L'ultima fase della serenissima: nota introduttiva
Piero Del Negro
Premessa
"Dopo quest'epoca", scrisse nel 1818 Sismondi nella sua celebre Histoire des républiques italiennes du moyen âge in riferimento [...] dei privilegi concessi nel 1722 da CarloVI alla Compagnia di Ostenda e dell Nani e, stando a Montesquieu, "un certain état d'indolence et un certain désespoir qui fait qu'on n della rivalità tra i Borbone e gli Asburgo, ma che era stata più che ...
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Il 1848 e dopo
Piero Del Negro
Il caleidoscopio dell'identità di Venezia tra Restaurazione e rivoluzione
"Sarà difficile al futuro storico della rivoluzione", scriveva nel luglio 1848 nel suo diario [...] 1817 l'arciduca Ranieri d'Asburgo, il futuro viceré del , il castello di carte innalzato da Carlo Alberto, mentre Manin, che il 4 49. Notes et documents authentiques, Paris 1869, pp. IV, VI-VII, 11 e 16).
37. Alexandre Le Masson, Venezia nel ...
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Venezia e l'entroterra (1300 circa - 1420)
Gian Maria Varanini
Premessa
Problemi di periodizzazione
Se si privilegia il piano dell'espansione territoriale, l'assunzione del biennio 1404-1405 come terminus [...] città del Piave che il signore padovano ottenne nel 1360 da Carlo IV attraverso il re d'Ungheria suo alleato, e che conservò sino al 1373) fu certamente il 1384-1385. Vi fu innanzitutto l'accordo fra Leopoldo III d'Asburgo e Francesco il Vecchio, ...
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L'invenzione del teatro
Carmelo Alberti
Un'idea di teatro tra festa e rappresentazione
Il laboratorio dello spettacolo, nell'età moderna, trae i propri modelli rappresentativi da una miriade di fonti: [...] d.to N.H. Grimani di non procurar o permetter che sia levato verun dei inf[rascrit]ti personagi Aurelia Ottavio e sua moglie Gareli e Carlo Rusca per farlo passare in S. Samuele", vi il segno dell'aquila bicipite d'Asburgo [...]" (p. 393).
102 ...
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L’invenzione del teatro
Carmelo Alberti
Un’idea di teatro tra festa e rappresentazione
Il laboratorio dello spettacolo, nell’età moderna, trae i propri modelli rappresentativi da una miriade di fonti: [...] d.to N.H. Grimani di non procurar o permetter che sia levato verun dei inf[rascrit]ti personagi Aurelia Ottavio e sua moglie Gareli e Carlo Rusca per farlo passare in S. Samuele», vi sotto il segno dell’aquila bicipite d’Asburgo [...]» (p. 393).
102. ...
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Leonardo Da Vinci - «Se la pittura è scienzia»
Edoardo Villata
La vita
Leonardo nacque probabilmente a Vinci (anche se non nell’edificio rurale che la tradizione addita come luogo natale) il 15 aprile [...] ’anno in cui, morto Carlo VIII, sale sul trono di Francia Louis d’Orléans, che diventa re dell’imperatore Massimiliano d’Asburgo. Il tradimento del maggior parte fussino ben disegnate e senza errori, vi mancava pure uno spirito di prontezza, che non ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Relazioni culturali fra Est e Ovest
Juan Vernet Ginés
Julio Samsó
Charles S.F. Burnett
Pietro B. Rossi
Tzvi Langermann
Relazioni [...] arabe ‒ da parte di Asselino d'Asburgo e del suo discepolo Ermanno di opere risulta anonima. A quanto pare, non vi è prova del fatto che la traduzione dei Manfredi, avvenute nel 1266 per mano di Carlo I d'Angiò, s'arrestò però il fronte arabo- ...
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Archivi e biblioteche
Francesca Cavazzana Romanelli
Stefania Rossi Minutelli
«Non è ancora tutta morta la regina dell’Adriatico, ma dorme»
La guida alla città di Venezia, appositamente predisposta [...] Carlo Antonio Marin, gli aveva messo nelle mani — e l’intero episodio si presta a rievocazioni dai toni di una vera e propria agiografia archivistica — assieme ad una ricerca genealogica sulla casa d’Asburgo : il 27 agosto vi erano stati in biblioteca ...
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L'Ottocento. 1797-1918. Nota introduttiva
Stuart Woolf
Il culto del passato: Venezia come mito
Molti Stati scomparvero dalla geografia politica dell’Europa nel quarto di secolo di guerre e ridisegnamenti [...] de Lauriston, all’arciduca Ranieri d’Asburgo, furono tutti impressionati dalla 545 nel 1838. Come dimostra Renzo Derosas, in vent’anni vi fu una fuga da Venezia verso la terraferma di 40- Gli stereotipi letterari, da Carlo Goldoni a Giacinto Gallina, ...
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Gregorio XIII
Agostino Borromeo
Ugo Boncompagni nacque a Bologna il 1° gennaio 1501, quinto figlio di Cristoforo, ricco mercante della città, e di Angela Marescalchi. Studiò giurisprudenza all'Università [...] Inghilterra: alcuni, come il gesuita R. Parsons, furono costretti a fuggire, altri vi persero la vita, e fra essi un altro gesuita, E. Campion, salito di Salisburgo e degli Stati degli arciduchi Carlo e Ferdinando d'Asburgo, e, quindi, nel 1574, dei ...
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