BIANCHINI, Fedele
Amedeo Ricci
Figlio di Saverio, agrimensore comunale, e di Petronilla Bottoni, nacque a Macerata il 27 ott. 1791; per la sua particolare attitudine alle belle arti fu mandato a Roma [...] papi Pio VII e Leone XII(Loggia dei mercanti) e di S. Carlo Borromeo (atrio del seminario vescovile). A Maiolati-Spontini è suo Vincenza Prosperi; fu amico di F. Puccinotti (Bettucci, 1909); per conto del Collegio diSpagna in Bologna ne amministrò i ...
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AMICI, Domenico
Alfredo Petrucci
Disegnatore ed incisore in rame, nato a Roma nel 1808. Nel basso vedutismo romano succeduto alla grande era vasiana e piranesiana, l'A. fu tra quelli che mostrarono [...] dell'avvenimento, presso piazza diSpagna, l'A. la riprodusse per primo. E questo fu il suo più grande successo professionale. Tradusse anche in 12 rami una serie di acquerelli diCarlo Werner figuranti le rovine di porta San Pancrazio dopo la ...
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CAFARO, Donato Antonio
Oreste Ferrari
Architetto e scultore, attivo a Napoli nella seconda metà del sec. XVII. Della sua personalità artistica non è dato aver piena conoscenza fino a che non si conducano [...] entro la quale un alto basamento a volute barocche sorregge la statuetta in bronzo del re Carlo II diSpagna. L'opera, che è tra le più celebrate di tutta la scultura seicentesca napoletana, è concepita in modo da inserirsi armonicamente nel contesto ...
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Architetto (Brusata, Canton Ticino, 1634 - Roma 1714), allievo e collaboratore del Bernini a Roma (palazzo Odescalchi, chiesa di S. Rita, a pianta centrale, ora demolita, ecc.), dove costruì, tra l'altro, [...] via Rasella. Diede il disegno per la chiesa e il convento di Loyola in Spagna. Fu autore di varî scritti: Discorso ... sopra il Monte citatorio ... (1694), in cui espone il progetto di nuova sistemazione del palazzo e del sito; Il Tempio Vaticano e ...
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Pittore e incisore (Fuendetodos, Saragozza, 1746 - Bordeaux 1828). Dopo aver frequentato, dal 1760, lo studio di J. Luzán y Martínez a Saragozza, nel 1766 si recò a Madrid, dove studiò a fondo le opere [...] Fu a Roma, e probabilmente anche a Venezia. Tornato in Spagna, decorò la cupola di N. S. del Pilar a Saragozza (1772-74): quale dovette la promozione a pittore regio nel 1786. Il regno diCarlo IV segnò per lui l'apice del successo; ma quando, dopo ...
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Modificazione sostanziale, ma attuata con metodo non violento, di uno stato di cose, un’istituzione, un ordinamento. In particolare, il termine è stato applicato a indicare innovazioni o mutamenti profondi [...] dell’ordine Alberto di Hohenzollern, i principi tedeschi colsero l’occasione di combattere Carlo V mentre era di cui i momenti salienti sono rappresentati dalle guerre di religione in Francia (1562-98) e dalla guerra di liberazione contro la Spagna ...
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Arte
Composizione di raccolte più o meno sistematiche di oggetti, specialmente quelli che offrano un particolare interesse per la storia, la scienza, l’arte, o presentino caratteristiche di originalità [...] , quella dei marmi venne ceduta alla Spagna nel 1724; nel 1681 a Parigi, per intervento di Mazzarino, si aprì la Galerie d’Apollon, per le collezioni reali, primo nucleo del futuro museo del Louvre; a Torino, Carlo Emanuele I costruì una galleria per ...
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Manifattura di porcellane istituita nel 1739 a Napoli, con sede nel parco dell’omonima residenza costruita da Carlo III di Borbone per ospitare le collezioni d’arte ereditate da E. Farnese (ora sede del [...] di Fuscaldo (Cosenza). Primi modellatori furono G. e S. Gricci. Alla partenza del sovrano per la Spagnadi Portici (1772), poi in Napoli stessa (1773): sono celebri i lavori di , col diritto di apporvi la marca originale. Nel palazzo di C., uno ...
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Pittore (Bruxelles 1503 - ivi 1580). Nel 1529 a Bologna dipinse l'arco di trionfo per Carlo V; poi a Roma godé della protezione del card. Grimani di Aquileia, che lo condusse a Venezia. Le sue opere, che [...] tedeschi, sono caratterizzate da un accentuato gusto drammatico. In Spagna (1537-60 circa) eseguì, tra l'altro, riscontrano influssi di van Orley, e la monumentale Deposizione (1548 circa), suo capolavoro, ambedue nella cattedrale di Siviglia. ...
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Famiglia di arazzieri fiamminghi (secc. 16º-18º). Ricordiamo: Pieter I che lavorò per Margherita d'Austria e per Carlo V; fu nominato tappezziere di corte (dal 1523); Pieter II, figlio e collaboratore [...] precedente; Wilhelm, probabilmente figlio di Pieter I, pure tappezziere di corte diCarlo V a Bruxelles e poi in Spagna, eseguì, fra l'altro, la serie di 12 arazzi rappresentanti la Conquista di Tunisi diCarlo V, su cartoni di Jan Vermeyen (1544-54 ...
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carlo
s. m. – Denominazione generica di monete emesse da sovrani di nome Carlo; fu data allo scudo (filippo) di Carlo II re di Spagna e dell’imperatore Carlo VI, e a una moneta d’oro del valore di 5 talleri di Carlo duca di Brunswick.
pace s. f. [lat. pax pacis, dalla stessa radice *pak-, *pag- che si ritrova in pangere «fissare, pattuire» e pactum «patto»]. – 1. a. Condizione di normalità di rapporti, di assenza di guerre e conflitti, sia all’interno di un popolo, di uno...