ACCIANO, Giulio
Fausto Nicolini
Nacque a Bagnoli Irpino il 13 genn. 1651 dal dottor Lorenzo e da Camilla de Rogato. Adolescente, frequentò la scuola pia fondata in Bagnoli dal vescovo di Nusco, Michele [...] ch'era, per l'autore, il tutt'altro che babuasso canonico Carlo Celano; l'altro al monaco basiliano Basilio Bertucci, ricco di capitolo al Bertucci vide la luce nel Giornale napoletano della domenica (anno I, n. 51 del 17 dic. 1882), a cura di S. ...
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L’ottava rima (o semplicemente ottava) costituisce, con la ➔ terza rima, la forma ‘discorsiva’ (cioè non lirica) più diffusa della tradizione italiana, tipica in particolare della poesia narrativa (Beltrami [...] quanto gli autori di cantari avrebbero indipendentemente attinto a un modello metrico antecedente. Tra i sostenitori della prima tesi deve citarsi in particolare Carlo Dionisotti (Dionisotti 1964: 99-131). C’è chi ha richiamato – anche in ragione ...
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ADIMARI, Alessandro
Arnaldo D'Addario
Nacque a Firenze nel 1579 da Bernardo di Tommaso. Sin da giovane si dedicò allo studio della lingua e della letteratura greca e latina: fu operoso traduttore di [...] Rochelle (Firenze 1629), per la nascita di don Carlo Barberini (Firenze 1630), per la traslazione dell' scrittori fiorentini,Ferrara 1722, p. 13; G. M. Mazzuchelli, Gli Scrittori d'Italia,I, 1, Brescia 1753, p. 139; G. Gabrieli, Di A. A. Linceo ...
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Campanile, Achille
Arnaldo Colasanti
Scrittore, giornalista, commediografo, soggettista e sceneggiatore, nato a Roma il 28 settembre 1899 e morto a Lariano (Roma) il 4 gennaio 1977. Le sue opere sono [...] campo fu piuttosto saltuaria: scrisse (in collaborazione con altri) i soggetti e le sceneggiature di L'amore si fa così ( di Bragaglia, di due film del 1943 di Alfredo Guarini, La zia di Carlo e Senza una donna, e di Il diavolo va in collegio (1945) ...
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ALFANI, Gianni
Carlo Salinari
Rimatore fiorentino, del quale restano sei ballate e un sonetto. Sia l'identificazione con un Gianni Alfani, immatricolatosi nel 1243 nell'Arte della seta e morto ai primi [...] in Rass. bibliogr. d. letter. ital.,XXIII (1915), pp.228, 235,238; V. Rossi, Il "dolce stii nuovo" in Scritti di critica letteraria,I, Firenze 1930, p. 19-20 (che indica le fonti); N. Sapegno, Il Trecento,Milano 1957, p. 38; Dolce stil novo,a cura di ...
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Poeta (Napoli 1802 - Venezia 1848); ardente patriota come il padre Giuseppe e il fratello Carlo, visse a lungo in esilio, e combatté contro gli Austriaci a Rieti (1821); fu poi (1823) in Germania, dove [...] per le ferite riportate alla difesa di Venezia. Nei suoi versi (post., 1852), d'intonazione patriottica e morale, tra i più significativi della seconda generazione romantica, si sente talvolta l'influsso di Leopardi, che egli conobbe personalmente, e ...
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Poeta, umanista e uomo politico (Cerreto di Spoleto 1429 - Napoli 1503). Intellettuale di spicco della corte aragonese (da lui prese il nome l'Accademia pontaniana), usò un latino duttile e moderno. Nella [...] il nome di Gioviano. Dapprima alla corte gli fu affidata l'educazione di due principini, Carlo di Navarra e Alfonso, figlio di Ferdinando I; poi entrò e presto avanzò negli uffici della segreteria reale. Nelle lotte che Ferdinando dovette sostenere ...
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Scrittore e teologo (n. in Svevia 808 o 809 - m. attraversando la Loira 849). L'opera di V. ha connotazione al tempo stesso poetica e teologica e soprattutto sotto quest'ultimo aspetto venne letta dai [...] alla corte di Ludovico il Pio e di Giuditta come precettore di Carlo (poi detto il Calvo); ne ottenne in compenso la nomina ad abate di Reichenau nell'838, ma, nella contesa scoppiata tra i figli di Ludovico, per aver preso posizione a favore di ...
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Poema cavalleresco di L. Ariosto (1474-1533), nato come ideale proseguimento dell’incompiuto Orlando innamorato (1483-95), di M.M. Boiardo (1441-1494), di molti personaggi del quale si seguono le vicende. [...] , che gli obbedisce; si dànno un gran da fare l'Invidia e il Sospetto. Orlando viene in Italia a combattere i Longobardi; Carlo va in Germania, distrugge la selva incantata dove un tempo si era rifugiata Medea, assedia Praga; Ponticone, figlio del re ...
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Decameròn (o Decàmeron, o Decameróne) Raccolta di cento novelle di G. Boccaccio, la cui stesura definitiva può essere attribuita agli anni tra il 1349 e il 1351. Consta d'un proemio, di un'introduzione [...] di sviluppo ed è già in fase di lenta discesa. I cardini di questo sostrato ideale, che costituisce il terreno d'incontro 9), la cortesia di Natan (X, 3), la malinconica saggezza di Carlo d'Angiò (X, 6), la splendida regalità di Pietro d'Aragona ...
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san Carlo
locuz. usata come s. m. (pl. san Carli). – Moneta d’argento con il tipo di s. Carlo emessa da Carlo Emanuele I duca di Savoia nel 1614, del valore di 9 fiorini, aumentato via via negli anni seguenti (nel 1630 era superiore di 1/3...
empanada s. f. (più spesso al pl., nella forma non adattata sp. empanadas) Specialità gastronomica dei Paesi dell’America latina, originaria della Galizia iberica, consistente in un panzerotto, solitamente a forma di mezzaluna, ripieno di carne...