La municipalità democratica
Giovanni Scarabello
I preliminari di Leoben
Fu con l'inizio del 1797 che lo scontro bellico tra gli eserciti francesi e quelli austriaci, in corso sul territorio della [...] Il trattato di Campoformido venne stipulato tra l'imperatore, re d'Ungheria e di Boemia, e la Repubblica francese. Per la Francesco Malingri dal 18 marzo al 13 maggio 1797, di Carlo Bossi dall'8 aprile al 2 giugno 1797, di Lodovico Bonamico ...
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Venezia e l'entroterra (1300 circa - 1420)
Gian Maria Varanini
Premessa
Problemi di periodizzazione
Se si privilegia il piano dell'espansione territoriale, l'assunzione del biennio 1404-1405 come terminus [...] L'acquisizione del dominio su Feltre e Belluno (le città del Piave che il signore padovano ottenne nel 1360 da Carlo IV attraverso il re d'Ungheria suo alleato, e che conservò sino al 1373) ha invece legami più stretti con la sua assidua azione di ...
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Le frontiere navali
Giuseppe Gullino
Introduzione
Il diaframma Italia-Tunisia divide il Mediterraneo in due parti diseguali, di cui quella orientale un tempo infinitamente più importante e ricca - [...] La felice collaborazione tra l'Hunyadi ed il giovane re d'Ungheria e Polonia, Ladislao III, l'adesione convinta di so fio a Negroponte e un altro a Metelin; e teme che el re Carlo no passa in Grecia con Gen soldan, e che '1 no sollievi quel paese ...
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Il ducato e la "civitas Rivoalti": tra carolingi, bizantini e sassoni
Gherardo Ortalli
Il progetto carolingio e il ritorno bizantino (774-836)
Dopo i longobardi: le inquietudini interne al dogado
Gli [...] 1006), del doge Ottone con la sorella di re Stefano d'Ungheria, di Icela con il figlio di Crescimiro III re di 234; v. anche Michele Amari, Storia dei Musulmani di Sicilia, a cura di Carlo A. Nallino, I, Catania 1933-1939, pp. 495-496; U. Rizzitano, ...
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La fine della Repubblica aristocratica
Piero Del Negro
"Una Repubblica che già conoscono essere sull'orlo della caduta". Lineamenti della crisi strutturale dello Stato veneto
Nel tardo autunno del [...] 1792, la Francia dichiarò guerra al re di Boemia e d'Ungheria (una formula con la quale Parigi sperava di evitare il riassunto pochi mesi più tardi l'agente piemontese a Venezia Carlo Bossi (132). In realtà il rapporto tra gli sviluppi ...
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L'invenzione del teatro
Carmelo Alberti
Un'idea di teatro tra festa e rappresentazione
Il laboratorio dello spettacolo, nell'età moderna, trae i propri modelli rappresentativi da una miriade di fonti: [...] , per lo più, il testo del 1705, è sottoscritto da Gio. Carlo Grimani e da Alvise Vendramin.
117. Il lavoro che viene posto in scena tenuta in casa di Pantalone alla presenza del Principe d'Ungheria - che in realtà è la "zavatera" travestita. ...
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L’invenzione del teatro
Carmelo Alberti
Un’idea di teatro tra festa e rappresentazione
Il laboratorio dello spettacolo, nell’età moderna, trae i propri modelli rappresentativi da una miriade di fonti: [...] riprendono, per lo più, il testo del 1705, è sottoscritto da Gio. Carlo Grimani e da Alvise Vendramin.
117. Il lavoro che viene posto in tenuta in casa di Pantalone alla presenza del Principe d’Ungheria — che in realtà è la «zavatera» travestita. ...
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Cerimonie, feste, lusso
Federica Ambrosini
Cerimonie e processioni
Nel corso dei secoli, fino alla caduta della Repubblica, la vita veneziana appare scandita da una grande varietà di pubbliche cerimonie. [...] nel 1493 per Leonora di Ferrara, nel 1502 per Anna d'Ungheria, nel 1530 per Francesco II Sforza. Ma le regate non oltremodo critico nei confronti del cattolicesimo del suo tempo (cf. Carlo Ginzburg, Il formaggio e i vermi. Il cosmo di un mugnaio ...
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Il Rinascimento. Gli ingegneri del Rinascimento: dalla tecnica alla tecnologia
Paolo Galluzzi
Gli ingegneri del Rinascimento: dalla tecnica alla tecnologia
Nell'immagine convenzionale del Rinascimento [...] un esemplare di dedica per l'imperatore Sigismondo d'Ungheria del De ingeneis libri III-IV, inserendovi un le proprie ricerche perché chiamato a Milano dal governatore francese Carlod'Amboise, che vuole affidargli opere di pittura e di architettura ...
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"E per tutto il cielo". Dinamiche religiose di uno Stato nascente
Giorgio Cracco
La religione civica al bivio
Guardando indietro
La religione cristiana - secondo un'opinione corrente - non cessò mai, [...] 260 (per l'accusa di lesa maestà a un conte che al tempo di Carlo VII aveva assunto il titolo di Comes Dei gratia); e, per i dogi . 135. Com'è noto, in quest'anno, Ludovico d'Ungheria pretendeva che Venezia lo riconoscesse come suo signore e gli ...
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angioino
agg. e s. m. [der. di Angiò; il fr. corrispondente è angevin, ma solo con riferimento all’Angiò, mentre nei riferimenti storici è usata la specificazione d’Anjou]. – 1. Relativo o appartenente alla dinastia dei conti e duchi d’Angiò,...