MODENA
P. Rossi
(lat. Mutina; Motina nei docc. medievali)
Città dell'Emilia-Romagna, capoluogo di provincia, posta su una lieve altura tra i fiumi Panaro e Secchia.M. in origine era un piccolo villaggio [...] , a sua volta trasformata nel 1663 (Soli, 1974, I, pp. 32-34) - e in S. Biagio, costruito nel 1319 dai Carmelitani come semplice oratorio, poi trasformato dopo il 1649 (Soli, 1974, I, p. 184). Gli assi individuavano quattro quartieri e gli Ordini ...
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LEONI (Lioni), Piero (Pier Leone, Pierleone da Spoleto)
Franco Bacchelli
Nacque a Spoleto, probabilmente verso il 1445, da Leonardo, appartenente a una famiglia del ceto professionale spoletino, che [...] , in Carmelus, XXXVI (1989), pp. 166-176; Id., Ancora a proposito del codice III, varia I dell'Archivio generale dei carmelitani, ibid., XXXVII (1990), pp. 170-172; M. Ficino, Lettere, I, Epistolarum familiarium liber I, a cura di S. Gentile, Firenze ...
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MAFFEI, Francesco
Alessandro Serafini
Figlio di Maffio, poco noto pittore vicentino, nacque probabilmente nel 1605 a Vicenza (Rossi, 1991, p. 29; Ridolfi).
Della sua famiglia si conosce ben poco: ignota [...] , opera distrutta durante i bombardamenti del 1944 (Rossi, 1991, p. 29); ugualmente perduta è la tela per la chiesa dei carmelitani di S. Giacomo, che raffigurava la Vergine e s. Simone Stock, di cui non rimane che la descrizione di Boschini. Sono ...
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QUARESMI, Francesco
Giovanni Pizzorusso
QUARESMI, Francesco. – Nacque a Lodi il 4 aprile 1583 (alcune fonti riportano il 1585) da Alberto e da Laura Papa, membri della locale nobiltà, che lo allevarono [...] per Aleppo e sosteneva che ormai in Palestina vi erano troppi religiosi (vi si trovavano infatti anche gesuiti e carmelitani scalzi) che, con le loro reciproche polemiche, «in vece di propagar la fede, fomentano le discordie» con grande scandalo ...
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CAVALLI, Francesco
Marco Palma
Nacque a Brescia, probabilmente dopo la metà del sec. XV. Tutto quello che sappiamo di preciso sul suo conto si riferisce a un periodo di tempo abbastanza breve, tra gli [...] morto a Brescia nel 1540,in età evidentemente molto avanzata. Come luogo di sepoltura viene indicata la chiesa dei carmelitani, dove quattro figlie, superstiti di una più vasta progenie, gli avrebbero eretto un sepolcro marmoreo.
Il trattato De ...
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DE MIRO, Giovanni Battista
Massimo Ceresa
Nacque a Gragnano, presso Napoli, nel 1656.
Il 27 nov. 1672 prese i voti nel monastero benedettino di S. Severino in Napoli. Ancora giovane insegnò teologia [...] Le Drou, vescovo di Porfireone e sacrista, il cistercense Gian Maria Gabriellil Filippo da S. Nicolò, preposito generale dei carmelitani scalzi e l'arcivescovo di Chieti Nicola Radolovich.
Essendo i pareri in numero pari, Innocenzo XII decise di ...
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VENTURA, Secondino
Simonetta Doglione
– Nacque ad Asti nella prima metà del XV secolo, figlio di Andrea e di Beatrice de’ Folli (Archivio di Stato di Asti, Atti civili, c. 231).
Apparteneva alla stessa [...] del racconto e nella totalità dei casi riguardano solo fatti di scarso rilievo per Asti, come il capitolo generale dei carmelitani, la neve del maggio del 1444 o l’inizio della costruzione della facciata della chiesa di S. Secondo: nel silenzio ...
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BONGIOCCHI (Bengiochi, Bongiuochi), Giovanni Luigi
Giuseppe Pignatelli
Nato a Ferrara il 17 genn. 1726 da Antonio, entrò tra i chierici regolari delle Scuole Pie il 26 nov. 1741. Dopo aver insegnato [...] la luce solo nel 1788con una prefazione di Antonio de' Re, postulatore della causa di Palafax e procuratore generale dei carmelitani scalzi, "che è una continua declamazione contro Eybel paragonato a Lutero e a Calvino" (cfr. la lettera inviata da V ...
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Aarhus
O. Schiørring
Città della Danimarca, sulla costa orientale dello Jutland, situata alla foce di un fiume che ha dato origine a un porto. È uno dei più antichi nuclei cittadini della Danimarca. [...] e si ha notizia di altre due fondazioni della fine di questo periodo: alla fine del sec. 15° venne fondato un convento di Carmelitani e nel 1499 è menzionato un ospedale di S. Caterina.
Anche se la città era dominata dal vescovo, la borghesia ebbe un ...
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Scultore, pittore e incisore (n. Horb forse 1438-47 - m. Norimberga 1533). Attivo con certezza a partire dal 1477, lavorò soprattutto a Norimberga e a Cracovia, dove tra l’altro realizzò l'altare ligneo [...] di rosario, sospesa libera nello spazio del coro di S. Lorenzo, e infine l'altare destinato al monastero dei carmelitani (1520-23), rifiutato per l'intervento dei seguaci della Riforma, collocato in seguito nella cattedrale di Bamberga. Quest'ultima ...
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pazienza
paziènza (ant. o region. pacènza, pacènzia, paciènza) s. f. [dal lat. patientia, der. di patiens -entis «paziente»]. – 1. a. Disposizione d’animo, abituale o attuale, congenita al proprio carattere o effetto di volontà e di autocontrollo,...