L'Alfarabi o Alpharabius o Avennasar, ecc. degli scritti latini medievali, uno dei più famosi filosofi musulmani, soprannominato in arabo al-mu‛allim ath-thānī "il secondo maestro" (il primo essendo Aristotele), natu nel Turkestan a Wagsīǵ, nel territorio della città di Fārāb (più tardi Uṭrār), ossia sulla riva sinistra del Sīr Daryā a circa 42° 40′ lat. N., e morto a Damasco nel ragiab 339 eg. (fine ...
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IBN ṬUFAIL, Abū Bakr Muḥammad ibn ‛abd al-Malik ibn Muḥammad
CarloAlfonsoNallino
Medico e filosofo arabo musulmano di Spagna, nato a Guadix sul Guadalquivir verosimilmente nel primo decennio del sec. [...] , in Revista de archivos, bibliotecas y museos, XXX (1926) (indipendente dal Petrov; fonte comune sarebbe un racconto arabo, scoperto in un ms. di Spagna del 1521); C. A. Nallino, in Riv. d. studi orientali, X (1925), pp. 434-436, 438-440, 464-466. ...
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Nome di varî tipi di strumenti di rame o d'ottone, usati ancora nel sec. XVIII per determinare l'altezza del Sole o d'un astro qualsiasi sull'orizzonte e quindi risolvere molti problemi di astronomia sferica. [...] 'astrolabio, Firenze 1569 (2ª ed. 1578); C. A. Nallino, art. Asturlāb nel volume I della Encyclopédie de l'Islām ( 1920), pp. 275-305; H. Seemann, Das kugelförmige Astrolab... von Alfons X von Kastilien, Erlangen 1925 (Abhandl. zur Gesch. d. Naturwiss ...
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Segno o simbolo scritto, che rappresenta lo zero o una delle nove unità nel sistema di notazione numerica decimale; il vocabolo si applica anche al numero rappresentato da una o più cifre. Spesso quei segni, in base alla loro origine, sono chiamati cifre arabiche, in contrapposto ai numeri romani; invece applicare a questi ultimi il nome di cifre è cosa del tutto impropria e contraria all'etimologia ...
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L'Algazel o Algazelus dei nostri scrittori medievali; uno dei più insigni pensatori musulmani: teologo, mistico, moralista, filosofo e giurista, nato a Tūs nel Khorāsān (Persia di nord-est) nel 450 èg. (1058 d. C.), e ivi morto nel 505 èg. (1111 d. C.). Allievo, a Naisābūr, del grande teologo e giurista shāfi‛ta Imām al-Ḥaramain, alla morte di questo (478 èg.-1085 d. C.) si trasferì a Baghdād, ove ...
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Celebre teologo musulmano, fondatore del sistema ortodosso che da lui prese il nome di ash‛arita. Nacque ad al-Baṣrah (Bassorah) nel 260 èg., 873-874 d. C., e morì a Baghdād nel 324 èg., 936 d. C. Fu seguace sin quasi a 40 anni della scuola teologica dei Mu‛taziliti (v.), se ne staccò, e anzi ne divenne avversario, intorno al 300 èg., 913 d. C., essendosi convinto che il razionalismo mu‛tazilita s'impigliava ...
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È l'arabo qāÿī (pronunziato qāẓī in persiano, turco e hindūstānī), "colui che decide" (una questione, una controversia, ecc.), designazione tecnica del magistrato che, in nome e per delega del sovrano, amministra la giustizia secondo la sharī‛ah o diritto musulmano canonico. Secondo il diritto pubblico dell'Islām, l'amministrazione della giustizia è una delle prerogative del sovrano, il quale perciò ...
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Noto anche sotto il nome di ash-Sharīf al-Idrīsī o di ash-Sharīf aṣ-Ṣiqillī, e, in Italia e Francia, di Edrisi; scrittore arabo di scienze naturali (farmacologia e botanica), mediocre poeta, ma soprattutto geografo, che occupa un posto eminente nella storia della geografia di tutto il Medioevo orientale e occidentale. Da un autore del sec. XVIII, che non indica la sua fonte, è detto esser nato a Ceuta ...
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Fondatore di quello che, cronologicamente, è il terzo dei sistemi o riti o scuole (madhhab) sunniti vigenti in rituale e diritto musulmano e che da lui prende il nome (v. islamismo, XIX, p. 614). Di stirpe quraishita hāshimita, nacque a Ghazzah (Palestina di sud-ovest) nel 150 eg. (767 d. C.), e morì ad al-Fusṭāṭ (Cairo Vecchio) il 30 ragiab 204 (20 gennaio 820); andò a perfezionarsi a Medina sotto ...
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Astronomo arabo di Spagna, del sec. XI (detto anche Ibn az-Zarqālah o Ibn az-Zarqiyāl; negli scritti medievali spagnoli Azarquiel o El Zarquiel, nei latini Azarchel o, assai più spesso, Arzachel), la cui [...] in ebraico e, nel 1277, in spagnolo per ordine di Alfonso X. di Castiglia, che inserì la versione nei suoi Libros del motu octavae sphaerae, che i mss. attribuiscono a Thābit); C. A. Nallino, nelle note ai voll. I e II dell'Opus astronomicum di al- ...
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