La questione giovanile: fra oratori, associazioni, movimenti. Dal 1861 alla fine del secolo XX
Luciano Caimi
All’indomani dell’Unità nazionale, nella Chiesa italiana, zeppa d’inquietudini per i sempre [...] nella stagione postconciliare (dove figurano anche realtà legate a famiglie religiose: Taizé, Salesiani, Francescani, Carmelitani), possiamo dire che, accanto a significativi elementi di convergenza teologico-spirituale (apertura alla Bibbia ...
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GREGORIO XIII, papa
Agostino Borromeo
Ugo Boncompagni nacque a Bologna il 1° genn. 1501, da Cristoforo e da Angela Marescalchi. Studiò giurisprudenza a Bologna, dove conseguì il dottorato in utroque [...] si convinse dell'importanza della riforma teresiana e, di conseguenza, della necessità di riconoscere al nuovo istituto dei carmelitani scalzi una maggiore autonomia: con breve del 22 giugno 1580, eresse i rami maschile e femminile dei "descalzos ...
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Onorio III
Sandro Carocci
Marco Vendittelli
L'origine familiare di O. costituisce un tema complesso, da affrontare in dettaglio. Se infatti appare certa la nascita romana, testimoniata dai legami di [...] , fu infine ufficialmente approvata da O. il 29 dicembre 1223. Tre anni dopo, il papa approvava pure la Regola dei Carmelitani.
Divenuto pontefice, O. inviò ai Domenicani, a Cîteaux e al Capitolo romano di cui aveva fatto parte, S. Maria Maggiore ...
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pazienza
paziènza (ant. o region. pacènza, pacènzia, paciènza) s. f. [dal lat. patientia, der. di patiens -entis «paziente»]. – 1. a. Disposizione d’animo, abituale o attuale, congenita al proprio carattere o effetto di volontà e di autocontrollo,...