FUSCO, Giovanni
Carla Papandrea
Nato a Sant'Agata dei Goti (Benevento) il 10 ott. 1906 da Carlo e da Teresa Folena, fratello di Tarcisio, futuro direttore d'orchestra, studiò al conservatorio di musica [...] dall'opera precedente (1938); Via Nuvola, 33, commedia musicale, libretto di F. Bassano - D. Martini (1938); Cantata profetica, per soli, coro, orchestra, su testi di E. Francia (1954); Messa a cinque voci, contrabbasso e batteria (1968).
Fonti ...
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GHIGNONI, Alessandro
Aldo Bartocci
Nacque a Roma il 17 nov. 1857 da Giuseppe e Agnese Ubizi. Quindicenne entrò nella Congregazione dei chierici regolari di S. Paolo (barnabiti): fu a Roma per il noviziato [...] di S. Giovanni in Laterano. Conferenziere e didatta, fu mandato a Moncalieri presso il real collegio Carlodi Firenze e in altre comunità barnabite.
Tra quelli editi si ricordano: Il cardinale Lavigerie e la sua adesione alla Repubblica in Francia ...
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ALBOREA, Francesco (conosciuto come "Franciscello o Francischello")
Ulisse Prota-Giurleo
Violoncellista, nato a Napoli il 7 marzc 1691 da Emanuele e da Aloisa Bassano. Entrò decenne nel conservatorio [...] di "virtuoso" dell'A. giunse fino alla corte imperiale di Vienna, dove, richiesto dall'imperatore Carlo VI al viceré di Bertaut, considerato come il fondatore della scuola di violoncello in Francia, dapprima suonava con grande abilità la viola ...
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ARIA, Cesare
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Nato a Bologna il 21 sett. 1820, studiò pianoforte e contrappunto con Giuseppe Pilotti e i suoi progressi furono tali da farlo iscrivere giovanissimo (1837) all'Accademia filarmonica [...] si recò in Francia e in Inghilterra; a Londra, dove si trattenne diverso tempo, ottenne grande successo come compositore. Di nuovo a Bologna, furono professori del Liceo musicale di Bologna e dilettanti di valore: Carlo Verardi, il dottor Brunetti, ...
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pace s. f. [lat. pax pacis, dalla stessa radice *pak-, *pag- che si ritrova in pangere «fissare, pattuire» e pactum «patto»]. – 1. a. Condizione di normalità di rapporti, di assenza di guerre e conflitti, sia all’interno di un popolo, di uno...
sharenting s. m. inv. L’uso dei social network per postare immagini dei propri figli, specialmente se minorenni. ◆ Anche il criminologo Thomas-Gabriel Rüdiger punta il dito contro lo "sharenting", crasi di "share" (condividere) e "parenting"...