CARNESECCHI, Pietro
Antonio Rotondò
Nacque a Firenze il 24 dic. 1508, da Andrea e da Ginevra Tani.
Entrambi, prima della loro unione, erano vedovi con figli: vedovo di Caterina Capponi Andrea, vedova [...] di Cosimo I a Carlo V e in I (12 marzo 1533-14 ag. 1535), a cura di F. Gaeta, Roma 1958, ad Indicem;D. Cantimori, Studi di storia, Torino 1959, pp. 531-535; A. Stella, G. Giannetti da Fano eretico del sec. XVI al servizio dei re d'Inghilterra ...
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DANDINI (Dandino), Girolamo
Annna Foa
Nacque a Cesena (Forlì) il 25 marzo 1509, da Anselmo e da Giovanna Maretina. La sua famiglia, originaria di Siena, era nobile e imparentata per matrimonio con i [...] non si trattassero questioni dogmatiche. L'intransigente rifiuto di Carlo V si spiegava, secondo l'acuto osservatore papale, "perché dal papa. Nonostante i passi del D. per spingere Francesco I ad intervenire in Inghilterra, prevalse in Francia ...
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BABELE
S. Maddalo
Città nella quale, secondo il racconto delle Sacre Scritture (Gn. 11, 1-9) i discendenti di Noè vollero costruire un edificio, la c.d. torre, alto fino a raggiungere il cielo; ma Dio [...] , realizzata durante il regno di Carlo V, riflette l'ideologia teocratica . de l'Apocalypse), commissionati da Luigi Id'Angiò ed eseguiti da Nicolas Bataille a partire sec. 13° e il 14° in Inghilterra, nella Francia nordorientale e in Boemia (Delisle ...
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BORRI, Francesco Giuseppe
Salvatore Rotta
Nacque a Milano il 4 maggio 1627 da Branda e da Savina Morosini, che morì nel 1630 poco dopo aver dato alla luce il secondogenito, Cesare.
I Borri vantavano [...] Mirogli, residente del conte del Tirolo, l'arciduca Ferdinando Carlo. Di lì a poco si produsse l'evento decisivo della . of the R. Society, London 1756, I, p. 42).I "virtuosi" d'Inghilterra avrebbero giudicato senz'altro quell'impresa impossibile - ...
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PELLEGRINAGGIO
A.C. Quintavalle
La pratica devozionale del p., consistente nel recarsi, da soli o in gruppo, in un luogo sacro, prevalentemente a scopo votivo o penitenziale, è tipica del cristianesimo [...] primo a segnalare l'esistenza, lungo le vie che conducevano i pellegrini a Santiago de Compostela, di un certo numero di d'Inghilterra, giurava sul volt de Lucha. Secondo un episodio del poema epico Chevalerie Ogier (fine sec. 12°- inizi 13°), Carlo ...
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CAMPEGGI, Lorenzo
Stephan Skalweit
Appartenente alla eminente famiglia bolognese, il C. nacque nel 1474 a Milano da Giovanni Zaccaria, professore di diritto civile, e da Dorotea di Tommaso Tebaldi.
Primogenito [...] di Massimiliano, Carlo V - che il C. tenne fino alla morte.
Nell'aprile del 1518 il C. si mise nuovamente in viaggio. Leone X mandava cardinali legati in Germania, Francia, Spagna e Inghilterra per conquistare i sovrani più potenti d'Europa ai suoi ...
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CASTELLESI, Adriano (Adriano da Corneto)
Gigliola Fragnito
Nacque a Corneto (od. Tarquinia) intorno al 1461 se, come pare, nel sett. 1503, al conclave che elesse Pio III aveva 42 anni (Sanuto, V, col. [...] volta nel 1507 a Bologna per i tipi di I. A. de Benedictis, dedicato a Enrico VII d'Inghilterra. L'opera è una raccolta tipi del Silber, a Roma nell'ottobre del 1515, fu dedicata a Carlo V e seguita dal De modis latine loquendi. Nel De sermone latino ...
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POGGETTO, Bertrando del
Pierre Jugie
Armand Jamme
POGGETTO, Bertrando del (Bertrand du Pouget). – Nato verso il 1280 in una località chiamata Le Pouget (Il Poggetto), borgo del basso Quercy nella diocesi [...] il suo superiore si trovava presso Carlo II d’Angiò, del quale era il cancelliere durante la nunziatura in Inghilterra di Gaucelme de Jean Comune di Piacenza, a cura di E. Falcone - R. Peveri, I, Milano 1984, nn. 147 s., 196-271, III, Milano 1986, ...
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CALCAGNINI, Celio
Valerio Marchetti
Nato a Ferrara il 17 sett. 1479 da una facoltosa famiglia dell'aristocrazia di servizio presso la corte estense, era figlio naturale del protonotario apostolico Calcagnino [...] influenzato dal parere di Ippolito d'Este. A questo fine agenti diplomatici di Carlod'Asburgo e Francesco I di Valois erano venuti in si pose al lavoro, mettendosi dalla parte del re d'Inghilterra, ma non riuscì a concludere il progettato trattato. ...
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ENRICO da Susa, detto l'Ostiense (Hostiensis, Henricus de Segusio o Segusio)
Kenneth Pennington
E., che fu il canonista più importante e brillante del secolo XIII, nacque a Susa (od. prov. di Torino) [...] IX di Francia e suo fratello Carlod'Angiò, e anche Enrico III d'Inghilterra continuò ad avvalersi di lui per che il papa poteva imporre le sue leggi soltanto ai sudditi e che i pagani e gli infedeli non erano soggetti al papa. A sostegno di questa ...
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pace s. f. [lat. pax pacis, dalla stessa radice *pak-, *pag- che si ritrova in pangere «fissare, pattuire» e pactum «patto»]. – 1. a. Condizione di normalità di rapporti, di assenza di guerre e conflitti, sia all’interno di un popolo, di uno...
carolus
càrolus (o kàrolus) s. m., invar. – Denominazione generica di monete emesse da sovrani di nome Carlo (lat. Carŏlus): 1) moneta del valore di 10 tornesi di Carlo VIII re di Francia, che porta come tipo una K tra due gigli (o tra due...