Nella sua più larga accezione, significa così l'arte di trattare i negozî di stato, e in ispecie quelli attinenti alla politica estera, come il complesso delle persone (diplomatici o agenti diplomatici) [...] di Savoia, madre di Francesco I e da Margherita zia di Carlo V.
Con tutto ciò, l'istituzione di ambasciate permanenti trova ancora cui si riferisce) non è certo, a giudizio unanime, felice, prestandosi ad accreditare errori ed è stata perciò, specie ...
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PAVIA (A. T., 24-25-26)
Giuseppe CARACI
Renato SORIGA
Alberto BALDINI
Tammaro DE MARINIS
Pietro VACCARI
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Giusto ZAMPIERI
Una delle più antiche e celebri città d'Italia e capoluogo della provincia [...] , giustificando la costante tradizione pavese della continuità fino al diploma di Carlo IV. Comunque nel 1361 l'università sorgeva con tutte le facoltà e con felici prospettive assicurate dal favore di Galeazzo Visconti che voleva potesse reggere il ...
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. Il termine beneficium si trova usato nell'alto Medioevo per indicare il rapporto che si stabiliva quando un proprietario cedeva il suo fondo a un altro - per lo più la Chiesa - ricevendolo poi nuovamente a titolo precario, contro determinate prestazioni o tributi: una delle istituzioni da cui nacque il rapporto feudale, onde, già nel sec. IX, il termine è spesso sinonimo di feudo.
Benedicio ecclesiastit.o. ...
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. Fra i varî corpi consultivi dello stato, la consulta araldica occupa uno dei posti più importanti, perché la sua opera di consulenza si svolge in una sfera riservata all'esercizio di una prerogativa [...] presso il senato del Piemonte.
Successivamente lo statuto di Carlo Alberto, pur conservando al re la facoltà di concedere stemmi ed altre pubbliche onorificenze". Malgrado la non felice aggiunta delle ultime parole accennanti ad altre pubbliche ...
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Nobile famiglia bolognese, divenuta celebre nei secoli XV e XVI per dottori dello Studio di Bologna, e per prelati. I principali sono: Bartolomeo, laureato in leggi nel 1428, che lesse diritto civile e [...] 'intesa con i protestanti: ma la missione non ebbe esito felice. Fu a Trento nel 1543 quando si sperava d'iniziare nel 1553.
Figlio di Bartolomeo, condottiero d'uomini d'arme sotto Carlo V fu Camillo, che entrò fra i domenicani, divenne inquisitore a ...
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INNOCENZO VI, papa
Pierre Gasnault
Étienne Aubert, figlio di Adhémar, appartenente alla piccola nobiltà di Pompadour, nacque nel villaggio di Monts, parrocchia di Beyssac (Corrèze), negli ultimi decenni [...] Italia. Al fine di conseguire lo scopo, si rivelò felice la scelta del cardinale castigliano Egidio de Albornoz, forse Alla fine del 1354 il papa autorizzò il re dei Romani, Carlo IV di Lussemburgo, a scendere nella penisola per farsi incoronare ...
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CITTÀ
P. Cuneo
La definizione di Isidoro di Siviglia (Etym., XV, 2, 1), identificando la civitas nel vincolo associativo che lega gli abitanti e l'urbs entro le mura che circondano lo spazio abitato, [...] l'arrivo di un viaggio - come per es. nella miniatura della Prima Bibbia di Carlo il Calvo, dell'846 ca., con il Viaggio di s. Girolamo da Roma a determinando una forte contrazione dell'abitato. Una felice eccezione è rappresentata da Parigi, che con ...
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Pio VII
Philippe Boutry
Barnaba Chiaramonti nacque a Cesena il 14 agosto 1742 dal conte Scipione e dalla contessa Giovanna Coronati Ghini. Le due famiglie appartenevano al patriziato locale, ma non [...] Il lungo periplo di P., che appare una replica più felice del viaggio di Pio VI a Vienna, segnò, all'indomani a cura di A. Mai, ivi 1822.
P.E. Visconti, Biografia dell'abate Carlo Fea, ivi 1836.
G. Gervasoni, Angelo Mai, Bergamo 1954.
A. Campana, ...
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Pio II
Marco Pellegrini
Enea Silvio Piccolomini nacque il 18 ottobre 1405 a Corsignano, in Val d'Orcia, primogenito dei diciotto figli di Silvio Piccolomini e Vittoria Forteguerri. Uno dei principali [...] il suo nuovo funzionario il permesso di congedo da parte di Felice V, che lo concesse, sperando in tal modo di incrementare le convenzioni intervenute due secoli prima fra Clemente IV e Carlo I d'Angiò, con l'aggiunta però di una clausola ...
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Stato
Organizzazione di una comunità, in grado di prendere delle decisioni, in ultima istanza sovrane e insindacabili, in nome della comunità, sia nei confronti dei membri o dei gruppi interni ad essa, [...] il suo fine supremo non è politico, perché la più alta felicità è di ordine intellettuale e contemplativo. E d’altra parte la e una sua politica, proporsi mete nazionali e razziali. Carl Schmitt vede nel partito nazista il custode di questi valori ...
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feliciano
agg. – Relativo a personaggi di nome Felice. In partic.: 1. Suore f., le suore di s. Felice da Cantalice, pia unione fondata (1855) in Varsavia dal cappuccino B. Szimanski e organizzata in terz’ordine francescano, per istruzione...
archeologia del contemporaneo loc. s.le m. Lo studio del passato recente, generalmente a partire dalla Rivoluzione industriale (seconda metà del secolo XVIII) fino ai giorni nostri, attraverso l'analisi delle tracce materiali lasciate dalle...