SCENOGRAFIA (X, XI, p. 19)
Franco Mancini
Teatro. - L'intervento di un nuovo personaggio, il regista, non era valso a evitare che negli anni Trenta, dopo una stagione densa di fermenti, la s. europea [...] e poi N. Benois alla Scala, C. M. Cristini al San Carlo).
A voler condensare in un sintetico giudizio quanto era avvenuto nel settore sculture scenografie, Milano 1968; L. Piccioni, Il medioevo di Alberto Burri, in Dramma, 1969, n. 12; V. Jindra, ...
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Totò
Goffredo Fofi
Nome d'arte di Antonio De Curtis, attore teatrale e cinematografico, nato a Napoli il 15 febbraio 1898 e morto a Roma il 15 aprile 1967. Attraverso la centralità della 'maschera' [...] pazzi, su soggetto di Achille Campanile e regia di Carlo Ludovico Bragaglia. Il primo era una charlottiana e vide di nuovo a fianco della Magnani, La mandragola (1965) di Alberto Lattuada, ma soprattutto, anche se la sua presa sul pubblico era ...
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Petri, Elio (propr. Eraclio)
Stefano Della Casa
Sceneggiatore e regista cinematografico e teatrale, nato a Roma il 29 gennaio 1929 e morto ivi il 10 novembre 1982. Il suo mondo cinematografico stilisticamente [...] per la tensione ideologica. Sempre come sceneggiatore lavorò anche con Carlo Lizzani (Il gobbo, 1960) e Gianni Puccini (L'impiegato (1963), dal romanzo di L. Mastronardi, interpretata da Alberto Sordi.
La capacità di P. di ricondurre i codici ...
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Di Venanzo, Gianni
Stefano Masi
Direttore della fotografia, nato a Teramo il 18 dicembre 1920 e morto a Roma il 3 febbraio 1966. Insieme a G.R. Aldo, con il quale lavorò da operatore alla macchina, [...] Cinquanta e Sessanta, da Cronache di poveri amanti (1954) di Carlo Lizzani a Le ragazze di San Frediano (1954) di Zurlini, Antonioni, Maselli, Federico Fellini, Dino Risi e Alberto Lattuada. Vicino agli ambienti dei cineasti progressisti e ...
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De Filippo, Peppino (propr. Giuseppe)
Guglielmo Siniscalchi
Commediografo e attore teatrale e cinematografico, nato a Napoli il 24 agosto 1903 e morto a Roma il 27 gennaio 1980. Raggiunse il successo [...] in commedie di costume come Bellezze in bicicletta (1951) di Carlo Campogalliani, La famiglia Passaguai (1951) di Aldo Fabrizi o il grottesco Luci del varietà (1950) di Alberto Lattuada e Federico Fellini, in cui disegna efficacemente il ruolo del ...
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Pagliero, Marcello
Simona Pellino
Sceneggiatore, regista e attore cinematografico, nato a Londra il 15 gennaio 1907 da padre italiano e madre francese e morto a Parigi il 9 dicembre 1980. Influenzato [...] . Nel 1944 partecipò alla realizzazione del film 07… tassì di Alberto D'Aversa. Su richiesta di Rossellini, che aveva iniziato a di Fosco Giachetti nel drammatico L'altra (1947) di Carlo Ludovico Bragaglia e fece delle brevi apparizioni in Les jeux ...
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Il cinema: ricezione, riflessione, rifiuto
Dario Edoardo Viganò
Il cinema, la modernità e la doppia pedagogia della Chiesa
L’atto solenne che sancisce il legame, complesso e mai del tutto al riparo [...] cotesti Revv. Padri di assistere a spettacoli pubblici»93.
Sia Alberto Bassan che Nazareno Taddei verranno poi rimossi dai loro incarichi. Il parte all’impegno del direttore della rivista, don Carlo Canziani, il quale avverte «l’urgenza di elaborare ...
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Attore e attrice
Ferdinando Taviani
Attori e attrici sono spesso personaggi di film ambientati fra i palcoscenici o sul set cinematografico. Le loro storie sono una buona guida, quando ci si deve orientare [...] nel 1928, con la regia, rispettivamente, di Mario Caserini e Alberto Cavalcanti; nel 1942 è stato il soggetto di un film non 'Arc (1927; La passione di Giovanna d'Arco) di Carl Theodor Dreyer: uno dei vertici dell'arte dell'attrice cinematografica ...
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Critica cinematografica
Bruno Roberti
Quadro generale e sviluppo storico
di Daniele Dottorini
La storia della c. c. si è sviluppata parallelamente alla storia del cinema, spesso accompagnandone (o [...] Ottanta a opera di Grazzini, Kezich, Del Buono, Soldati, Carlo Laurenzi, C.G. Fava, Natalia Aspesi, Irene Bignardi e (succeduta quest'ultima su "La Stampa" a Reggiani), Alberto Pesce e altri.
Nuove tendenze ed esiti della critica cinematografica ...
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Lingua del film
Sergio Raffaelli
La parola, classificata in ambito teorico fra gli elementi non essenziali del linguaggio cinematografico, risulta di fatto una componente quasi immancabile dei film [...] frenesia locutiva più o meno idiomatica, come Un sacco bello (1980) di Carlo Verdone, Ricomincio da tre (1981) di Massimo Troisi, Tu mi turbi Hollywood. La documentazione raccolta a suo tempo da Alberto Menarini (specialmente in Menarini 1955) e il ...
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albertista
s. m. e f. (pl. m. -i). – 1. Nome dato ai seguaci del filosofo e teologo Alberto Magno (sec. 13°), attaccati specialmente al suo orientamento neoplatonico. 2. Nel Risorgimento italiano, fautore di Carlo Alberto.
albertino
agg. – Relativo a un personaggio storico di nome Alberto. 1. Scuola a. di Colonia, il gruppo dei seguaci del filosofo e teologo Alberto Magno (sec. 13°), formatosi alla sua scuola, e caratterizzato dal prevalere di motivi platonici...