Funzionario spagnolo (n. 1525 - m. Milano 1571), di nobile famiglia castigliana. Governatore del Ducato di Milano (1564-71), dimostrò un notevole equilibrio, rispettando al massimo l'autonomia delle autorità [...] tra il potere laico e quello religioso, allora rappresentato dal cardinale Carlo Borromeo. All'esterno, intervenne nella questione di Casale, aiutando Guglielmo Gonzaga a ristabilire l'ordine nella città ribellatasi (1565) e nella controversia ...
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Famiglia mantovana, nobile, ebbe titolo marchionale nel 1650. Tra i suoi membri si ricordano: Benedetto, segretario e confidente d'Isabella d'Este fino al 1515 e i suoi figli, Lelio, Camillo e Ippolito. [...] ), erudito, poeta in latino e volgare, traduttore dal greco e dal latino, fu al servizio dei Gonzaga, vescovo di Fano, nunzio a Venezia, incaricato da Carlo V d'importanti uffici, infine ministro di Svezia a Roma e Napoli (Rime dei tre fratelli, a ...
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Moneta francese del valore di 3 denari che ebbe origine nel Delfinato nella seconda metà del 14° sec. e fu coniata in tutta la Francia sino alla fine del 18° sec., con denominazioni varie secondo le zecche [...] e i tipi: si hanno l. di Carlo I e Carlo II Gonzaga-Nevers coniati nei loro possedimenti francesi a Charleville. In Italia furono contraffatti nelle zecche di Desana dei Tizzoni, di Passerano dei Radicati e di Frinco dei Mazzetti. Anche Antonio ...
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Diplomatico, umanista e teologo (Venezia 1507 - Verona 1565); fu oratore a Mantova presso il card. Ercole Gonzaga, ambasciatore in Francia presso Carlo V (1543), podestà a Padova (1547 e 1559), bailo a [...] Pio IV, quindi vescovo di Verona (1562), fu legato pontificio al Concilio di Trento (1563) ed ebbe parte rilevante nel movimento della Controriforma; lasciò una relazione sul regno di Solimano (1553) e una sulla sua ambasceria presso Carlo V (1546). ...
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Scrittore spagnolo (n. prima metà sec. 16º - m. Venezia 1570). Stabilitosi in gioventù a Venezia, pubblicò in italiano una quantità di traduzioni da autori spagnoli e portoghesi (A. Beuter, P. Mexia, J. [...] , J. de Urrea, ecc.). Tra i suoi lavori originali si ricordano: Vida del Gran Capitán F. Gonzaga (1563); Vida del invictísimo y sacratísimo emperador Carlo V (1566); Comentarios de la guerra de Flandes (1568); Historia de Europa desde el año 1564 al ...
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Nobile famiglia comitale fiorente, originaria di Prato (sec. 11º). Di parte ghibellina, si trasferì a Firenze, ove fu ammessa al godimento delle cariche pubbliche. Carlo, figlio di Francesco, fu consigliere [...] di Gianfrancesco Gonzaga; imprigionato sotto l'accusa di aver tramato una congiura (1414), morì, sembra, in carcere. Nel 1635 con Domenico la famiglia A. passò a Verona, ove fu ascritta a quella nobiltà. Nel 1841 tornò a naturalizzarsi toscana. Da ...
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Figlio (1443-1496) di Luigi di B. del ramo di Montpensier, fu fedele a Luigi XI nelle lotte contro l'aristocrazia e accompagnò in Italia Carlo VIII, che lo creò arciduca di Sessa e nel 1495 lo lasciò a [...] capo delle forze francesi rimaste nel Napoletano. Dalla moglie Chiara Gonzaga, figlia del marchese Federico, ebbe quattro figli tra i quali Carlo (v.), conestabile di Francia. ...
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Figlia (n. 1510 - m. Casale 1566) di Guglielmo Paleologo marchese del Monferrato. Erede presuntiva del Monferrato, tra varî pretendenti prescelse nel 1531 Federico Gonzaga: nel 1536 ottenne da Carlo V [...] l'investitura del marchesato, estesa poi al marito. Prudente collaboratrice del cardinale Ercole Gonzaga durante le due reggenze per i figli Francesco e Guglielmo, da quest'ultimo fu inviata nel 1562 governatrice a Casale. ...
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Pezzo d’oro da 2 doppie o 4 scudi d’oro, coniato a Roma, a cominciare dalla sede vacante del 1590, Avignone e Ferrara (Paolo V), Bologna (Innocenzo X), in Piemonte e Savoia (Carlo Emanuele I, 1586), Mantova [...] (Vincenzo I Gonzaga), Napoli (Carlo III e Ferdinando IV). ...
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WÜRTTEMBERG (A. T., 53-54-55)
Elio MIGLIORINI
Carlo ANTONI
È uno dei principali Länder della Germania, al 3° posto per estensione e al 4° per numero d'abitanti, con 19.507 kmq. di superficie (pari al [...] re Merovingi per rendersi semi-indipendente. Ma nel 730 Carlo Martello soppresse il ducato; il paese fu convertito al ricomporre la sua unità. Costui, che aveva sposato Barbara Gonzaga, figlia del marchese di Mantova, favorì la penetrazione dell ...
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