VENEZIA (A. T., 22-23)
Piero LANDINI
Mario NANI MOCENIGO
Filippo SANTUCCI
Roberto CESSI
Gino FOGOLARI
Giuseppe ORTOLANI
Gastone ROSSI-DORIA
M. T. D.
Città del Veneto, capoluogo della provincia [...] e in gran parte la distrusse senza trarne alcun profitto. La pace di Milano (1299), negoziata da Bonifacio VIII, da CarloIId'Angiò e da Matteo Visconti, per il momento compose il lungo dissidio; ma era segreta aspirazione forse dei contendenti di ...
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. Lavorazione. - Col nome di cristallo si designò, fino al sec. XVI, il cristallo di rocca, che veniva soprattutto intagliato come una gemma. Già di sant'Eligio (morto nel 659) sappiamo che aveva un sigillo [...] genere adoperati come reliquiarî.
A Venezia già nel sec. XIII si lavorava il cristallo, come provano i candelieri donati da CarloIId'Angiò al duomo di Bari, il pastorale del duomo di Gorizia in cristallo a torciglione, la croce di San Niccolò di ...
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Tecnica speciale nella lavorazione dei metalli preziosi a fili sottili, chiamata anticamente lavoro di filo (Cellini) o lavoro di Venezia (fr. filigrane; sp. filigrana; ted. Filigran; ingl. filigree). [...] romanico fiorisce soprattutto a Venezia: e negl'inventarî è detta opus veneticum ad filum (vasi d'arte musulmana del Tesoro di San Marco; montature di candelabri di CarloIId'Angiò in San Nicola di Bari, ecc.); ma la tiara della tomba di Costanza a ...
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VIBO VALENTIA (A. T., 27-28-29)
Giuseppe ISNARDI
Giulio GIANNELLI
Nicola NICOLINI
VALENTIA Città della Calabria in provincia di Catanzaro, centro principale della fertile e popolosa zona di altipiano [...] . Per altro, l'importanza strategica del posto, riconosciuta da Ruggiero d'Altavilla, che vi elevò (1056-57) un castello (ampliato poi da CarloIId'Angiò), indusse Federico II a riedificare, col nome di Monteleone, la città nuova, fondata (1235 ...
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MAIELLA (A. T., 24-25-26 bis)
Roberto ALMAGIA
Ernesto PONTIERI
Gruppo montuoso dell'Appennino Centrale, il più importante dopo quello del Gran Sasso, del quale può, sotto l'aspetto orografico, considerarsi [...] secoli XVI e XVIII, trasformazioni e restauri, che alterarono profondamente la linea severa dell'antica abbazia costruitavi da CarloIId'Angiò. La soppressione e l'incameramento dei suoi beni, ordinati da Giuseppe Bonaparte nel 1807, furono l'inizio ...
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FORMIA. (A. T., 27-28-29)
Goffredo COPPOLA
Carmelo COLAMONICO
Giulio Quirino GIGLIOLI
Raffaello MORGHEN
. Cittadina della provincia di Roma (da cui dista 139 km.), situata nella parte più interna [...] il nuovo borgo viene chiamato Mola, forse dai molini sorti sui numerosi corsi d'acqua di quel luogo. Data l'importanza strategica della città, nel sec. XIV CarloIId'Angiò vi eresse un castello famoso (Torre di Mola), e similmente i Caetani eressero ...
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Cittadina della provincia dí Aquila, quasi al confine con la provincia di Roma (confine segnato dal fosso Sesare, che si getta nel Turano, e per un piccolo tratto anche dal Turano stesso) su un'alta collina [...] il palazzetto Orsini con fusione di elementi di più stili, finestre bifore e a croce. Il castello falsamente attribuito a CarloIId'Angiò è in gran parte crollato.
Nell'antichità si chiamava Carseŏli o Carsiŏli, ed era situata lungo la via Valeria a ...
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Quarto tra i figli di CarloIId'Angiò, che lo investi del principato di Taranto (4 febbraio 1294). Quando CarloII dové partire con Carlo Martello suo primogenito per raggiungere nell'Abruzzo il novello [...] andò sposa a Filippo di Savoia contro la volontà di CarloII, questi le tolse il principato di Acaia e lo pose sepolto in S. Domenico maggiore.
Bibl.: M. Camera, Ann., II; R. Caggese, Roberto d'Angiò, I, Firenze 1922; M. Schipa, Un principe nap. amico ...
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Successe nel 1275 ancora giovanetto, al padre Boemondo VI; la madre Sibilla d'Armenia governò per lui, appoggiata da Bartolomeo vescovo di Tortosa. Assoggettandosi a grave tributo verso Baibars, riuscì [...] , andata sposa a Nicola di Saint-Omer, barone di Tebe, e Lucia, che aveva sposato Narjot de Toucy ammiraglio di CarloIId'Angiò. Lucia pretese la contea, ma la popolazione riconobbe prima la signoria della madre Sibilla, poi si rivolse ai Genovesi ...
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Comune della Campania (119,02 km2 948.850 ab. nel 2020, detti Napoletani), capoluogo di regione e città metropolitana.
Il centro più notevole del Mezzogiorno d’Italia per ampiezza demografica, tradizioni [...] di un duca con potere militare e civile. Il duca-vescovo Stefano II (755-800), di fronte al tentativo di Bisanzio di riunire in 1976, del gruppo Musicanova, guidato da Bennato e CarloD’Angiò (entrambi provenienti dal collettivo di De Simone), che ...
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gherardino
s. m. [dal nome dello zecchiere Gherardino Gianni di Firenze]. – Denaro coniato nella zecca di Napoli al tempo di Carlo II d’Angiò (1285-1309).
ciotto1
ciòtto1 agg. [etimo incerto, forse onomatopeico], ant. – Zoppo, sciancato: al C. di Ierusalemme (Dante, con allusione a Carlo II d’Angiò, re di Napoli e di Gerusalemme, soprannominato il Ciotto appunto perché zoppo).