Presso i Greci la parola έκκλησία "assemblea" significava l'adunanza generale del popolo nella pubblica piazza allo scopo di prendere deliberazioni politiche (così anche in Atti, XIX, 32,39 segg.); quindi [...] Il frutto più noto è il sorgere dei cappuccini, filiazione francescana dovuta a Matteo da Bascio. Segue la riforma dei carmelitani spagnoli, ad opera di Teresa d'Avila e di Giovanni della Croce.
Ma il fatto saliente è la costituzione della Compagnia ...
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La vita intellettuale
Gino Benzoni
Di, da, a, per palazzo Ducale
Sterminata la testimonianza scritta di quella che è la produzione intellettuale della Venezia che vien da qualificare - semplificando [...] Carmine, il teologo palermitano Giuseppe Castiglione. Questi, ancora nel 1632, v'ha pronunciato un elogio del niente. Carmelitani per lo più gli Incauti e carmelitano Castiglione, tra loro "il trabocchevole". Certo il sodalizio non è sospettabile ...
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CITTÀ
P. Cuneo
La definizione di Isidoro di Siviglia (Etym., XV, 2, 1), identificando la civitas nel vincolo associativo che lega gli abitanti e l'urbs entro le mura che circondano lo spazio abitato, [...] , cominciarono a inserirsi nel tessuto urbano i conventi dei nuovi Ordini mendicanti: dapprima Francescani e Domenicani, poi Agostiniani, Carmelitani, Serviti e altri ordini minori.Si tratta di un fenomeno che consolidò e incrementò il peso della c ...
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pazienza
paziènza (ant. o region. pacènza, pacènzia, paciènza) s. f. [dal lat. patientia, der. di patiens -entis «paziente»]. – 1. a. Disposizione d’animo, abituale o attuale, congenita al proprio carattere o effetto di volontà e di autocontrollo,...