Alcuino di York (o di Tours)
G. d'Onofrio
Maestro della scuola episcopale di York, teologo e protagonista del primo rinnovamento culturale carolingio. Nato in Northumbria dopo il 730, compì i primi studi [...] viaggio in Italia, A. incontrò a Parma Carlo Magno, che lo invitò a raggiungerlo in Francia dove egli si trasferì intorno al 781. Divenuto della presenza di suoi versi a introduzione del testo biblico. Tra le opere poetiche di A. vi sono infatti ...
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GIROLAMO da Treviso, il Giovane
Alessandro Serafini
Nacque a Treviso nel 1498 (Vasari, 1550, p. 764). Dai documenti relativi alla sua attività bolognese si ricava che fu figlio di un certo Tommaso (Supino, [...] . Maria della Pace, insieme con Giacomo Francia, Biagio Pupini, Innocenzo Francucci da Imola e Bartolomeo Ramenghi detto il Bagnacavallo. G. vi avrebbe affrescato l'Assunzione della Vergine su committenza di un rappresentante della famiglia Gozzadini ...
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YORK
E.C. Norton
(lat. Eboracum, Eburacum; Eoforwic, Yorvik nei docc. medievali)
Città dell'Inghilterra settentrionale, capitale dello Yorkshire e sede dell'arcivescovado omonimo.Y. si stende su un [...] Y. (v.), che era stato coinvolto nella costruzione di una seconda magnifica chiesa dedicata all'Alma Sophia, prima di trasferirsi alla corte diCarlo Magno. Il poema di Alcuino in elogio di Y. (De patribus, regibus et sanctis Euboricensis ecclesiae ...
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GHERARDO di Jacopo, detto lo Starnina
Adele Condorelli
Non si conoscono le date di nascita e di morte di questo pittore fiorentino, figlio di Jacopo, soprannominato Starna, la cui attività è documentata [...] cioè il Libro di Antonio Billi, ci dà notizia della sua permanenza in Francia e in Spagna, Carlo Volpe, sarebbe da ricercare nella cerchia romana di de Toledo y G. Starnina, in Archivo español de arte, VI (1930), pp. 199-203, 277-279; C.R. Post ...
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CALABRIA
C. Bozzoni
(gr. Βϱεττία; lat. Bruttium)
Regione dell'Italia meridionale corrispondente all'estremità della penisola, estesa tra il Tirreno e lo Ionio, il fiume Sinni - in seguito dal massiccio [...] dapprima coinvolta nelle lotte tra Manfredi e Carlo d'Angiò, poi percorsa e divisa dalla tra Calabria e Francia in età romanica: l'abbaziale normanna di Sant' Eufemia, apporti esterni e attività locale, BArte, s. VI, 68, 1983, 21, pp. 1-48; ...
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COSINI (Chogini, Chusini, Qugini, Ceparelli, Cipparelli), Silvio (Silvio da Fiesole)
Maria Pedroli
Figlio di Giovanni e fratello di Vincenzo, nacque a Fiesole (Vasari, IV, p. 481) negli ultimi anni [...] di Fassolo va situato fra il 1530 e i primi del 1533, quando Andrea Doria, creato principe di Melfi da Carlo scrive che da Genova il C. si diresse in Francia, ma che poi, "prima che fusse al nella vita di Benvenuto Garofalo (VI) aggiunge che ...
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COLONNA, Angelo Michele (Angelomichele, Michele)
Paolo Cassoli
Figlio di Giovanni e di una Caterina, nacque a Rovenna (frazione di Cernobbio), in provincia di Como, il 21 sett. 1604 (Guidicini, 1872; [...] di andare a Madrid aderendo alle insistenti richieste di quella corte di cui si era fatto portavoce il cardinale Giovan Carlo "l'Alboresi vi ebbe una parte di più della collaborazione del Pizzoli, che quello stesso anno sarebbe partito per la Francia ...
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HACKERT, Jakob Philipp
Claudia Nordhoff
Primo figlio del pittore di ritratti Philipp (1712-68) e Margarethe Cunigunde (1720 - post 1768), nacque il 15 sett. 1737 a Prenzlau nella Uckermark, distretto [...] e Cesena, la città natale di papa Pio VI; tornato a Roma realizzò un quadro di Caserta a due anziane zie di Ferdinando IV che si erano rifugiate dalla Franciadi Goethe, nel 1803 gli giunse l'incarico del granduca di Sassonia-Weimar-Eisenach, Carlo ...
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VIENNE
N. Reveyron
(lat. Vienna, Vigenna)
Città della Francia meridionale (dip. Isère), nella regione storica del Delfinato, posta sulla riva sinistra del Rodano.V., capitale degli Allobrogi, fu conquistata [...] , entrò a far parte, a seguito della conquista franca del 533, del mondo merovingio e successivamente carolingio. Nell'879, la città divenne capitale di un nuovo regno fondato da Boso (m. nell'887), cognato diCarlo il Calvo, unito nel sec. 10° a ...
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METROLOGIA ARCHITETTONICA
R.E. Zupko
Nel Medioevo ogni costruttore o bottega utilizzava unità di misura proprie del luogo di origine, che potevano quindi differire considerevolmente, essendo dipendenti [...] ), usata prevalentemente nella Francia centrale, venne fissata sotto Carlo Magno a sei aunes o a ventiquattro piedi romani (m 7,12) e rimase l'unità di misura nazionale fino alla fine del Medioevo. Vi erano centinaia di variazioni locali, le più ...
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pace s. f. [lat. pax pacis, dalla stessa radice *pak-, *pag- che si ritrova in pangere «fissare, pattuire» e pactum «patto»]. – 1. a. Condizione di normalità di rapporti, di assenza di guerre e conflitti, sia all’interno di un popolo, di uno...
prammatico
prammàtico agg. (pl. m. -ci). – Variante poco usata di pragmatico, ma pressoché esclusiva negli usi seguenti: 1. Nel linguaggio giur., di legge, editto o decreto tendenti a regolare in modo definitivo l’applicazione a casi concreti...