ALBANI, Francesco
Antonio Boschetto
Pittore, nato a Bologna il 17 marzo 1578. Sembra si sia iniziato all'arte sotto Dionigi Calvaert, manierista fiammingo naturalizzatosi bolognese, il cui "aggiustato [...] .
Nel 1633 l'A. è a Firenze, chiamatovi da Giovan Carlo de' Medici per ultimare i quadri commessigli in origine dal duca o al rinnovato classicismo di Nicolas Poussin.
Bibl.: G. Mancini, Considerazioni sulla pittura, 1620, I, ediz. a cura di ...
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BERNABEI, Domenico, detto Domenico da Cortona, il Boccadoro (le Boccador)
Pierre Rosenberg-Jacques Foucart
Non conosciamo la data di nascita del B., ma generalmente essa èfissata intorno al 1470, poiché [...] nel 1495, tra i ventidue "ouvriers et gens de métiers" che Carlo VIII portò ad Amboise da Napoli: le ricevute del 1495 non elencano des bords de la Loire, Paris 1894, p. 116; M. Mancini, Cortona nel Medioevo, Firenze 1897, pp. 338-343 (per il ...
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CIRCIGNANI, Antonio, detto il Pomarancio
Michele Cordaro
Fu il figlio primogenito del pittore Nicolò e di Teodora Catalucci e, come il padre, venne soprannominato il Pomarancio. Egli nacque con sicurezza [...] un Martirio del santo (Campori, 1855); un S. Carlo nel tempio Malatestiano di Rimini, perduto durante la seconda guerra della morte del C. intorno al 1630.
Fonti e Bibl.: G. Mancini, Considerazioni sulla Pittura... [1617-21], a cura di A. Marucchi -L ...
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ABBATINI, Guido Ubaldo
Carla Faldi Guglielmi
Nacque a Città di Castello nel 1600. A Roma verso il 1623, fu per breve tempo allievo di G. Cesari, detto il Cavalier d'Arpino; successivamente, fin dai [...] quivi l'A. eseguiva anche le decorazioni della sala di Carlo Magno (1635-37),in parte rinnovate nel sec. XVIII. pp. 9, 13, 14, 16, 24, 32, 264, 374; G. Mancini, Memorie di alcuni artefici del disegno che fiorirono a Città di Castello,Perugia 1832, p ...
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MANIFESTO
Arturo Carlo Quintavalle
Il m. costituisce una forma di comunicazione di massa la cui storia s'inserisce in quella più ampia e antica della divulgazione delle notizie di pubblico interesse, [...] The posters of Jules Chéret, New York 1980; G. P. Ceserani, Vetrina della Belle Epoque, Bari 1980; P. Mancini, Il manifesto politico, per una semiologia del consenso, Torino 1980; Mucha, 1860-1939: peintures, illustrations, affiches, arts décoratifs ...
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VETRATA
Valerio Mariani
Intendendo con questo termine l'insieme di frammenti vitrei commessi secondo un disegno prestabilito e tendenti a un effetto estetico, le origini della vetrata vanno ricercate [...] duomo di Milano Corrado de Mochis, Corrado da Colonia, Carlo Urbini, lo stesso Pellegrino Tibaldi e Valerio Diependale di , 1901; R. Bruck, Elsässische Glasmalerei, Strasburgo 1901; G. Mancini, G. de Marcillat, Firenze 1909; A. Salinas, Trafori e ...
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ROMA (Rüma; ῾Ρώμη)
Red.
F. Castagnoli,L. Cozza
G. Lugli
L. Franchi
R. A. Staccioli
N. Neuerburg
A. M. Sagripanti
J. B. Ward Perkins
A. M. Sagripanti
A. Terenzio
F. Magi
F. Magi
J. Ruysschaert
F. [...] pp. 248-301; Ch. Hülsen, Chiese, Roma 1927, p. 460, n. 48; G. Mancini, S. Sebastiano f. l. m., Roma, 1928; F. Wirth, Röm. Wandmalerei, Berlin maschile, don Filippo, la villa passò al conte Carlo di Castelbarco di Milano come dote della moglie Maria ...
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Piero della Francesca: il maestro nel suo tempo
Carlo Bertelli
La vita
Piero di Benedetto di Piero nacque a Borgo Sansepolcro, una città, allora, di circa 4300 abitanti, che passò in pochi anni dal [...] di Urbino.
Secondo un suo appunto ritrovato da Giuseppe Mancini nel 191552, il 5 luglio 1487, «in mentre la grande Croce esaltava le linee di forza della prospettiva88.
Carlo Ginzburg si pone il problema di come i committenti degli affreschi, ...
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FRANCESCANI
A. Tomei
Denominazione comune dell'Ordine religioso dei Frati Minori che si connette a s. Francesco d'Assisi (1181/1182-1226).
Fonti e storia
Il gruppo, costituitosi attorno a s. Francesco [...] basilica di S. Maria degli Angeli, a cura di F.F. Mancini, A. Scotti, Perugia 1989, pp. 53-88; C. Berger-Dittscheid e la basilica di San Giovanni in Laterano, in Studi in onore di Giulio Carlo Argan, Roma 1984, I, pp. 29-42; J.H. Stubblebine, Assisi ...
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L'immagine del corpo nei nuovi media
Antonio Costa
Roy Menarini
Fra il 19° e il 20° secolo, l'avvento e la diffusione di nuove forme di comunicazione, soprattutto visiva, quali la fotografia, il cinema, [...] d'Arc (1928; La passione di Giovanna d'Arco) di Carl Theodor Dreyer, tutto il significato del dramma è affidato alla comunicazione ridotta e senza precedenti nella cultura occidentale (Mancini 1991).
Bibliografia
A. Abruzzese, Il corpo elettronico ...
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piangina s. m. e, più raramente, f.; inv. o regolare al pl. Nel linguaggio familiare o nello stile brillante dei giornali, persona che si lamenta e recrimina di continuo | Anche agg. con pl. regolare, lamentoso, piagnucoloso. ◆ Certo che se...