Giandomenico Romagnosi, Carlo Cattaneo, Giuseppe Ferrari: Opere
Ernesto Sestan
Che cosa significhi Gian Domenico Romagnosi nella storia della cultura italiana è rimasto alquanto nel vago, anche dopo [...] della nazione un giurista pur notevolissimo come P. S. Mancini, per avere, da giurista, teorizzato il principio di nazionalità era cultura o teologica o giuridica. Verri, Beccaria, Carli, Neri, Tanucci, Rucellai, Gianni, Filippo Buonarroti, Cuoco ...
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9 maggio 1978: lo schiaffo a Paolo VI. Storia e fallimento della mediazione vaticana per la liberazione di Aldo Moro
Miguel Gotor
Le tre cerimonie, i due corpi del re
Il modo migliore per raccontare [...] aghi. La messa è ufficiata dal teologo urbinate don Italo Mancini, dal padre servita Davide Maria Turoldo e dal presbitero don Gianni . Eppure, come è stato osservato dallo stesso Alfredo Carlo Moro, è sorprendente che il fratello non gli abbia ...
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L'editoria religiosa del secondo Novecento: progetti, libri, sogni, mode
Alberto Melloni
Lo strumentario della nuova cristianità perduta
Le case editrici che provengono da una congregazione religiosa, [...] come Giovedì Santo di François Mauriac, i Saggi di letteratura francese di Carlo Bo, del 1940, o i dodici volumi del Diario di Søren Luigi Pedrazzi, Antonio Santucci, Ezio Raimondi, Federico Mancini, Fabio Luca Cavazza. Il Mulino si qualifica per ...
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L'immagine del corpo nei nuovi media
Antonio Costa
Roy Menarini
Fra il 19° e il 20° secolo, l'avvento e la diffusione di nuove forme di comunicazione, soprattutto visiva, quali la fotografia, il cinema, [...] d'Arc (1928; La passione di Giovanna d'Arco) di Carl Theodor Dreyer, tutto il significato del dramma è affidato alla comunicazione ridotta e senza precedenti nella cultura occidentale (Mancini 1991).
Bibliografia
A. Abruzzese, Il corpo elettronico ...
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La questione romana
Saretta Marotta
L’eredità defraudata: ecclesiologia e psicologia della fine dello Stato pontificio
Per Pio IX la rinuncia al potere temporale sarebbe stata quasi un’eresia. Egli [...] le proprie rassicurazioni. Il ministro della Giustizia Pasquale Stanislao Mancini mandò a dire, pare attraverso don Giovanni Bosco, religione». Tale intervento diede fiato a quello che Arturo Carlo Jemolo ha definito uno «squillo di fanfara» ovvero ...
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L’Italia al femminile
Simonetta Soldani
Le molte incisioni e stampe popolari dedicate ai cortei festanti che tra il marzo e il novembre del 1860 mossero verso i luoghi deputati a sancire, con la forza [...] italiana e nella memoria del 1848: come la diciassettenne Grazia Mancini, che nel suo diario registrava con partecipe entusiasmo l’ e de’ suoi antenati; per non dire del romanzo che Carlo Cattaneo giudicava il migliore uscito in Italia da una penna di ...
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L'edilizia 'sacra' dalla Restaurazione al XXI secolo. Architettura delle nostalgie
Alberto Cadili
Il quadro preunitario
Il patrimonio ecclesiastico
Al termine dell’età napoleonica l’aspetto della città [...] garibaldini furono moderati dai luogotenenti sardi, ma Mancini, il 17 febbraio 1861, soppresse le 208; Le nuove chiese della diocesi di Milano 1945-1993, a cura di C. De Carli, Milano 1994; P.V. Begni Redona, Paolo VI, l’arte e gli artisti: ...
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BOLOGNINI, Ludovico (Bologninus, de Bologninis)
Severino Caprioli
Nacque a Bologna tra la fine del luglio e la prima metà del settembre 1446, figlio di Giovanni e di Lucrezia Isolani.
I dati sui quali [...] Frati, p. 122). Con lettera da Lione del 9 luglio 1494 Carlo VIII lo nominava suo consigliere.
Una copia manoscritta della lettera regia fu (vedi la nota in B. 1417, f. 1r, trascritta dal Mancini, pp. 28 s.), ma non si preoccupa di mettervi l'occhio ...
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SANTI, Raffaello
Francesco Paolo Di Teodoro
Vincenzo Farinella
SANTI (Sanzio), Raffaello. – Nacque a Urbino il 28 marzo o il 6 aprile 1483: la prima data si basa sulla testimonianza vasariana («Nacque [...] una Madonna fiorentina con una lettera da Chivasso a Carlo II duca di Savoia nella quale parlava del «tabuleto di Castello e Perugia (catal.), a cura di T. Henry - F.F. Mancini, Città di Castello 2006; Raffaello da Firenze a Roma (catal., Roma), a ...
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CESTI, Pietro (in religione Antonio)
Lorenzo Bianconi
Nacque in Arezzo dove fu battezzato il 5 ag. 1623, nono ed ultimo figlio del pizzicagnolo Giuseppe di Lorentino e di Francesca Ruschi. Fin da ragazzo [...] essi autentici o apocrifi [Colonia 1676]: e fu la Mancini a volere il Tito rappresentato al teatro Tordinona di Roma l'Alessandro vincitor di se stesso: sotto la protezione del cardinal Giovan Carlo de' Medici, con la regia di A. Carducci e con i ...
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piangina s. m. e, più raramente, f.; inv. o regolare al pl. Nel linguaggio familiare o nello stile brillante dei giornali, persona che si lamenta e recrimina di continuo | Anche agg. con pl. regolare, lamentoso, piagnucoloso. ◆ Certo che se...