LUTI, Benedetto
Alessandro Serafini
Figlio di un artigiano fiorentino di nome Iacopo (Pascoli, p. 228), nacque a Firenze il 17 nov. 1666. Secondo Hugford (p. 61), il L. apprese l'arte del disegno e [...] fiorentina di nome Margherita, da cui ebbe quattro figli: Carlo (1705-76), che fu giurista e sottodatario, Giovanni Angelo Passeri e Chiari, lavorò alla decorazione perduta della sua villa fuori porta S. Pancrazio), dei cardinali C.A. Fabroni e P. ...
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GHETTI
Vincenzo Rizzo
Famiglia di scultori, marmorari e decoratori di origine carrarese attivi a Napoli e nell'Italia meridionale dalla fine del XVII agli anni Settanta del XVIII secolo. La prima testimonianza [...] Giuseppe Poli… per servizio delle due colonne da ponersi nella porta maggiore della chiesa del Gesù nuovo di Napoli"; tra l Vecchione, a soluzioni di carattere urbanistico (strada di S. Carlo all'Arena e relativa rettifica del flusso delle acque di ...
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COMODI (Commodi), Andrea (Giovan Andrea)
Fiorella Sricchia Santoro
Figlio di Riccardo, nacque a Firenze nel 1560.
Coetaneo dell'Empoli, del Boscoli, del Pagani, del Cigoli, del Passignano, cioè della [...] precedente il 1616, quando l'altare risulta già esistente, sembra il S. Carlo in preghiera per la peste della chiesa di S. Marco di Sotto, già della chiesa fra il 1618 e il 1622, il che porta a ritenere l'opera più tarda di quanto sia stato detto ...
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CUCCHI, Giovanni Antonio
Vittorio Caprara
Nacque agli Ondini, frazione di Campiglia Cervo (prov. di Vercelli), il 17 ott. 1690, da Giovanni Antonio e da Maria Savoia (Campiglia Cervo, Arch. parr., Battesimi [...] ala di ponente dipinse la sala di Pallade, datata sopra una porta 15 luglio 1730, la sala dei Giganti, il salone di tra il 1762 e il 1764, documentano un piccolo ovale con S. Carlo a olio e alcuni Angeli a fresco, dai nasi diritti, eseguiti dal ...
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CIESA, Giacomo
Franco Barbieri
Nato a Vicenza il 21 febbr. 1733 da Camillo e Rosa Olivari e ivi abitante in parrocchia di S. Faustino, contrada di Santa Corona, viene detto (Bertotti-Scamozzi, 1780; [...] C. era impegnato nella decorazione della chiesa di villa Da Porto (ora Casarotti) ai Pilastroni di Vivaro (Dueville), dedicata del palazzo vicentino eretto dal Calderari in contrà Riale per Carlo Cordellina; la prima sala a destra dell'atrio, verso ...
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DAVID, Ludovico Antonio
Robert Enggass
Nacque a Lugano il 13 giugno 1648. Le poche notizie sulla sua vita derivano dalle lettere e dal "ristretto" biografico che il D. stesso mandò a P. Orlandi nel [...] e d'altri loro famosi discepoli, con documenti benignissimi del sig. Carlo Cignani, di cui si Pregia di essere il minimo de' suoi settimana, ne' quali, assai lontano dalla mia abitazione, mi porto a leggere l'accennato ms., e mi sembra di fare ...
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GIACOMO il Maggiore, Santo
T. Iazeolla
Il nome Giacomo individua nel Nuovo Testamento due apostoli: G. detto il Maggiore, perché fu uno fra i primi a essere chiamato dal Signore (Réau, 1958), figlio [...] per i pellegrini.La cronaca dello pseudo-Turpino racconta come Carlo, vecchio e stanco, riposando nel palazzo di Aquisgrana, nella decorazione scultorea del primo quarto del sec. 12° della porta Miègeville in Saint-Sernin a Tolosa, in cui si scorge in ...
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LONGHI (Lunghi, Longo), Onorio Martino
Gianluigi Lerza
Nacque a Viggiù, presso Varese, il 12 ott. 1568 da Martino, architetto, ed Elisabetta Olgiati di Andrea da Ligornetto (Galli - Lerza).
In giovane [...] Sfondrati, successivamente alla canonizzazione di Carlo Borromeo, avvenuta il 1° nov. 1610.
Il luogo era in precedenza occupato dalla chiesa di S. Ambrogio, di proprietà della Confraternita dei Lombardi. Il lavoro non fu portato a termine dal L., che ...
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Aix-en-Provence
G. Démians d'Archimbaud
(lat. Aquae Sextiae)
Città della Francia sudorientale, in Provenza (dip. Bouches-du-Rhône). Fondata poco dopo il 124 a.C. dal console C. Sestio Calvino, A. fu, [...] la villa de Turribus (futura Ville des Tours), le cui porte sono ricordate nel 1193, prese forse il posto di una la ricostruzione della chiesa poté essere effettuata fra il 1272, quando Carlo d'Angiò decise di far trasferire ad A. il corpo della ...
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ARCA
J. Garms
Nel lat. medievale e nel volgare italiano la parola a. significa 'cassa', anche per uso domestico e, in senso generale, 'sarcofago'. La più recente accezione della parola ha mantenuto, [...] figlia del re Béla IV (1206-1270), nell'isola che porta il nome della santa, sul Danubio presso Budapest (1340 ca., de Sabran à Apt, BMon 136, 1978, pp. 268-283; E. Carli, Volterra nel Medioevo e nel Rinascimento, Pisa 1978; P. Lövei, The Sepulcral ...
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carolus
càrolus (o kàrolus) s. m., invar. – Denominazione generica di monete emesse da sovrani di nome Carlo (lat. Carŏlus): 1) moneta del valore di 10 tornesi di Carlo VIII re di Francia, che porta come tipo una K tra due gigli (o tra due...
neodialettale
s. m. e f. e agg. Chi o che ripropone l’uso del dialetto, anche come forma di espressione poetica. ◆ Dice bene [Giulio] Ferroni che l’opera dei due grandi poeti in lingua del primo Ottocento «si proietta in un integrale orizzonte...