Figlio (Le Gué de Maului, Le Mans, 1319 - Londra 1364) di Filippo VI di Valois e di Giovanna di Borgogna. Prodigo e incostante, salì al trono nel 1350: si inimicò dapprima il genero CarloilMalvagio, [...] in terra di Francia da Edoardo III d'Inghilterra, e dal principe Enrico il Nero, e battuto a Poitiers (1356), fu portato prigioniero in Inghilterra. Gli insuccessi del delfino Carlo lo obbligarono a ratificare un trattato che, in cambio della libertà ...
Leggi Tutto
GUERRA
Mario Silvestri
Angelo Panebianco
Antonio Cassese
Storia
di Mario Silvestri
I primi conflitti armati
La guerra come fenomeno sociale, o come continuazione della politica 'con altri mezzi', [...] Assiri, molto aggressivi tra la fine del II e il primo quarto del I millennio avanti Cristo. di inizio è il 1494, anno della discesa in Italia di Carlo VIII) è sua spietatezza fosse dovuta a un malvagio desiderio di barbarie. Secondo lui, ...
Leggi Tutto
Anima
J. Le Goff
J. Baschet
INQUADRAMENTO GENERALE
di J. Le Goff
I problemi filologici, teologici, filosofici e storici posti dall'a. sono di straordinaria complessità. Ci si limita qui a indicare [...] racconta dell'a. di un re malvagio che esce dalla sua bocca durante il sonno sotto forma di un serpente, reptilis II - la cui vita è stata scritta verso il 1146 - e di Carlo Magno, nel racconto dello pseudo-Turpino, risalente al 12° secolo.
Il ...
Leggi Tutto
Montecassino
Mariano Dell'Omo
"Fredericus quondam Romanorum Imperator et post eum duo filii eius Corradus videlicet et Manfredus, subtractis iuribus et rebus nostri Monasterii Casin[ensis] cui in patiencia [...] "il papa con il tradimento e l'inganno ha preso una delle nostre fortezze, chiamata Montecassino, rimessagli dal suo malvagio 'ingresso di Carlo nel Regno meridionale.
Fonti e Bibl.:
Historia diplomatica Friderici secundi, I, 2, pp. 466-467; II, 1, ...
Leggi Tutto
MARAMALDO, Fabrizio
Maurizio Arfaioli
Nacque a Napoli da una famiglia nobile appartenente al seggio di Nido, primogenito di Francesco, signore di Lusciano, e di Francesca Aiossa. La data esatta della [...] suddito prima di Ferdinando il Cattolico e poi di Carlo V d'Asburgo. il suo illustre cognome avrebbe indicato per antonomasia "uomo malvagio stor. per le provincie napoletane, I (1876), pp. 747-778; II (1877), pp. 301-381; III (1878-79), pp. 315-387 ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Umanesimo e Rinascimento
Riccardo Fubini
Francesco Petrarca e i presupposti della storiografia umanistica
La storiografia umanistico-rinascimentale, come del resto la storiografia di ogni età, non può [...] il suo stesso operare al di là dei limiti stretti della ragione, e quindi anche delle prescrizioni morali, era per sua natura malvagio .
Il caso più singolare è quello dei Commentarii di Pio II, che prima della spedizione di Carlo VIII, secondo la ...
Leggi Tutto
I cattolici e la Costituente
Paolo Pombeni
I cattolici e il momento costituente: tra avveramento della profezia sul crollo dei regimi liberali e desiderio di partecipazione alla ‘nuova Italia’
L’apertura [...] Il papa, dunque, invitava implicitamente a non ripetere le geremiadi sul crollo del malvagio sempre mons. Carlo Colombo, che la questione istituzionale, in 1945-1946. Le origini della repubblica, II, a cura di G. Monina, Soveria Mannelli 2007, pp. ...
Leggi Tutto
FURLANO, Enea
Dario Busolini
Nacque, con ogni probabilità intorno al 1475, in Friuli secondo la testimonianza di M. Sanuto (Diarii, II, col. 32). Lasciò presto la sua patria, desideroso di fare fortuna [...] campagna contro Carlo VIII di Francia nel 1495, nell'ottobre del 1498 il F. accompagnò a Venezia Francesco II, che il suo ex favorito come uomo sleale e malvagio, mutò opinione. Così, con molta discrezione e con garanzie sulla sua incolumità, il ...
Leggi Tutto
MALETTA, Francesco
Maria Nadia Covini
Figlio di Antonbono, nacque probabilmente a Mortara prima del 1420. Per quattro anni fu commissario ducale a Trezzo d'Adda (Arch. di Stato di Milano, Reg. Missive, [...] il M., conscio del pericolo, fece testamento (istituendo erede il cognato CarloIl M. aveva fama di uomo duro e severo, anzi i più avversi lo giudicavano malvagio seconda metà del Quattrocento e i suoi cifrari segreti, II, Roma 1970, p. 191; M. Ansani, ...
Leggi Tutto