Filosofo stoico (2º sec. a. C.), scolaro e successore di Diogene di Seleucia nella direzione della scuola di Atene e maestro di Panezio. Si uccise in tarda età. Polemizzò col contemporaneo Carneade. Si [...] occupò di logica (proponendo un'originale teoria del sillogismo a una sola premessa), di teologia, di mantica e di etica. Abbiamo di lui solo frammenti ...
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Filosofo accademico, scolaro di Clitomaco di Cartagine, a cui successe nel 110-09 a. C. nella direzione dell'Accademia. Nell'88, a Roma, ebbe come scolaro Cicerone. Pur muovendo dallo scetticismo di Carneade, [...] F. accentuò gli aspetti positivi del suo probabilismo, riavvicinando la filosofia accademica all'antico "dogmatismo" platonico. Fondò la cosiddetta Quarta Accademia, e aprì la via alla più decisa e conseguente ...
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In gnoseologia, dottrina secondo cui, pur non potendo avere conoscenza oggettivamente certa della realtà, si può discriminare le conoscenze più probabili da quelle meno probabili. La sua forma classica [...] ; Cicerone, traducendo con probabiles (nel senso di «approvabili») le rappresentazioni che Carneade chiama «persuasive», determina l’origine del termine probabilismo. Nell’età moderna l’atteggiamento probabilistico si è rinnovato in scettici come ...
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ZENONE Epicureo
Ettore Bignone
Era della siriaca città di Sidone e fu capo della scuola epicurea nell'età di Cicerone, che dice di averne udito frequentemente le lezioni ad Atene. Era stato anche allievo [...] afferma Cicerone, e partecipando alle discussioni degli accademici di tendenza scettica, come i già nominati Filone e Carneade, ebbe occasione di meditare parecchio sul problema della conoscenza e particolarmente sulla teoria dell'analogia, che egli ...
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Filosofo della scuola peripatetica, di cui fu scolarco nella prima metà del sec. II a. C., succedendo, a quanto sembra, ad Aristone di Ceo. Fece parte, con l'accademico Carneade e con lo stoico Diogene [...] di Seleucia, della famosa ambasceria di filosofi, inviata da Atene a Roma nel 156 per perorare il condono della multa inflitta per l'invasione ateniese di Oropo, che suscitò a Roma l'interesse per gli ...
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Filosofo greco del sec. I a. C., autore di otto libri di Discorsi pirroniani (Πυρρώνειοι λόγοι) di cui resta un estratto in Fozio (cod. 212).
Fu il restauratore della rigida tradizione scettica, che si [...] a Pirrone e disdegnava le attenuazioni probabilistiche adottate dallo scetticismo della Nuova Accademia, con Arcesilao e con Carneade. Questi apparivano a E. non meno dogmatici degli stoici, in quanto difendevano posizioni determinate, per lo meno ...
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ZEUXIS (Ζεῦξις)
P. Moreno
2°. - Scultore greco attivo nel I sec. a. C.
Ha firmato una statua proveniente da Roma (Not. Scavi, 1902, p. 225 s.) poi al Metropolitan Museum di New York (Bull. of the Metrop. [...] , è stata interpretata come un originale ellenistico, databile tra il 150 ed il 100 a. C., rappresentante un filosofo, forse Carneade (Schefold). Da tempo però è stata avanzata l'ipotesi che si tratti di una copia romana (Lippold, Adriani), ed alcuni ...
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PIRRONISMO
Guido Calogero
. Propriamente, questo termine designa la forma originaria che allo scetticismo fu data dal suo stesso fondatore, Pirrone (v.) di Elide. In senso lato, è equivalente al termine [...] , lo scetticismo prende stanza nell'Accademia platonica, le dottrine probabilistiche di Arcesilao di Pitane e di Carneade presentano un aspetto conciliatorio, che può apparire allontanamento dall'originario rigorismo scettico. Di conseguenza, come l ...
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Filosofo della scuola accademica, vissuto tra la fine del secondo e il principio del primo secolo a. C., e morto nel 68 o 67. Fu scolaro, in Atene, dell'accademico Filone di Larissa, alla cui posizione [...] del maestro, combattendo gli elementi scettici che ancora rimanevano nel pensiero di Filone, già seguace della scepsi di Carneade. Così, divenuto capo della scuola accademica ad Atene, determinò in seno ad essa l'abbandono definitivo dell'indirizzo ...
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scetticismo Genericamente, l’atteggiamento di chi esclude la possibilità di una conoscenza assoluta delle cose e del raggiungimento della verità. In particolare, in filosofia, la dottrina delle diverse [...] imperturbabile.
La seconda fase (3°-2° sec. a.C.) si richiama a due esponenti della scuola platonica, Arcesilao e Carneade (donde anche il nome di ‘accademici’ a essi attribuito) che, sviluppando motivi aporetici presenti già nel pensiero di Socrate ...
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carneade
carnèade s. m. [dal nome del filosofo gr. Carneade (214-129 a. C.), per allusione all’inizio del cap. 8° dei Promessi Sposi, in cui don Abbondio si chiede: «Carneade! Chi era costui?»] (solo al sing.). – Persona ignota, mai sentita...
arrenare
v. tr. e intr. [der. di rena] (io arréno, ecc.). – 1. tr., non com. Nettare, ripulire con la rena (utensili, marmi, ecc.). 2. intr. e intr. pron. Variante tosc. di arenare: una barca che, scorrendo velocemente, arreni o urti in qualche...