CISTERCENSI
M. Righetti Tosti-Croce
Ordine monastico le cui origini sono legate alla fondazione del novum monasterium sorto a Cîteaux (v.) in Borgogna nel 1098 per iniziativa di Roberto di Molesme, [...] la ricerca del Medioevo, in Studi in onore di Giulio Carlo Argan, III, Roma 1985, pp. 45 di Fountains, fornito da Ugo di York nel 1134, e i lussuosi codici che Enrico, figlio del re diFrancia, portò con sé a Clairvaux nel 1145 costituiscono esempi di ...
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L'ETA MODERNA
Mario Caravale
I fermenti quattrocenteschi
La fine del concilio di Basilea può essere assunta come momento conclusivo di una lunga stagione della storia della Chiesa occidentale segnata [...] Francia degli altri troni in mano alla dinastia borbonica, Spagna, Napoli, Sicilia e Parma. Nel 1767 Carlo III espulse i Gesuiti dalla Spagna e successivamente ordinò al figlio Ferdinando di adottare uguale provvedimento per i Regni di Napoli e di ...
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L'ETA MEDIEVALE
Girolamo Arnaldi
L'ETÀ MEDIEVALE I confini del medioevo sono ormai due frontiere mobili. Accantonati i tradizionali 476 e 1492, si tende a spostarli sempre più in avanti: quello [...] finì coll'imporsi sulle altre. Poiché infatti la monarchia franca, con Carlo e poi con Ludovico il Pio, aveva progettato di ridurre a unità legislativa tutti i monasteri dell'Impero, Benedetto abate di Aniane (747 ca.-821) mise a confronto le regole ...
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URBANO VIII
Georg Lutz
Maffeo Virginio Romolo Barberini nacque, penultimo di sei fratelli, il 5 aprile 1568 a Firenze da Antonio e Camilla Barbadori; fu battezzato lo stesso giorno nel battistero del [...] Odoardo Farnese e poi, il 10 novembre, a Vercelli al duca Carlo Emanuele I di Savoia. Dal 19 al 25 novembre si fermò a Lione ed il l'insediamento del più legittimo erede, il duca di Nevers e pari diFrancia. Già prima del conflitto militare che si ...
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NICCOLÒ I, santo
François Bougard
Nato presumibilmente intorno all'820, N., come i suoi due predecessori, non apparteneva all'aristocrazia romana, pur non essendo di origini "modeste". Il Liber pontificalis, [...] : turbato dal suo gesto, N. inviò sei lettere (una è perduta) in Francia, chiedendo a Carlo il Calvo e al suo clero di regolare la questione, allo scopo di esaminare il ricorso di Roberto (epp. 109-13; anche in Regesta Pontificum Romanorum, nrr. 2742 ...
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Pio II
Marco Pellegrini
Enea Silvio Piccolomini nacque il 18 ottobre 1405 a Corsignano, in Val d'Orcia, primogenito dei diciotto figli di Silvio Piccolomini e Vittoria Forteguerri. Uno dei principali [...] i Turchi. Ostile al papa era naturalmente il partito cardinalizio filofrancese, che faceva appiglio al rifiuto di re Carlo VII diFrancia a sostenere la crociata: la defezione del primo monarca della cristianità, aggravata dal disimpegno dei principi ...
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EGIDIO Romano
Francesco Del Punta-S. Donati-C. Luna
Nacque con ogni probabilità a Roma nel quinto decennio del sec. XIII.
Non si conosce con precisione la data della nascita, che viene generalmente [...] sia stato precettore del giovane erede al trono diFrancia, e non priva di attrattiva è l'ipotesi che egli abbia svolto questo in La Ciencia tomista, LXXIII (1947), pp. 63-104; W. Carlo, Giles of Romes doctrine of creation, diss. dott., Toronto 1954. ...
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DELLA CASA, Giovanni
Claudio Mutini
Nacque il 28 giugno 1503 da Pandolfo e Lisabetta di Giovanfrancesco Tornabuoni, probabilmente in Mugello, dove la famiglia possedeva beni ("Monsignor Della Casa - [...] per gli altri...". Nel marzo del '47 il concilio viene trasferito a Bologna col favore della Francia e nonostante il parere contrario diCarlo V, il quale, dopo il fallimento della missione romana del cardinale Madruzzo intesa a riportare il concilio ...
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CATERINA da Siena, santa
Eugenio Dupré Theseider
Nacque a Siena, nel "popolo" di S. Pellegrino, della contrada dell'Oca, nei pressi di Fontebranda, in una numerosa e modesta, ma non povera, famiglia [...] con Luigi, duca d'Angiò, fratello del re Carlo V diFrancia, per convincerlo a non ostacolare la partenza di Gregorio XI da Avignone. A quanto pare l'Angiò era devoto di C., la fece venire al castello di Roquemare e sembra che l'avesse fatta invitare ...
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L'Italia della Riforma, l'Italia senza Riforma
Silvana Seidel Menchi
Serena Luzzi
Premessa1
In che modo e in che misura gli italiani parteciparono al movimento che fuori d’Italia produsse la Riforma [...] Citadella, 1547.
65 B. Fontana, Renata diFrancia duchessa di Ferrara, 3 voll. Roma, 1888-1899.
66 Luzzi, Culture riformatrici nell’Italia del Settecento. Per una rilettura diCarlo Antonio Pilati e dei suoi modelli, «Rivista storica italiana», 121 ...
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pace s. f. [lat. pax pacis, dalla stessa radice *pak-, *pag- che si ritrova in pangere «fissare, pattuire» e pactum «patto»]. – 1. a. Condizione di normalità di rapporti, di assenza di guerre e conflitti, sia all’interno di un popolo, di uno...
sharenting s. m. inv. L’uso dei social network per postare immagini dei propri figli, specialmente se minorenni. ◆ Anche il criminologo Thomas-Gabriel Rüdiger punta il dito contro lo "sharenting", crasi di "share" (condividere) e "parenting"...