CAMESINA (Camessina, Carmessina), Alberto
Ludwig Döry
Stuccatore nato a San Vittore (Grigioni) il 15 febbr. 1675. Non si sa quando si stabilì a Vienna; si sa per certo, tuttavia, che godeva di una franchigia [...] dei suoi collaboratori. Entro la fine di marzo del 1711 il C. portò a termine la sua opera nella residenza. Ancora nel luglio 1710 l e poi nel 1736-37, lavorò per la chiesa di S. Carlo. Non sono controllabili le notizie dei lavori che il C. avrebbe ...
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DI NARDO (De Nardo), Ignazio
Giuseppe Fiengo
Non si hanno notizie relative alla formazione giovanile, all'ambiente di origine, alla nascita ed alla morte di questo architetto, operoso a Napoli tra il [...] e di Portici (Nappi, 1982), entrambi fatti erigere da Carlo di Borbone poco dopo la sua venuta, dandone incarico a G A. Venditti, L'architetto G. Astarita e la chiesa di S. Anna a Porta Capuana, in Napoli nobilissima, s. 3, I (1961), pp. 84, ...
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BUSIRI VICI, Carlo Maria
Andrea Busiri Vici
Nacque in Roma, nella casa paterna di via del Pozzetto, il 25 ott. 1856 dall'architetto Andrea e da Bianca Vagnuzzi. Dopo gli studi classici nel Collegio [...] 'onore del padiglione italiano all'Esposizione di New York del 1939, le scuole d'Italia ad Alessandria d'Egitto, Cairo, Bona, Porto Said, Lugano, Costanza e Rio de Janeiro.
Fonti e Bibl.: Oltre ai necr. nella stampa quotidiana, si veda: D. Angeli, Le ...
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CARRA (Carrà, Carro, Carri, Cari, Carrate, Carrati)
Giovanni Vezzoli
Famiglia di scultori, originaria di Bissone nel Ticino (Boselli, 1972; la letteratura precedente la riteneva di origine trentina), [...] prima volta il 20 giugno dell'anno 1592, quando porta a battezzare il figlio Paolo, nella chiesa parrocchiale di stor. della diocesi di Brescia, V (1934), p. 183(per Giovanni e Carlo); Catalogo delle cose d'arte e d'antichità d'Italia, A. Morassi, ...
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GREGORI, Ferdinando
Nicola Iodice
Nacque a Firenze nel 1743 da Carlo Bartolomeo e Gaspara Mugnai. Il padre, maestro incisore delle Gallerie granducali di Firenze, lo introdusse nella sua bottega.
La [...] collezioni granducali, secondo il progetto che sarebbe stato portato a termine solo nel 1778.
Tra il 1767 Firenze, Biblioteca nazionale, Mss., II.I.438: A. Cambiagi, Notizie di Carlo Gregori lucchese (1764), cc. 2-6; O.H. Giglioli, Incisori del ...
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CINI, Giovanni
Alberto Cornice
Figlio di Lorenzo, menzionato dagli eruditi secenteschi senesi con il soprannome di Bigio (Mancini, Ragguaglio) o di Tozzo (Id., Considerazioni; nel Chigi è Trezzo), appellativo [...] a queste opere certe, sono state convincentemente attribuite al C. (Carli, 1950) due tavolette esistenti nell'Arch. di Stato di Siena, raffiguranti l'una la Vittoria di Porta Camollia (Gabella, 1527) e l'altra l'Incoronazione pontificale di Paolo ...
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arti decorative
Eugenia Querci
La creazione artistica dalla bottega artigiana al prodotto industriale
La pagina di un libro illustrato. La vetrata colorata di una chiesa. Un tappeto fitto di disegni. [...] in Italia sono famose le fabbriche di Capodimonte e quella di Carlo Lorenzo Ginori (oggi società Richard-Ginori 1735). Oltre a decorazioni originali, concepite armonicamente con l'oggetto, porta spesso a una notevole semplificazione delle forme. Si ...
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DONEGANI, Luigi
Carlo Zani
Nacque a Brescia il 22 genn. 1793 da Giovanni, architetto, e da Maria Usanza, fratello minore di Carlo. Compiuti gli studi ginnasiali a Padova (1812-1813), si laureò a Pavia [...] contrasta con le soluzioni monumentali elaborate nei disegni di progetto; le realizzazioni meno condizionate da vincoli esterni, come porta S. Giovanni e l'albergo Torre di Londra, si inseriscono tra i migliori esempi dell'architettura neoclassica ...
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CASALINO (Casalini), Andrea (Antonio o Antonino)
Ferdinando Arisi
Figlio di Francesco, nacque a Fiorenzuola (Piacenza) verso il 1530. È lecito pensare che abbia appreso l'arte dal padre, che esercitava [...] riaperta poco dopo il 1556, quando il duca aveva ottenuto da Carlo V l'investitura della città.
Nel 1566 il C. risulta lo stipendiò regolarmente nel 1573 e scrisse a Guglielmo Della Porta e Giovan Federico Bonzagni, che risiedevano a Roma, pregandoli ...
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TONGEREN
J. Helsen
(lat. Aduatuca Tungrorum; franc. Tongres; Civitas Tungrorum, Tongheren nei docc. medievali)
Cittadina del Belgio nordorientale, nella regione federale delle Fiandre e nella provincia [...] epoca tardocarolingia (870-879) fu sede di una zecca istituita da Carlo il Calvo, le cui monete recavano la scritta Tunieras Civitas. Nuovamente . Alle fasi più antiche appartengono la lunetta della porta e le prime due arcate del chiostro, oltre a ...
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carolus
càrolus (o kàrolus) s. m., invar. – Denominazione generica di monete emesse da sovrani di nome Carlo (lat. Carŏlus): 1) moneta del valore di 10 tornesi di Carlo VIII re di Francia, che porta come tipo una K tra due gigli (o tra due...
neodialettale
s. m. e f. e agg. Chi o che ripropone l’uso del dialetto, anche come forma di espressione poetica. ◆ Dice bene [Giulio] Ferroni che l’opera dei due grandi poeti in lingua del primo Ottocento «si proietta in un integrale orizzonte...