La domesticazione degli animali e l'allevamento: mondo greco e romano
Antony C. King
Barbara Belelli Belelli Marchesini
Armando Cherici
Aspetti generali
di Antony C. King
Nella Grecia classica era [...] dati osteologici. Dagli elementi in nostro possesso si può comunque arguire che pecore e capre non venivano allevate per la carne, quanto invece per i loro prodotti derivati, come la lana, il latte, i formaggi e principalmente il concime. Greggi ...
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Economia
Sergio Ricossa
di Sergio Ricossa
Economia
sommario: 1. Tra scienza e politica: contenuti e metodi. 2. Dalla contabilità aziendale alla contabilità nazionale. 3. Lo sviluppo economico. 4. Le [...] severa della ‛legge di Walras': dove si domandavano 100 lire di pane si offrivano 100 lire non soltanto di numerario, ma di carne o di un altro prodotto, come se si fosse trattato di un baratto, appena avvolto da un velo monetario. Si fu poi attratti ...
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La domesticazione degli animali e l'allevamento: Americhe
Alessandro Lupo
Duccio Bonavia
America settentrionale e mesoamerica
di Alessandro Lupo
A differenza dei popoli dell'area andina, quelli dell'America [...] sembra aumentare con il tempo: mentre nel Periodo Classico Antico a Teotihuacan cani e tacchini costituivano meno del 10% della carne consumata, a Tula, nel Postclassico, le ossa di cani e di cervi rappresentano il 70% circa di quelle animali. L ...
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Moda
Parte introduttiva
di Umberto Galimberti
Il simbolismo dell'abbigliamento
In una pagina delle Vorlesungen über die Ästhetik dedicata all'abbigliamento G.W.F. Hegel scrive che "vestire non è altro [...] 1963, pp. 982-83). Il corpo è un retaggio vergognoso quando il suo rapporto con il mondo si riduce all'inerzia della carne, in cui Hegel sembra risolvere ogni vicenda corporea. Ma, nonostante gli sforzi riduttivi di Hegel, le cose non stanno così. Il ...
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La fede italiana: geografia e storia
Adriano Prosperi
La fede italiana: dalla libertà all'unità
Quando nel 1532 l’inquisitore di Cividale del Friuli si trovò davanti al contadino Biagio di Totulo da [...] la vera fede italiana et sempre ho tenuto questa esser perfecta et ogni anno me son confessato, né ho mai manzato carne de zorni quadragesimali, né de vigilie, né venere manco de sabato»1.
L’opposizione tra italiani e luterani si sovrapponeva così ...
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L'esperienza letteraria
Alberto Guasco
«Generazioni ne ho vedute molte...»
I confini di un problema
«Uomini, persone: generazioni ne ho vedute molte succedersi o variare da quelle originarie e via via [...]
e la preghiera […]»14.
Ma anche quando è tale, il silenzio di Dio trova la sua sponda nella Parola che si fa carne, in quel Gesù di Nazareth mai nominato ne I Promessi Sposi15 (perchè, secondo Noè Girardi, già ‘dislocato’ in tutto il romanzo); in ...
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La domesticazione degli animali e l'allevamento: Europa preistorica e protostorica
Barbara Wilkens
In Europa l'introduzione delle pratiche di allevamento giunse dal Vicino Oriente durante il Neolitico [...] animali domestici erano allevati soprattutto per la produzione di carne. In un secondo momento, con lo sviluppo della e soltanto i maiali restarono destinati alla sola produzione di carne. Non si conosce la data d'inizio dello sfruttamento dei ...
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Qualsiasi sostanza che serve di alimento al bestiame domestico. I f. sono prodotti per la maggior parte direttamente dalle coltivazioni, in minor misura derivano dai residui delle industrie agrarie o altre. [...] , polpa di barbabietola da zucchero, sansa di olive ecc.) e sostanze animali, come siero di latte, sangue secco, farina di carne e di pesce. Fra i principi nutritivi hanno importanza preminente il gruppo delle sostanze azotate e affini, e il gruppo ...
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Per lingua delle cancellerie o cancelleresca può intendersi, in senso stretto, quella della corrispondenza ufficiale delle cancellerie tardomedioevali e rinascimentali e, in senso lato, quella di statuti, [...] ) Item che non sia nullo macellaro che sse accotii [= pensi] de vendere alcune carne gattiue o vero puczolencti, né una carne per un’altra, né dega inmisticare [= mescolare] una carne bona colla gattiva, e che llo dicto macellaro sia tenuto de dicere ...
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La civilta islamica: condizioni materiali e intellettuali. I supporti della scrittura
Geneviève Humbert
I supporti della scrittura
I supporti della scrittura, ossia quei materiali che sono stati utilizzati [...] da 10 fogli) e quasi sempre, aprendo il libro, ci si trova di fronte a un lato 'fiore' e a uno 'carne'. Questa circostanza ha indotto gli specialisti a concludere che i fogli dei libri arabi medievali non derivano dalla piegatura dello stesso foglio ...
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carne s. f. [lat. caro carnis, affine al gr. κείρω «tagliare»]. – 1. Parte muscolare del corpo dell’uomo e degli animali: avere poca, molta c. addosso, essere magro, grasso; e così essere in c., essere bene in c., fare c., rimettersi o tornare...
carnato
s. m. e agg. [der. di carne]. – 1. s. m., tosc. Carnagione, soprattutto se bella e colorita: ha un bel c.; Un c. di qualche dea di cielo (L. Lippi). 2. agg., non com. Che ha il colore della carne: una rosa carnata. 3. agg., ant. Incarnato,...