GIUOCO
Antonio BANFI
Federico *RAFFAELE
Raffaele CORSO
Ugo Enrico PAOLI
Giulio BERTONI
Giulio LAZZERI
Ernesto BATTAGLINI
J. Ge.
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Camillo Viterbo
(lat. iocus; fr. jeu; sp. juego; ted. Spiel; [...] . - Giuoco che si ritiene comunemente introdotto durante il regno di Carlo VIII dall'Italia in Francia, da dove poi si diffuse in IV, p. 217 segg.; C. Martini, Il giuoco, in Il Filangieri, 1915, p. 532 segg.; V. Vescovi, La sorpresa in flagranza ...
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gioco in termini del tutto generali, situazione in cui uno o più soggetti o gruppi di soggetti (i giocatori) debbono seguire delle regole conosciute e condivise per raggiungere un fine. In ogni stadio del gioco (e quindi anche in quello iniziale) eccettuato quello finale, ogni giocatore decide una mossa ... ...
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Attività ricreativa praticata liberamente, fine a sé stessa e gestita generalmente da regole arbitrarie e vincolanti. La spontanea sottomissione al sistema di regole, distingue il g. da altre forme di divertimento che possono essere, invece, caratterizzate da una semplice infrazione di regole (per es., ... ...
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Esercizio singolo o collettivo a cui si dedicano bambini o adulti, per passatempo, svago, ricreazione, o con lo scopo di sviluppare l’ingegno o le forze fisiche. Anche, pratica consistente in una competizione fra due o più persone, regolata da norme convenzionali, e il cui esito, legato spesso a una ... ...
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Attività strutturata e liberamente scelta, svolta individualmente o in gruppo unicamente in vista di sé stessa e non per altri fini o necessità immediati. Per queste sue caratteristiche Aristotele distingueva il g. dal lavoro, equiparandolo alla felicità e alla virtù, anch’esse connotate dall’autosufficienza ... ...
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Ennio Peres
Un'attività fondamentale per gli esseri viventi
Il gioco è un'attività molto utile che ci consente di rafforzare e di affinare, in maniera piacevole, le potenzialità del corpo e della mente. Le origini del gioco sono antichissime e, come testimoniano i ritrovamenti archeologici, diversi ... ...
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Elisabetta Visalberghi
Matilde Panier Bagat
Paola de Sanctis Ricciardone
Il termine gioco definisce qualsiasi attività liberamente scelta a cui si dedichino, singolarmente o in gruppo, bambini o adulti, senza altri fini immediati che la ricreazione e lo svago, esercitando e sviluppando allo stesso ... ...
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Thomas Crump
Definizioni e terminologia
La definizione di Huizinga
Secondo una definizione fornita nel 1938 dallo storico olandese Johan Huizinga nel suo studio Homo ludens, il gioco può essere considerato "una libera attività [...] che esula dalla 'vita quotidiana', [...] 'non seria', ma capace tuttavia ... ...
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Elvezio Petrozzi
Il termine ''gioco'' si propone come una nozione estremamente complessa in cui sono coinvolte idee di limite, di libertà e di invenzione; si tratta di significati quanto mai vari che indicano come le disposizioni psicologiche che il g. traduce e sviluppa possano costituire importanti ... ...
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È quell'insieme di opere d'arte e di tubazioni che adducono l'acqua necessaria all'alimentazione idrica nei centri abitati.
I. - Storia.
L'acquedotto, nella sua consueta espressione monumentale, è certamente [...] , in questo campo, del sec. XVIII è l'acquedotto che Carlo III fece eseguire, sui disegni del Vanvitelli, per portar l'acqua Belgrano, Del dir. di acqued. secondo il cod. civ. it., in Filangieri, 1889, p. 289 segg.; F. Varcasia, La servitù di acqued. ...
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RISORGIMENTO
Walter MATURI
Alberto BALDINI
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. La parola e il concetto. - La parola Risorgimento per designare un periodo della storia italiana fu usata la prima volta dal padre Saverio Bettinelli [...] corpi politici, come pensavano il Galeani Napione e il Filangieri. In questo clima il messaggio di Alfieri fermentò.
per i diplomatici e i reazionarî: F. Lemmi, La politica estera di Carlo Alberto nei suoi primi anni di regno, Firenze 1928, e i saggi ...
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Felice BATTAGLIA
Giuseppe OTTOLENGHI
Riccardo MONACO
Giorgio BALLADORE PALLIERI
Guido ZANOBINI
Ottorino VANNINI
STATO. - Storia del nome. - Con la parola stato si designa modernamente la maggiore [...] VI (1923), pp. 77-112. Sulla formazione storica dello stato: G. Carle, Genesi e sviluppo delle forme di convivenza civile e politica, Torino 1878; che ricordano i nomi di Montesquieu, Feuerbach, Filangieri, Beccaria, una revisione del regime penale ...
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POPOLAZIONE
Arnaldo MOMIGLIANO
Gino LUZZATTO
Roberto ALMAGIA
Luigi GALVANI
Ugo GIUSTI
. Popolazione nel mondo antico. - Salvo che per l'Egitto (per cui v. oltre), non è possibile alcun calcolo [...] per il 1449. Quest'ultima fu scoperta e resa nota nel 1864 da Carlo Hegel, e servì come punto di partenza al Bücher per il suo libro è principio di decadenza del corpo politico; Gaetano Filangieri (1752-1788), che raccomanda una legislazione atta a ...
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È termine che può essere inteso in diverso modo a seconda del punto di vista da cui ci si mette nel considerare l'uomo, le sue potenze, i suoi atti e i suoi fini.
Più comunemente e, per così dire, più [...] orat., I, fino al Locke, al Rousseau, al Kant, al Filangieri, all'Angiulli, ecc.) se sia preferibile l'educazione privata o la dei più benemeriti fu S. Carlo Borromeo. (Sull'opera di S. Carlo Borromeo in questo campo, v. Carlo Borromeo, san, IX, p. ...
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Il nome, sua estensione e vicende. - Il nome Calabria non designò durante l'età classica, come ora avviene, la penisola che si diparte, a sud-ovest, fra il Mare Tirreno e lo Ionio, dalla maggiore penisola [...] la guerra del Vespro, parteggiarono per i Siciliani, costringendo Carlo d'Angiò a intervenire con le armi.
Con la pace , Palermo 1880; id., La pittura in Sicilia, Palermo 1889; Filangieri principe di Satriano, Docum. per le arti e le industrie delle ...
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S'intendono comunemente con tal nome le guerre combattute dai popoli europei contro i musulmani dal sec. XI al XIV, con l'intento di liberare il Santo Sepolcro, sotto la bandiera della croce e la direzione [...] genti a Gerusalemme sotto il suo maresciallo Riccardo Filangieri, per far rispettare così dai cristiani come dai nel nuovo concilio di Lione del 1274. Tutti si crociarono, Rodolfo d'Asburgo, Carlo d'Angiò, il re d'Aragona, il re di Francia: ma nulla ...
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MUSEO
Giulio Quirino GIGLIOLI
Carlo GAMBA
Bruno Maria APOLLONJ
Luigi PARPAGLIOLO
Antonio MONTI
Vincenzo BALDASSERONI
Luigi CREDARO
. Storia. - Antichità. - Quando, raffinandosi la civiltà d'un [...] nel Palazzo del Giardino venne in parte trasportata a Napoli da Carlo III di Borbone e dopo varie vicende e mutilazioni vi svizzero a Zurigo, quello artistico-industriale di Vienna, il Filangieri di Napoli, quello di Amburgo, ecc.
Organizzazione e ...
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Il fenomeno dell'indigenza è, si può dire, coevo alla società umana; e, malgrado le generose utopie dei filantropi, forse ineliminabile. Cause individuali e sociali concorrono a determinarlo: sono cause [...] la creazione in ogni città, come, più tardi, nel 1751, Carlo di Borbone fonderà l'Albergo dei poveri a Napoli "per giusta Della carità cristiana, 2ª ed., Venezi 1751; T. Filangieri Ravaschieri, Storia della carità napoletana, voll. 5, Napoli 1875- ...
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