IKHWĀN AṢ-ṢAFĀ'
CarloAlfonsoNALLINO
. In arabo significa "amici sinceri" (non "fratelli puri" o "della purezza", come talora si traduce) ed è il nome degli appartenenti a una società segreta di carattere [...] filosofico-religioso e collegata al movimento dei Carmati (IX, pp. 82-83; batiniti, VI, p. 377), della quale si ha sicura notizia per il 373 èg., 983 d. C. Il suo centro era al-Baṣrah nella Babilonide ...
Leggi Tutto
ḤANAFITI
CarloAlfonsoNallino
ANAFITI Sono i seguaci di quella tra le quattro scuole (o riti o sistemi) di rituale e diritto vigenti fra i musulmani sunniti (ortodossi), che si fonda sugl'insegnamenti [...] di Abū Ḥanīfah (v., morto nel 150 èg., 767 d. C.) elaborati dai due discepoli di questo: Abū Yūsuf (morto nel 182 èg., 798 d. C.) e Muḥammad ash-Shaibānī (morto nel 189 èg., 804 d. C.).
Sorta a Baghdād ...
Leggi Tutto
PIZZI, Italo
CarloAlfonsoNallino
Orientalista, nato a Parma il 30 novembre 1849, morto a Torino il 6 dicembre 1920. Dal 1885 fu professore straordinario di persiano e dal 1899 alla morte ordinario [...] di filologia indoiranica nell'università di Torino, dove per diciott'anni tenne anche l'incarico di lingue semitiche comparate.
D'ingegno vivace e versatile, combatté con grande ardore, forse talvolta ...
Leggi Tutto
VELLA, Giuseppe
CarloAlfonsoNallino
Abate maltese, che nel 1782 era cappellano addetto al monastero benedettino di San Martino delle Scale presso Palermo.
Ivi esistevano pochi manoscritti arabi ora [...] e fatimiti, e ne inventò una traduzione riboccante di assurdità ma presa per buona moneta dal mecenate monsignor Alfonso Airoldi, che sostenne le spese della sua pubblicazione (Codice diplomatico di Sicilia sotto il governo degli Arabi, Palermo ...
Leggi Tutto
THĀBIT ibn QURRAH
CarloAlfonsoNallino
QURRAH Il Tebith o Thebit, ecc., dei traduttori latini medievali; uno dei maggiori scienziati arabi, ma non musulmano, del sec. III eg., IX d. C., nato a Ḥarrān [...] (antica Carrhae), nella Mesopotamia di NO., nel 221 (altri 211) eg., 835-836 d. C., morto a Baghdād il 26 ṣafar 288 (18 febbraio 901). Apparteneva a una famiglia ragguardevole della setta ellenistica paganeggiante ...
Leggi Tutto
MAWLAWIYYAH
CarloAlfonsoNallino
. In turco Mevleviyyé, nome di una confraternita religiosa musulmana, i cui affiliati sono notissimi nei libri europei con l'appellativo di "derviches tourneurs". [...] Fu fondata a Konya (Qōniyah; v. conia) nell'Asia Minore dal celebre poeta e mistico persiano di Balkh (v.) mawlānā Gialāl ad-Dīn Rūmī (v.). Ebbe grande diffusione nella parte turca dell'impero ottomano, ...
Leggi Tutto
VISIR (o Vizir; fr. vézir)
CarloAlfonsoNallino
Voce usata dagli scrittori europei, per lo più sotto la forma "gran visir", per indicare il primo ministro dell'impero ottomano. È la parola turca e persiana [...] vezīr "ministro" che deriva dall'arabo wazīr, usato nella poesia araba preislamica e nel Corano nel senso di fido aiutante o vicario (l'etimologia iranica, spesso indicata da studiosi europei moderni, ...
Leggi Tutto
ZĀWIYAH (fr. zaouïa; it. nella Libia, záuia, zavia)
CarloAlfonsoNallino
Parola araba il cui primo significato è quello di angolo, dal quale, verosimilmente sotto l'influsso del greco cristiano γωνία [...] (angolo, indi cella monastica), si svilupparono, almeno già dallo scorcio del secolo III eg. (IX d. C.), anche altri sensi attinenti alla vita religiosa soprattutto ascetica: cella per clausura di ṣūfī ...
Leggi Tutto
MĀLIK ibn Anas al-Asbaḥī
CarloAlfonsoNallino
Giurista arabo musulmano, nato a Medina fra il 90 e il 97 èg. (709-716 d. C.), e colà vissuto sino alla morte avvenuta nel 179 èg. (795). È il fondatore [...] della seconda, cronologicamente, delle quattro scuole (madhhab, v.) o sistemi o riti ancor oggi vigenti fra i musylmani sunniti o ortodossi; espose la sua dottrina, nelle sue linee fondamentali, nel libro ...
Leggi Tutto
KHARĀǴ
CarloAlfonsoNallino
. Vocabolo arabo che, per trafila aramaica, risale probabilmente al greco χορηψία e che nel diritto musulmano indica l'imposta fondiaria annua sui terreni conquistati dai [...] musulmani sugl'infedeli fuori d'Arabia. Dapprima, come gizyah (v.), designò qualunque specie di tributo imposto agl'infedeli; ma verso la metà del sec. II èg. (VIII d. C.) prevalse la sua limitazione all'imposta ...
Leggi Tutto