KHALĪL ibn Isḥaq
CarloAlfonsoNallino
Comunemente noto nell'Africa settentrionale con il nome di Sīdī Khalīl; giurista musulmano della scuola mālikita, vissuto in Egitto ed ivi morto nel 776 èg. (1374 [...] d. C.), famoso per un compendio di diritto nel quale, in forma straordinariamente concisa e persino con frasi monche, è riassunto tutto il sistema mālikita, comprese le questioni controverse.
Destinato ...
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ṢUFRITI
CarloAlfonsoNallino
. In arabo ṣufriyyah (al sing. ṣufrī; etimologia incerta), setta degli eretici musulmani khārigiti (v.), la quale dalla Mesopotamia, come parte di quella sorella degl'ibāḍiti [...] (v.), nel primo trentennio del sec. VIII si trasferì nel Marocco, dove, attirate a sé molte popolazioni berbere, le spinse a sanguinosissime rivolte contro l'elemento arabo, durate dal 740 al 771, che ...
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MOPLA (o Moplah)
CarloAlfonsoNallino
Forma usuale inglese per Māppilla, nome di una popolazione musulmana del Malabār (costa sud-ovest dell'India), che presume d'esser discendente da Arabi venuti a [...] stabilirsi sin dal sec. X in quei paesi e da donne indiane da loro sposate; il qual gruppo primitivo si sarebbe poi straordinariamente ampliato mediante conversioni d'indigeni sia volontarie sia forzate. ...
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HAREM
CarloAlfonsoNallino
. Forma e pronunzia turca dell'arabo ḥarlīm (nell'uso degl'Italiani d'Egitto carèm), che propriamente significa luogo inviolabile, luogo interdetto agli estranei, e che quindi [...] è passato a designare presso i musulmani, dopo il sec. I dell'ègira (VII d. C.) o più tardi ancora: 1. la parte della casa o dell'appartamento riservata alle donne e ai bambini, come il gineceo della Grecia ...
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MĪRGHANIYYAH
CarloAlfonsoNallino
. Nella pronunzia dialettale del Sūdān anglo-egiziano e dell'Eritrea morghaniyyah, nome d'una confraternita religiosa musulmana, fondata dallo sceriffo ḥusainide Muḥammad [...] ‛Othmān ibn Muḥammad al-Mīrghanī, oriundo dell'Afghānistān, nato ad as-Salāmah, ora sobborgo di aṭ-Ṭā'if nel Ḥigiāz, l'anno 1208 eg., 1793-1794 d. C., e morto ad aṭ-Ṭā'if nel 1268 eg., 9 agosto 1852. Come ...
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MITHQĀL
CarloAlfonsoNALLINO
. Vocabolo arabo che, dal suo senso primitivo di peso in generale, passò (dopo la metà del sec. I eg., VII d. C.) a designare un peso e una moneta particolari. Il peso [...] è quello di 4,25 grammi, comprendente 24 qīrāṭ e ancora oggi adoperato con lievi varianti per i metalli preziosi e le gemme: ora in Egitto è di gr. 4,6801, in Algeria di gr. 4,679, in Siria di gr. 4,8. ...
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IBN aṭ-ṬAYYIB al-FĀSĪ
CarloAlfonsoNallino
. Nome abbreviato di Abū ‛Abd Allāh Muḥammad ibn aṭ-Ṭayyib ibn Muḥammad ibn Muḥammad ibn Mūsà al-Fāsī, grammatico, lessicografo e letterato arabo marocchino, [...] (1864), pp. 523-69 (sunto dell'itinerario): L. Veccia Vaglieri, Viaggio di un pellegrino attraverso la Libia nel sec. XVIII, in Rivista della Tripolitania, I, Roma 1924-25, pp. 134-41 (e cfr. le osservazioni di C. A. Nallino, ibid., pp. 375-84). ...
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IBN ‛ABBĀS, ‛Abd Allāh
CarloAlfonsoNallino
Giovane cugino in primo grado di Maometto (aveva da 10 a 13 anni quando questi morì), venerato dai musulmani quale trasmettitore di copiosissimi ḥadīth (v.) [...] o tradizioni canoniche intorno al profeta e quale fondatore dell'esegesi coranica; visse per lo più a Medina e morì ad aṭ-Ṭā'if nel 68 èg. (687-688 d. C.). A. Sprenger (1861) e L. Caetani lo considerano ...
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ZAID IBN THĀBIT al-ANṢĀRĪ
CarloAlfonsoNallino
Ī Nato a Medina e quivi entrato giovanissimo al servigio di Maometto appena questi si fu trasferito dalla Mecca in quella città (622), ne divenne fido [...] segretario. Morto Maometto (632), conservò questo ed altri uffici sotto i primi tre califfi (632-656); si mantenne ostile al quarto e mori in un anno incerto fra il 42 eg. (662-663) e il 56 (676). È famoso ...
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QAL‛AH
CarloAlfonsoNallino
Voce araba che significa rocca, cittadella, fortezza costruita su un'altura, e che, entrata anche in persiano e turco, appare frequente nella toponomastica di molti paesi [...] musulmani. Quando è seguito da un genitivo, il vocabolo prende la forma qal‛at, divenuta calata- o calta- nei nomi di luogo siciliani derivati dall'arabo: per es., Calatafimi (Qal‛at Fīmī "la rocca d'Eufemio"), ...
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