Ecclesiastico (Augusta 1468 - Salisburgo 1540), segretario dell'imperatore Massimiliano, vescovo di Gurk (1501), cardinale (1512), vescovo principe di Salisburgo (1519). Ambasciatore imperiale a Roma, [...] protetto da Giulio II, ricoprì cariche importanti anche sotto Carlo V e Ferdinando I; ma, per le antipatie suscitate dal suo temperamento fin dagli inizî aveva riconosciuto la portata; ma i suoi tentativi di riforma ecclesiastica, che furono poi alla ...
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umiliati Membri di un movimento religioso affine al valdese, sorto in Lombardia verso la metà del 12° secolo. Si proponevano di vivere secondo i dettami della Chiesa primitiva senza possedere nulla personalmente, [...] traendo i mezzi di sussistenza dal proprio lavoro e costituendo comunità di uomini e di donne che vivevano insieme in Innocenzo III nel 1201. L’ordine decadde nel 15° sec.; s. Carlo Borromeo ne tentò, senza riuscirvi, la riforma; fu soppresso da Pio ...
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Nobile famiglia francese, che deriva il suo nome dalla città di Guise, e discende da un ramo cadetto della casa di Lorena. Renato II di Lorena fu (1504) investito della contea di G., in precedenza concessa [...] contea in ducato con la dignità di pari di Francia. Si succedettero sette duchi di Guisa: Claudio, Francesco, Enrico I, Carlo, Enrico II, Luigi Giuseppe (m. 1671) e Francesco Giuseppe. Morto questi (1675) senza discendenza, il ducato passò prima alla ...
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Cardinale (Firenze 1617 - ivi 1675), figlio del granduca di Toscana Cosimo II; insigne protettore degli studî, col fratello Ferdinando II ebbe l'iniziativa della fondazione dell'Accademia del Cimento, [...] degli artisti e il primo ordinamento delle collezioni di palazzo Pitti, alle quali riunì i quadri della sua collezione personale e di quella dei fratelli Carlo e Ferdinando II. Iniziò pure la raccolta di disegni che, arricchita dal granduca Cosimo ...
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Scrittore medievale (m. Troyes 861), di nobile famiglia spagnola, vissuto in Francia; verso l'846 divenne vescovo di Troyes. Da Carlo il Calvo P. fu incaricato di provvedere alla riforma monastica in Francia, [...] e alcune poesie. Mutò il nome originario di Galindo (o Galindon) in quello di P., in ricordo dell'omonimo poeta spagnolo. Venerato come santo a Troyes (festa 6 aprile); non è presente nel Martirologio romano e i bollandisti rigettano il suo culto. ...
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Pietro Francesco Orsini della famiglia Orsini-Gravina, duchi di Bracciano (Gravina 1649 - Roma 1730). A diciotto anni domenicano (col nome di Vincenzo Maria), a ventitré cardinale, resse le diocesi di [...] , fece dichiarare di fede la bolla Unigenitus (1725); nel campo giurisdizionale riuscì a migliorare i rapporti della S. Sede con l'imperatore Carlo VI e con Vittorio Amedeo II di Savoia; ma nel settore politico lasciò troppo libero il campo ...
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Agostiniano (Fuenllana, Ciudad Real, 1488 - Valencia 1555), predicatore di corte di Carlo V. Fatto vescovo di Valencia suo malgrado (1544), continuò ad osservare la regola dell'ordine, offrendo tutti i [...] suoi averi - e quelli della mensa vescovile, per i poveri, per il riscatto degli schiavi e per la costruzione di collegi. È uno dei più notevoli rappresentanti della sacra eloquenza del suo tempo, autore, fra l'altro, di un Sermón del Amor de Dios e ...
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Gran maestro dell'Ordine di Malta (Beauvais 1464 - Malta 1534). Comandante (1510) di una squadra dell'Ordine degli ospitalieri di S. Giovanni di Gerusalemme, partecipò alle vittorie presso Cipro sul sultano [...] e subito dovette affrontare la difesa di Rodi contro Sulaimān I; con 600 cavalieri e 4500 fanti resistette sei mesi, (1521). Dietro sua sollecitazione d'una nuova sede per gli ospitalieri, Carlo V (1530) concesse Tripoli, Malta e Gozo (a quell'anno ...
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Vescovo dei Romeni uniti di Transilvania (Sad, Transilvania, 1692 - Roma 1768). Allievo dei gesuiti, fu eletto vescovo di Făgăraş nel 1728 e prese possesso della carica nel 1732, dopo essere stato creato [...] barone dall'imperatore Carlo VI; nel 1737 trasferì la sede vescovile a Blaj, che diventò un importante centro di cultura e di irredentismo. Fu il vero precursore della rinascita romena in Transilvania; la lotta condotta per i diritti della sua ...
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Oratoriano (La Valletta 1604 - Viterbo 1672); inviato giovanissimo dalla Santa Sede in Oriente per trattare con i maroniti (di cui parla nel Breve racconto del viaggio al Monte Libano, 1654), fu poi a [...] , tra le numerose opere erudite, Notitia de' vocaboli ecclesiastici, ecc. (1644), tradotta in latino e riordinata dal fratello Carlo, che la ristampò col titolo Hierolexicon sive sacrum dictionarium (1677; altra ed. aumentata a cura di S. Sciugliaca ...
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san Carlo
locuz. usata come s. m. (pl. san Carli). – Moneta d’argento con il tipo di s. Carlo emessa da Carlo Emanuele I duca di Savoia nel 1614, del valore di 9 fiorini, aumentato via via negli anni seguenti (nel 1630 era superiore di 1/3...
empanada s. f. (più spesso al pl., nella forma non adattata sp. empanadas) Specialità gastronomica dei Paesi dell’America latina, originaria della Galizia iberica, consistente in un panzerotto, solitamente a forma di mezzaluna, ripieno di carne...