La lingua e la scuola
Luca Serianni
Prima dell’Unità l’interesse dei vari Stati per l’istruzione era complessivamente modesto. Nel segmento iniziale, quello dell’asilo infantile, si registra addirittura [...] Semiramide, e per grazzia al Celo lesito non era men felice di quello quando cantai la sua Malvina di Scozia a Napoli sulla scena uno degli esponenti più caratteristici dell’espressionismo, il lombardo Carlo Dossi, con L’altrieri (1ª ed. 1868, 2ª ...
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La pragmatica è il settore degli studi linguistici e semiotici che si occupa del rapporto fra i segni e i loro utenti, ovvero dell’uso dei segni, che ha sempre luogo in un contesto. Preannunciata dal filosofo [...] a due livelli di valutazione: il primo riguarda la sua felicità o buona riuscita (il suo riuscire a costituire un’azione stagioni in città, Torino, Einaudi (1a ed. 1963).
Collodi, Carlo (1973), Le avventure di Pinocchio, Torino, Einaudi (1a ed. 1883 ...
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Raffaele Simone
Lingue
E glòssama e’ fonì, fonì manechò (in griko, «La nostra lingua è voce, voce soltanto»)
Lingue minacciate
di Raffaele Simone
20 febbraio
Alla vigilia della giornata internazionale [...] dello standard croato e serbo, è parlato nei centri di San Felice del Molise, Montemitro e Acquaviva Collecroce, in provincia di Campobasso. della politica di ripopolamento della Capitanata voluta da Carlo d’Angiò per contrastare la presenza araba; da ...
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L’Italia può vantare il maggior trattato di linguistica dell’Europa medievale, il De vulgari eloquentia di ➔ Dante Alighieri, scritto in latino per definire i caratteri del volgare illustre, in cui, per [...] in modo diverso dagli abitanti di Borgo San Felice. Quanto alla rappresentazione spaziale del dato linguistico, pp. 525-644.
Contini, Gianfranco (1972), Modernità e storicità di Carlo Salvioni, in Id., Altri esercizi (1942-1971), Torino, Einaudi, ...
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Si assumono come riferimenti cronologici simbolici di questa voce il 1211, anno del primo documento fiorentino conservato, e il 1375, anno della morte di Boccaccio.
Il Duecento è il secolo nel quale il [...] (i fiorentini, che avevano finanziato la spedizione di Carlo d’Angiò, avevano ottenuto libertà di commercio nel 1333 [...], essendo la città di Firenze in grande potenzia, e in felice e buono stato [...], piacque a Dio [...] il quale volle mandare ...
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In pochi casi, come in quello dell’italiano moderno, nel fare la storia di una lingua ci si imbatte in un termine cronologico preciso che abbia segnato un cambiamento netto di situazione ambientale generale [...] Deledda), emersero gli autori di una letteratura di tono medio (Carlo Collodi, Edmondo De Amicis, Emilio Salgari; si aggiungano i , agli italiani regionali, considerati presto come un felice approdo della società italiana a una condizione che ...
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DEVOTO, Giacomo
Aldo L. Prosdocimi
Nacque il 19 luglio 1897 a Genova da Luigi, clinico e patologo prima a Genova poi trasferitosi a Pavia e quindi a Milano, e da Luigia Cortese. Conseguita la maturità [...] facoltà di lettere di Pavia, dove insegnavano Carlo Pascal, Giuseppe Fraccaroli, Plinio Fraccaro, Ettore M. G. Arcamone, L. Bettini Fronzaroli. S. Bucca, G. Buti, E. De Felice, M. D'Elia, P. Fronzaroli, M. T. Gagliano Ademollo, A. Giacalone Ramat ...
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Un enunciato contiene tipicamente (ma non necessariamente) informazioni di due tipi; una parte indica qualcosa che parlante e ascoltatore sapevano già: dà cioè un’informazione data; un’altra indica qualcosa [...] di A nel dialogo seguente:
(1) A: Ma come mai Carlo non c’è?
B: Carlo, l’hanno fermato i carabinieri. [ø] Arriverà dopo (L. rimpianti per la stanza dei bottoni, l’ex presidente repubblicano è «felice di essere a casa» e [ø] dice che «nulla, neanche ...
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Alfabeto
A. Petrucci
G. Tamani
A.M. Piemontese
H. Gustavson
PARTE INTRODUTTIVA
di A. Petrucci
Ogni a. è un sistema di segni dotato, in quanto tale, di una forte valenza simbolico-figurativa, e quindi [...] si limitò a rielaborazioni più o meno ordinate e felici della capitale tardoantica, come a Roma.
La più tardi nel corso del sec. 9° e precisamente nei grandi codici commissionati da Carlo il Calvo, quali la Bibbia di S. Paolo f.l.m. a Roma, ...
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Il Novecento è il secolo dell’immagine e del suono, e la radio ne è una delle espressioni più caratterizzanti. La voce esce per la prima volta dal privato, dallo spazio comunque limitato nel quale da sempre [...] loro lingua, grazie a programmi di grande successo, al felice accoppiamento di parole e musica e al nuovo divismo: radiofonico e usa espressioni molto simili a quelle usate da ➔ Carlo Emilio Gadda nel suo famoso manualetto Norme per la redazione di ...
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feliciano
agg. – Relativo a personaggi di nome Felice. In partic.: 1. Suore f., le suore di s. Felice da Cantalice, pia unione fondata (1855) in Varsavia dal cappuccino B. Szimanski e organizzata in terz’ordine francescano, per istruzione...
archeologia del contemporaneo loc. s.le m. Lo studio del passato recente, generalmente a partire dalla Rivoluzione industriale (seconda metà del secolo XVIII) fino ai giorni nostri, attraverso l'analisi delle tracce materiali lasciate dalle...