Littín, Miguel
Pedro Armocida
Regista cinematografico cileno, nato il 9 agosto 1942 a Palmilla (O' Higgins). Tipica figura di regista impegnato e militante, appartiene alla generazione di cineasti [...] dell'alcol. Il film è suddiviso in cinque capitoli (Infanzia, Peregrinazioni, Persecuzione, Rieducazione, Morte di Jorge del Carmen Valenzuela Torres) e nel raccontare la storia di questo povero contadino, cresciuto senza istruzione e nella miseria ...
Leggi Tutto
Bara, Theda
Giuliana Muscio
Nome d'arte di Theodosia Goodman, attrice teatrale e cinematografica statunitense, nata a Cincinnati il 29 luglio 1890 e morta a Los Angeles il 7 aprile 1955. Prototipo della [...] la Fox. Tra il 1914 e il 1919 apparve in una quarantina di film, cimentandosi nel repertorio delle maestre di seduzione: Carmen (1915) di Raoul Walsh, e quindi Cleopatra (1917), Esmeralda in The darling of Paris (1917), basato su Notre-Dame de Paris ...
Leggi Tutto
Proietti, Gigi (propr. Luigi)
Proiètti, Gigi (propr. Luigi). – Artista di teatro, cinema e televisione (n. Roma 1940), per le sue doti attoriali e per la sua versatilità sulle scene teatrali, per le [...] ; è stato anche regista di opere liriche, fra cui Don Giovanni di W.A. Mozart (2002), Nabucco di G. Verdi (2009), Carmen di G. Bizet (2010). Interprete della commedia italiana, al cinema è stato diretto, fra gli altri, da M. Monicelli, M. Bolognini ...
Leggi Tutto
criolipolisi
s. f. inv. Trattamento non invasivo finalizzato a eliminare il grasso in eccesso, mediante il congelamento dei tessuti e la conseguente eliminazione delle cellule adipose.
• Si tratta di [...] Ghisi, Corriere della sera, 1° febbraio 2014, p. 31, Tempi liberi) • «Anche il freddo può ustionare» dice Carmen Salvatore mostrando un’altra avveniristica apparecchiatura che usa per evitare ai suoi pazienti dolorosi interventi chirurgici. Si chiama ...
Leggi Tutto
Scrittore ecclesiastico (n. verso la fine del sec. 4º presso Bordeaux - m. 460 circa). Teologicamente il punto di vista di P. d'Aquitania è quello espresso da S. Agostino specialmente nelle sue opere contro [...] al problema della grazia dedicò anche il De vocatione omnium gentium, attenuando però le tesi agostiniane. Altre sue opere: Carmen de ingratis e Epigrammata, entrambe in versi; Epitome chronicae, una storia dell'umanità dalle origini del mondo al 433 ...
Leggi Tutto
SULTZBACH, Giovanni (Johann). – Fu originario di Hagenau, in Alsazia (Manzi, 1970, p. 3), e non dell’Aia (latinamente Haga), secondo l’equivoco risalente a Lorenzo Giustiniani (1793, p. 230), come risulta [...] di Carlo V.
Sultzbach fu prevalentemente editore e stampatore insieme, ma non disdegnò di lavorare su commissione di altri: il Carmen sacrum ad Clementem VII di Alfonso Di Gennaro (1533) fu impresso su iniziativa del figlio dell’autore («studio et ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Angelo Rusconi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’opera italiana a cavallo fra Otto e Novecento trova in Puccini la sua figura di spicco, [...] i letterati è il concetto di “verismo”, su cui si disquisisce anche in ambito musicale a seguito del successo della Carmen (1875) di Georges Bizet, rappresentata in Italia a partire dal 1879. Il legame estetico fra la nuova generazione di compositori ...
Leggi Tutto
DEPANIS
Danilo Prefumo
Famiglia di impresari teatrali attivi a Torino nel XIX e XX secolo.
Giovanni nacque a Bilbao (Spagna) il 22 luglio 1823, dagli italiani Isidoro e Rosa Carrera. Studiò privatamente [...] (1879); Alfredo Catalani poté far rappresentare la sua prima opera, l'Elda (1880). Nel 1881 mise in cartellone la Carmen di G. Bizet, ma fu costretto a ritirarla dopo il clamoroso fiasco della prima serata: ripresa, fuori abbonamento, al termine ...
Leggi Tutto
BORGATTI, Giuseppe
Angela Mattera
Nato a Cento (Ferrara) il 17 marzo 1871, di condizione umilissima, per l'interessamento del marchese A. Plattis divenne allievo di A. Busi al liceo musicale di Bologna. [...] Iris di P. Mascagni e Siberia di U. Giordano; infine, nel 1897, fu al Cairo, dove interpretò I Pagliacci di R. Leoncavallo, Carmen diG. Bizet e Proserpina di C. Saint-Saëns, diretta dall'autore, e nel 1898 a Buenos Aires, dove ottenne un grandissimo ...
Leggi Tutto
ARIOSTO, Gabriele
Mario Quattrucci
Secondogenito di Niccolò, nacque a Reggio Emilia, dove fu battezzato il 23 febbr. 1477. Colpito da paralisi durante l'infanzia, non poté intraprendere quella carriera [...] 'edizione ferrarese del 1582 (Gabrielis Areosti Ferrariensis Carmina).Di particolare interesse è l'elegia In obitu Ludovici Areosti fratris carmen' per le molte notizie riguardanti la vita di Ludovico che l'A. rievoca con un sentimento ancor vivo di ...
Leggi Tutto
cantantessa
s. f. Cantante donna, cantautrice. ◆ sontuosi bolero hanno occultato il punk che presiedeva alla nascita della cantantessa, senza che il suo universo immaginario venisse compromesso. (Marinella Venegoni, Stampa, 29 novembre 2001,...
abbandonologo
s. m. Chi perlustra il territorio alla ricerca di borghi abbandonati, edifici pubblici e privati in rovina, strutture e attività dismesse (luna park, orti, giardini, stazioni, ecc.), di cui documentare l'esistenza e studiare...