Poeta latino (seconda metà sec. 12º) nativo di Rouen, monaco nell'abbazia del Bec. Rimangono di lui il Carmen de Gaufrido comite Andegavensi, il Carmen elegiacum de Walderamo comite Mellenti, il Draco [...] normannicus, sull'impresa normanna in Francia, e alcune elegie ...
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Scrittore spagnolo (Manresa 1909 - Barcellona 1984). Ha pubblicato varie raccolte di liriche: Primer cuaderno de sonetos (1941), Carmen Granadí (1945), Intimidad (1946), Vacación de estío (1948), ma le [...] sue opere più importanti sono i saggi di critica letteraria (Introducción al estudio del romanticismo español, 1936; El espíritu del Barroco, 1940; Modernismo frente a Noventa y ocho, 1951; El reverso ...
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Soprano (Pesaro 1922 - San Marino 2004). Studiò al conservatorio di Parma e si perfezionò poi nel canto con Carmen Melis. Iniziò la sua carriera esordendo nel 1944 al teatro di Rovigo con il Mefistofele [...] e nel 1946 fu scelta da A. Toscanini per partecipare allo spettacolo inaugurale della Scala di Milano ricostruita, teatro in cui si esibì per 6 stagioni, dedicandosi contemporaneamente a una brillante ...
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Cantante italiana (Modena 1935 - ivi 2020). Soprano, ha studiato con C. Campogalliani, esordendo a Modena, nel 1955, come Micaela nella Carmen; nel 1963 ha trionfato alla Scala, in Bohème, diretta da H. [...] von Karajan. Al primitivo repertorio pucciniano e mozartiano, ha aggiunto più tardi alcune opere di Verdi; si è anche cimentata nel repertorio russo ...
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Scrittore spagnolo (n. Mallén 1587 - m. 1654), frate carmelitano col nome di fray Jerónimo de San José. Scrisse una Historia del Carmen descalzo (1637), una Vida de San Juan de la Cruz (1641), e un'opera [...] di precettistica storica: Genio de la historia (1651) ...
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Mezzosoprano afroamericano (New Orleans 1931 - Ann Arbor, Michigan, 2010). Dotata di un forte temperamento drammatico, raggiunse la notorietà quale protagonista di Carmen nel 1962 a Spoleto. Ha poi ottenuto [...] unanimi consensi per la bellezza del timbro vocale, la padronanza scenica e l'ottima tecnica di canto, in un vasto repertorio. Ha interpretato i principali ruoli come mezzosoprano, da Donizetti a Verdi, ...
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Soprano italiana (Milano 1900 - Corbola 1973). Studiò con Emma Molaioli e debuttò nel 1920 al Teatro Nazionale di Roma come Micaela nella Carmen. Ha cantato con grande successo nei principali teatri d'opera, [...] apprezzata soprattutto quale interprete pucciniana ...
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Basso-baritono statunitense (n. Kolby, Kansas, 1940). Dopo la vittoria al concorso del Metropolitan nel 1972, ha debuttato alla New York City Opera (Carmen) e si è poi imposto sui palcoscenici europei [...] (Firenze, Glyndenbourne, Salisburgo). Dotato di una straordinaria estensione vocale e di grande presenza scenica, possiede un vasto repertorio che spazia da Mozart a Stravinskij. Si è distinto come una ...
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Monaco (809 circa - 871 o 872); è autore di una Vita sancti Amandi, in versi, di stile semplice, a fine edificante, e di un Carmen de sobrietate, raccolta di esempî tratti dalla Bibbia. ...
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Direttore d'orchestra italiano (Parma 1860 - Chicago 1919). Studiò il violino con G. C. Ferrarini e composizione con G. Dacci. Si rivelò concertando la Carmen a Parma nel 1882. Richiesto dalle maggiori [...] orchestre teatrali e sinfoniche del mondo, terminò la sua carriera come direttore della Chicago Opera Association. Suo fratello Italo, tenore (Parma 1845 - Corcagnano, Parma, 1896), allievo di F. Lamperti, ...
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cantantessa
s. f. Cantante donna, cantautrice. ◆ sontuosi bolero hanno occultato il punk che presiedeva alla nascita della cantantessa, senza che il suo universo immaginario venisse compromesso. (Marinella Venegoni, Stampa, 29 novembre 2001,...
abbandonologo
s. m. Chi perlustra il territorio alla ricerca di borghi abbandonati, edifici pubblici e privati in rovina, strutture e attività dismesse (luna park, orti, giardini, stazioni, ecc.), di cui documentare l'esistenza e studiare...