Movimento religioso riformato, che professa l’assoluta indipendenza di ogni congregazione locale in materia di fede e di disciplina ecclesiastica, e la separazione completa dallo Stato. Trae origine nel [...] dal più intransigente spirito democratico. Costretti a emigrare, i congregazionalisti formarono comunità in Olanda (a Leida la prima sotto Carlo II e beneficiarono infine dell’atto di tolleranza di Guglielmo d’Orange. I principi congregazionalisti ...
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Ecclesiastico (Carpi 1500 - Roma 1564). Vescovo di Faenza (1528-44), poi di Agrigento (1537-64); fu nunzio in Francia (1530), nel ducato di Savoia (1533), poi ancora in Francia (1535); creato cardinale [...] nel 1537 partecipò ai negoziati di pace tra Francesco I e Carlo V, che appoggiò all'interno del collegio cardinalizio. Vanamente proposto per l'elezione pontificia nei due conclavi del 1550 e del 1559, nel 1562 fu nominato vescovo di Ostia e Velletri ...
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Sacerdote anglicano (Oakham 1649 - Londra 1705). Cappellano presso il duca di Norfolk (1675), venne in contatto con elementi cattolici. Nel 1676 conobbe a Londra I. Tonge, in cerca di prove di complotti [...] Tornato in Inghilterra nel 1678, giurò dinanzi al giudice Sir Berry Godfrey la veridicità di un immaginario complotto cattolico contro Carlo II, per sostituirlo col duca di York; all'accusa seguirono processi e l'uccisione di 35 cattolici. Nel 1682 O ...
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Prelato e diplomatico (Siena 1480 - Roma 1541). Partecipò, come segretario di Giulio II, al Concilio Lateranense (1512) e fu vescovo (1512-18) di Ascoli Piceno. Ebbe l'incarico delle indagini su Lutero. [...] per la riforma della Curia romana e della Chiesa; poi fu uno degli otto cardinali incaricati da Paolo III degli affari del concilio. Fu legato (1538) presso Carlo V e Francesco I, e mediatore tra il papa e il re di Francia per la tregua di Nizza. ...
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Cardinale (Roma 1571 -ivi 1621), nipote di Clemente VIII; dopo l'elezione dello zio al pontificato, fu nominato avvocato concistoriale e quindi (settembre 1592) affiancato al cugino Cinzio nella segreteria [...] (1597-1598) la questione della devoluzione alla S. Sede di Ferrara e la riconciliazione di Enrico IV di Francia con Carlo Emanuele I di Savoia, consolidata con il trattato di Lione (1601); cardinale dal 1593, nel 1604 fu creato arcivescovo di Ravenna ...
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Ecclesiastico (Viterbo 1469 - ivi 1532). Nel 1488 entrò nell'ordine agostiniano. Dopo essere stato impiegato dal papa Giulio II in trattative diplomatiche, nel 1507 fu eletto generale degli agostiniani. [...] richiedeva la riforma della Chiesa. Creato cardinale (1517) da Leone X, fu poi mandato ambasciatore a Carlo V, per indurlo a una crociata contro i Turchi. Nel 1523 fu creato patriarca di Costantinopoli e vescovo di Viterbo. Le sue opere, numerose e ...
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Cardinale e letterato (San Martino dall'Argine 1542 - ivi 1593), figlio di Carlo marchese di Gazzuolo. L'imperatore Massimiliano gli conferì il titolo di principe dell'Impero; Sisto V lo creò patriarca [...] , ma fu soprattutto un cultore di lettere, musica e pittura. Fondò a Padova l'Accademia degli Eterei; fu amico e protettore del Tasso, che lo volle tra i revisori del suo poema; lasciò in elegante latino i Commentarî della sua vita (pubbl. nel 1790). ...
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Oratore sacro (Genova 1818 - ivi 1891); vicerettore e poi rettore del seminario di Torino, vescovo di Albenga (1877), cardinale nel 1879, dal 1883 arcivescovo di Torino, fu amico di Giovanni Bosco, e ricevé [...] la conversione di Carlo Passaglia e di Ausonio Franchi. Oltre a 12 raccolte di omelie, ha lasciato varî studî di religione; importante il suo opuscolo I voti degli Italiani per la pace religiosa, scritto nel 1887 su invito di Leone XIII, ma subito ...
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Vescovo-principe di Trento (Issogne, Val d'Aosta, 1599 - Trento 1658); coadiutore dal 1620 dello zio Carlo Gaudenzio, gli successe (1629) nel vescovato-principato di Trento. Sotto il suo governo, caratterizzato [...] suoi tentativi di far riconoscere dalla Curia romana la sua relazione con Claudia Particella, si fecero sempre più manifesti i segni della decadenza economica e materiale del principato, in netto contrasto con il fiorire degli studî e delle lettere. ...
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Prelato (Torino 1781 - Vercelli 1869), di famiglia d'origine francese. Vescovo di Alessandria (1818-32), poi arcivescovo di Vercelli, sciolse nel 1848 i dubbî di Carlo Alberto, restìo a concedere lo Statuto [...] per non venir meno al giuramento fatto a Carlo Felice nel 1824; nello stesso anno fu insignito del Collare dell'Annunziata e nominato senatore. ...
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san Carlo
locuz. usata come s. m. (pl. san Carli). – Moneta d’argento con il tipo di s. Carlo emessa da Carlo Emanuele I duca di Savoia nel 1614, del valore di 9 fiorini, aumentato via via negli anni seguenti (nel 1630 era superiore di 1/3...
empanada s. f. (più spesso al pl., nella forma non adattata sp. empanadas) Specialità gastronomica dei Paesi dell’America latina, originaria della Galizia iberica, consistente in un panzerotto, solitamente a forma di mezzaluna, ripieno di carne...