CERCHI, Vieri (Oliviero)
Franco Cardini
Nato presumibilmente attorno al quarto decennio del Duecento, figlio di Torrigiano di Oliviero, succedette al padre - fatto prigioniero nella battaglia di Montaperti [...] il C. si fosse comportato con maggior prudenza: la sua pavidità lo aveva paradossalmente indotto ad esser "temerario a i neri si riorganizzavano e si preparavano alla rivincita.
Con l'entrata di Carlo di Valois in Firenze (il 1º novembre 1301) e il ...
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BENEDETTI, Giulio (Arrigo come nome d'arte dal 1933)
Renato Bertacchini
Nacque a Lucca il 10 giugno 1910, da Luigi, rappresentante di commercio e Linda Agatoni; la madre, donna forte e volitiva, contava [...] , nel rievocare con ansia la breve vita di quel figlio "temerario e metodico".
Già provato nel fisico per una operazione subita due anni prima, il B. morì per insufficienza renale il 26 ott. 1976, all'ospedale Fatebenefratelli di Roma.
Si ricordano ...
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TRIPOTI, Antonio
Giulio Tatasciore
– Nacque il 5 giugno 1809 a Teramo, capoluogo dell’Abruzzo Ulteriore Primo, da Savino e da Anna Maria Salvatore, in una famiglia di commercianti.
Il padre, oppositore [...] progetto temerario, giunto comunque allo stato avanzato, sancendone il fallimento.
Mentre i corrispondenti mazziniani biografici di A. T. e dei suoi figli Savino, Luigi, e Carlo per la parte che presero nei fatti politici per abbattere la tirannide ...
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CAPPONI, Guglielmo
Michele Luzzati
Nacque a Firenze l'11 apr. 1449 da Niccolò di Piero di Bartolomeo di Cappone.
Il padre era titolare nel 1451 d'una ditta di arte della lana in cui aveva come soci [...] ambasciatori inviati incontro a Carlo VIII che si dirigeva verso Firenze. Attraverso il C. la Signoria i suoi contemporanei, corrisponde probabilmente a realtà, e spiega come al C. non si sia mai dato eccessivo spazio: e uomo bestiale e temerario ...
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VIMERCATI, Ottaviano conte di
Marco Mondini
– Nacque a Milano il 26 marzo 1815, figlio primogenito del conte Giovanni Pietro e di Maria dei conti Martini.
I Vimercati appartenevano alla cerchia delle [...] i membri della cerchia lombarda che aveva sposato fin dall’inizio della prima guerra d’indipendenza la causa di un’unione sotto la Corona sabauda. Nominato ufficiale d’ordinanza presso il comando di Carlo addirittura temerario [...] era il conte ...
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TADINO, Gabriele
Giuseppe Gullino
– Nacque a Martinengo (Bergamo), probabilmente nel 1478, da Clemente di Michele (medico, quest’ultimo, di Bartolomeo Colleoni); dalle fonti non si ricavano notizie [...] (15 giugno 1531) ricevette l’ordine di Carlo V di raggiungerlo a Ratisbona; da qui avrebbe dovuto portarsi a Vienna, ma il ripiegamento dei turchi gli consentì di far rientro in Italia con i reparti spagnoli.
Il 7 novembre era a Mantova, un mese ...
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COSTANZI
Lucia Pirzio Biroli Stefanelli
Famiglia di artisti attivi a Roma nei secoli XVII-XVIII.
Il capostipite Silvestro, maestro orefice, figlio di Girolamo Ottavio e di Felice Buoncore, nacque a [...] a Roma nel 1747. Non si conoscono i soggetti dei suoi lavori.
Il fratello Carlo (in Giulianelli, 1753, p. 163) , come "gobbo giovane virtuoso in intagliare in gemme, ma vano e temerario". Dal 1776 sino alla morte abitò in una casa di sua proprietà ...
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MANTHONÉ, Gabriele
Piero Crociani
Nacque a Pescara il 23 ott. 1764 da Cesare e da Maria Teresa Fernández d'Espinosa.
Il padre, savoiardo, aveva cambiato il cognome originario, Delhorme, in Manthoné, [...] le masse e sopravvalutato, invece, i patrioti, perché questi erano, secondo lui, estremamente più motivati e quindi di gran lunga migliori combattenti del nemico.
Bisogna però anche considerare che il suo temerario progetto di non attendere le masse ...
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DAL POZZO (Puteo, Puteus), Francesco
Augusto De Ferrari
Nacque a Villanova Monferrato (Alessandria) intorno al 1520 da Bartolomeo e Agnese de Longis di San Germano.
Il padre, anchegli nativo di Villanova, [...] di Romagnano, capitano di Santhià, e l'arcivescovo Carlo Antonio (di cui si parlerà oltre), il cui padre Francesco concesse al D. per i suoi meriti le armi della sua casata.
Seguendo la scelta paterna, il D. studiò medicina a Pavia, dove poté seguire ...
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FUCILLO
Dario Busolini
Nacque a Sorrento sul finire del secolo XV, figlio di un tal Domenico, che gli lasciò l'appellativo "di Micone", usato da lui come cognome. Di umili origini, ma non povero, F. [...] temerario, commise tuttavia l'errore di lasciare entrare il G. Rosso, Istoria delle cose di Napoli sotto l'imperio di Carlo V, ibid., VIII, ibid. 1770, int. 2, p del Regno di Napoli, a cura di C. Pelliccia, I, Napoli 1780, pp. 200 ss.; S. Miccio, Vita ...
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ardito
agg. e s. m. [der. di ardire1, o più prob. dal fr. ant. hardi, che ha la stessa origine dell’ital. ardire1]. – 1. agg. a. Riferito a persona, che ha ardire, come qualità e comportamento abituale, o che intraprende con ardire un’opera,...
morte
mòrte s. f. [lat. mŏrs mŏrtis]. – 1. a. La cessazione delle funzioni vitali nell’uomo, negli animali e in ogni altro organismo vivente o elemento costitutivo di esso: è in lutto per la m. di un fratello; l’afta epizootica ha causato...