nome d'arte di Jean de Combaud de Roquebroune, attore cinematografico francese, nato a Marsiglia il 25 settembre 1934. Dotato di avvenenza, naturale fascino e sobria eleganza, [...] coniuga con il ruolo), in I dolci inganni (1960) di Alberto Lattuada, in coppia con Catherine Spaak, è il confidente privilegiato di della Resistenza, ossia L'oro di Roma (1961) di Carlo Lizzani, accanto ad Anna Maria Ferrero che sarebbe divenuta sua ...
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Margadonna, Ettore Maria
Marzia G. Lea Pacella
Sceneggiatore, nato a Palena (Chieti) il 30 novembre 1893 e morto a Roma il 28 ottobre 1975. Con la sua innata vena ironica, arricchita da una profonda [...] 1945), tratto dal romanzo di G. Verga. Se per Alberto Lattuada M. aveva esplorato con realismo i bassifondi torinesi con 1958 e diretto da Carlo Ludovico Bragaglia, con Peppino De Filippo. Nei personaggi interpretati da Alberto Sordi, in Il moralista ...
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Milian, Tomas
Francesco Zippel
Nome d'arte di Tomás Quintín Rodríguez, attore cinematografico cubano, nato a Culono (La Avana) il 3 marzo 1933. Formatosi alla scuola del cinema italiano d'autore (Luchino [...] a matar, compañeros (1970), e altri di Lucio Fulci, Giulio Petroni, Giulio Questi, Alberto De Martino. Ma in quegli anni M. girò anche polizieschi (Banditi a Milano, 1968, di Carlo Lizzani) e il cult horror Non si sevizia un paperino (1972) di Fulci ...
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Checchi, Andrea
Silvio Alovisio
Attore cinematografico, nato a Firenze il 21 ottobre 1916 e morto a Roma il 29 marzo 1974. Dagli esordi negli anni Trenta ai numerosi sceneggiati televisivi dei primi [...] ) di Mario Soldati, Giacomo l'idealista (1943) di Alberto Lattuada e il già ricordato Via delle Cinque Lune. Con '43, 1960, di Florestano Vancini; L'oro di Roma, 1961, di Carlo Lizzani; Dieci italiani per un tedesco ‒ Via Rasella, 1962, di Filippo ...
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Puccini, Gianni
Roy Menarini
Regista, sceneggiatore e critico cinematografico, nato a Milano il 9 novembre 1914 e morto a Roma il 3 dicembre 1968. Instancabile commentatore di film e tendenze, fervido [...] Cinema e Resistenza, 1959) e collaborò come soggettista, sceneggiatore e aiuto regista con Roberto Rossellini, Carlo Lizzani, Federico Fellini e Alberto Lattuada, prima di dedicarsi alla regia di documentari.
Bibliografia
E.G. Laura, Parola d'autore ...
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albertista
s. m. e f. (pl. m. -i). – 1. Nome dato ai seguaci del filosofo e teologo Alberto Magno (sec. 13°), attaccati specialmente al suo orientamento neoplatonico. 2. Nel Risorgimento italiano, fautore di Carlo Alberto.
albertino
agg. – Relativo a un personaggio storico di nome Alberto. 1. Scuola a. di Colonia, il gruppo dei seguaci del filosofo e teologo Alberto Magno (sec. 13°), formatosi alla sua scuola, e caratterizzato dal prevalere di motivi platonici...