Poeta e saggista spagnolo (Santander 1896 - Madrid 1987). Dapprima seguace del movimento "ultraista" nel quale rappresentò la corrente detta "creazionista", subì l'influenza della poesia di J. Ramon Jiménez [...] e di A. Machado, instaurando una poesia di gusto classico e gongorista. Fondò la rivista Carmen (1927-28), fu tra gli artefici della rivalutazione di Góngora e curò un'antologia (Poesía española, 1915-31, 1932), che ebbe grande importanza per la " ...
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Nome d'arte dell'attrice cinematografica Pauline Ortmans (Roubaix 1912 - Nizza 1991). Ballerina e cantante, si affermò in La belle équipe (1936), incarnando più volte in seguito il tipo della donna sensuale [...] e perversa: Mademoiselle docteur (1936); L'étrange Monsieur Victor (1937); Carmen (1944); Panique (1946); L'affaire du collier de la Reine (1946); Maya (1949). ...
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Frate agostiniano, amico di Boccaccio, che lo lasciò custode della sua biblioteca, andata poi dispersa dopo la morte del frate. Tra il 1370 e il 1374 Boccaccio gli indirizzò una lettera (Ep. XXIII) in [...] cui gli spiegava i significati allegorici del suo Buccolicum carmen. ...
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BONA, Teofilo (Theophilus brixianus, Philotheus monachus)
Renzo Negri
Nacque a Brescia nella seconda metà del sec. XV da Bartolomeo e da una Lucrezia di famiglia imprecisata. Mutò il nome di battesimo, [...] ... anno Theogoniae 1496"; il De vita solitaria et civili ebbe un paio di ristampe separate, una s.n.t. insieme col carmen encomiasticon, l'altra a Colonia nel 1510; Varia carmina (con altri di Panfilo Sasso), Brixiae, Misinta, 1499.
Bibl.: O. Rossi ...
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Architetto (Celaya 1759 - ivi 1833), significativo esponente del neoclassicismo in Messico. Si formò come pittore all'accademia di San Carlos a Città di Messico e si dedicò all'architettura studiando i [...] trattati antichi e contemporanei. La sua opera più nota è la chiesa El Carmen a Celaya (1802-07). ...
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Vescovo (947 circa -1030 circa) di Laon (977), ebbe parte notevole nelle lotte politiche all'epoca del cambiamento di dinastia: tradì, in favore di Ugo Capeto, l'arcivescovo Arnolfo di Reims e il duca [...] ; congiurò poi contro re Roberto, e fu in contrasto con il suo metropolita, Gerberto, già suo maestro. Tra gli scritti, il Carmen ad Robertum regem, dialogo in esametri in cui è abbozzata una teoria dei rapporti fra Chiesa e stato; Summa fidei, poema ...
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Tenore messicano di origine spagnola (n. Madrid 1941). Dotato di grandi qualità vocali, si è confrontato con arie provenienti da diverse tradizioni musicali riuscendo sempre a offrire interpretazioni di [...] notevole rilievo. Dopo l’esordio nel 1961, si è messo in luce con la Carmen (1966); ha proseguito la sua attività, calcando le scene dei principali teatri del mondo, con magistrali interpretazioni (tra le più note Trovatore, Otello, Tosca, Bohème). ...
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DELILIERS, Filippo
Cesare Clerico
Nato a Tiflis (Georgia RSS) il 21 ott. 1877, dal celebre tenore Vittore e da Maria Teresa Mariotti, fin da bambino seguì il padre in tutte le sue tournées in Sudamerica [...] 1911 (da ottobre al 10 dicembre) al teatro Politeama di Genova in cui diresse Tosca di Puccini, Andrea Chénier di U. Giordano, Carmen di Bizet e Don Carlo di Verdi.
In tale stagione il D., sebbene ancora assai giovane, mise in luce il suo naturale ...
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Musicista (Parma 1841 - Milano 1910), allievo di T. Mabellini. Compose opere teatrali ispirate alla tradizione dell'opera buffa italiana (La locandiera, 1861; Le educande di Sorrento, 1868; Le donne curiose, [...] 1879). Anche direttore d'orchestra, fu celebre interprete verdiano, e diresse la prima italiana della Carmen di Bizet (1879). ...
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CORELLI, Dario Franco
Giancarlo Landini
Tenore, nacque ad Ancona l’8 aprile 1921 da Remo Pilade Adriano (1887-1983) e Natalina Adria Marchetti (1889-1950).
Le origini della famiglia, appartenente alla [...] atto delle oggettive difficoltà di Corelli nel sostenere una vocalità per lui ancora ostica, decise d’impegnarlo come Don José nella Carmen che andò in scena il 26 agosto 1951. Dal gennaio 1952 entrò nei cadetti del teatro dell’Opera di Roma, dove ...
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cantantessa
s. f. Cantante donna, cantautrice. ◆ sontuosi bolero hanno occultato il punk che presiedeva alla nascita della cantantessa, senza che il suo universo immaginario venisse compromesso. (Marinella Venegoni, Stampa, 29 novembre 2001,...
abbandonologo
s. m. Chi perlustra il territorio alla ricerca di borghi abbandonati, edifici pubblici e privati in rovina, strutture e attività dismesse (luna park, orti, giardini, stazioni, ecc.), di cui documentare l'esistenza e studiare...