Cantante francese (Parigi 1840 - Vence, Nizza, 1905). Allieva del padre, il contrabbassista e tenore Félix Mécène Marié de L'Isle, debuttò come mezzosoprano a Strasburgo nel 1859, e cantò poi all'Opéra-Comique [...] di Parigi, dove fu la prima interprete della Mignon di A. Thomas e della Carmen di G. Bizet, e in diversi teatri europei. ...
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Ecclesiastico (n. forse a Torre Maggiore nelle Puglie fra il 1201 e il 1205 - m. Spalato 1266). Prima alla corte papale, poi in Ungheria al seguito di G. Pecorari, divenne (1241) vescovo di Várad (Ungheria) [...] poi arcidiacono di Sopron (1243) e arcivescovo di Spalato (1249). Il suo Carmen miserabile è un'importante fonte di notizie sull'invasione dell'Ungheria da parte dei Tatari (1241-42). ...
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DE MURO, Bernardo (Bernardino)
Maurizio Tiberi
Nacque a Tempio Pausania (Sassari) il 3 nov. 1881, da Antonio Maria (modesto proprietario terriero) e da Giovanna Maria Demuro. Frequentò soltanto le scuole [...] alle due rappresentazioni speciali di Ruy Blas (accanto a C. Supervia e al baritono F. Cigada), alle quali fecero seguito sei recite di Carmen di G. Bizet, uno degli spartiti cui il tenore legherà il suo nome e che qui eseguì per la prima volta.
Il D ...
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GERMONIO, Anastasio
Sandra Migliore
Nacque nel marzo 1551 a Sale delle Langhe, da Giambattista (notaio in Torino) e da Caterina, dell'antica famiglia dei marchesi di Ceva.
Tra i suoi fratelli si ricordano [...] Rodomonte, medico di corte, docente universitario e autore di un Carmen de Academia Taurinensi (Torino 1573); Antonio, baccelliere dell'Ordine di S. Domenico, teologo e matematico del duca Vittorio Amedeo I; Vincenzo, alfiere d'ordinanza, deceduto ...
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Umanista, diplomatico e poeta polacco (Danzica, donde il nome, 1485 - Heilsberg, Prussia orientale, 1548). Visitò la Danimarca, l'Italia, la Grecia, Gerusalemme e l'Arabia. Segretario del re Sigismondo [...] Vecchio, dal 1516 al 1517 fu ambasciatore polacco presso l'imperatore Massimiliano. Fra le sue opere si ricordano: Carmen extemporarium de victoria insigni ex Moschis; De profectione Sigismundi I in Hungariam; Epithalamium reginae Bonae; De nostrorum ...
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Nome d'arte del ballerino e coreografo danese Belton Evers (Copenaghen 1928 - Toronto 1986); solista dal 1949 nel balletto reale danese, di tecnica strettamente classica, dal 1967 al 1971 è stato direttore [...] del balletto reale svedese. Ospite di tutti i maggiori teatri del mondo (tra i suoi maggiori successi: Carmen, 1949; Études di H. Lander; La sylphide, 1965), nel 1972 fu costretto a interrompere l'attività di ballerino, dedicandosi esclusivamente ...
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Attore francese (Cherbourg 1913 - Cannes 1998); avviato al teatro da J. Cocteau, alternò l'attività teatrale (anche come regista) con quella cinematografica, diventando l'emblema dell'eroe romantico e [...] avventuroso del genere di cappa e spada, ma anche una figura di eccezionale prestigio nel cinema francese. Tra i film: Carmen (1943); L'éternel retour (L'immortale leggenda, 1943); Voyage sans espoir (1944); La belle et la bête (1946); Les parents ...
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Regista cinematografico giapponese (Hamamatsu 1912 - Tokyo 1998). Esordì nel 1943 con Hana saku minato ("Il porto in fiore"). Diresse poi film di vario genere, dalla leggenda al folclore al racconto neorealista [...] e contemporaneo, tra i quali: Waga koi seshi otome ("La mia fanciulla amata", 1946); Karumen kokyō ni kaeru ("Carmen ritorna a casa", 1951); Nijūshi no hitomi ("Ventiquattro occhi", 1954); Nogiku no gotoki kimi nariki ("Tu eri come un crisantemo di ...
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Regista cinematografico tedesco (Berlino 1892 - Bel Air, California, 1947); dopo aver studiato arte drammatica con M. Reinhardt, nel 1913 entrò nel cinema come attore; nel 1915 passò alla regia, e diresse [...] film, spesso ispirati a commedie e operette: Die Austernprinzessin (1918); Madame Dubarry (1918); Sumurun (anche interprete, 1919); Carmen (1919); Kausch (1919); Anna Boleyn (1920); Das Weib des Pharao (1921); Die Flamme (1922). Negli USA dal ...
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Mezzosoprano italiano (Padova 1946 - Seattle 1998). Dopo il debutto a Brescia nel 1969, si mise in luce con la vittoria al premio "Voci rossiniane" della RAI (1972). Esordì alla Scala con La Cenerentola [...] di G. Rossini nel 1973, imponendosi a livello internazionale come una delle più grandi interpreti rossiniane. Nel suo repertorio anche Carmen di G. Bizet, Werther di J. Massenet e Boris Godunov di M. P. Musorgskij. Cantò sotto la direzione di C. ...
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cantantessa
s. f. Cantante donna, cantautrice. ◆ sontuosi bolero hanno occultato il punk che presiedeva alla nascita della cantantessa, senza che il suo universo immaginario venisse compromesso. (Marinella Venegoni, Stampa, 29 novembre 2001,...
abbandonologo
s. m. Chi perlustra il territorio alla ricerca di borghi abbandonati, edifici pubblici e privati in rovina, strutture e attività dismesse (luna park, orti, giardini, stazioni, ecc.), di cui documentare l'esistenza e studiare...