LORENZI, Giovanni Battista (Giambattista)
Mario Armellini
Nacque probabilmente nel 1720 o 1721, forse a Conversano, presso Bari.
L'anno di nascita è calcolato a partire da una testimonianza di P. Napoli-Signorelli, [...] di J.A. Hasse e di Carlo Carlani, rispettivamente compositore e tenore impegnati a Napoli, al S. Carlo, nell'autunno 1759 e nel carnevale 1760. All'attività di poeta d'opera, non seria ma buffa, il L. sarebbe giunto per altra via.
Per le recite che ...
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DE GRECIS, Nicola
Cecilia Campa
Nacque a Roma nel 1773. Nulla ci è noto circa l'apprendimento del canto e la sua formazione musicale, così come anche circa il suo debutto e l'inizio della sua carriera [...] esibizioni di cui è rimasta notizia è una sua scrittura presso il teatrino romano detto della Pallacorda nella stagione del carnevale 1795-96. Ben più sostanziosa e consistente è però la sua presenza alle stagioni del teatro alla Scala di Milano ...
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BARBIERI, Marianna
Ada Zapperi
Nacque a Firenze il 18 febbr. 1818 da un modesto impiegato della corte granducale. I primi elementi dello studio musicale le furono impartiti dallo zio Luigi Barbieri. [...] e l'apprezzamento dello stesso Verdi.
Da Firenze la B. passò al Teatro S. Carlo di Napoli, dove cantò la Lucrezia Borgia nel carnevale del 1848, per poi partecipare alla prima esecuzione de Il corsaro di Verdi, dato al Teatro Grande di Trieste il 25 ...
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MARAZZOLI, Marco
Romolo Giraldi
Musicista, nato a Parma nel 1619, morto a Roma il 26 gennaio 1662. Allievo di Gregorio Allegri, il 23 maggio 1637 fu nominato cantore (tenore) della cappella pontificia [...] del 1637 nel teatro dei Barberini e ivi ripetuta, con vivo successo e con grandiosità di scene e macchinismi, nel carnevale del 1639, in presenza di 3500 spettatori, tra i quali il Milton. Nel finale del 2° atto di quest'opera è rappresentata ...
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La città dei «piaseri»
Feliciano Benvenuti
L’Europa e Venezia
Concorrono molte ragioni per fare della Venezia del Settecento uno dei punti focali dell’attenzione europea, molte ragioni che subito appaiono, [...] è solo quello del decadere di ogni cosa mondana ma anche del decadere di ogni cosa umana.
L’ultima faccia del carnevale è una profonda tristezza che pervade tutta Venezia. Gli spiriti più elevati e più attenti avvertono che ormai la festa è finita ...
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SCARLATTI, Alessandro
José Maria Dominguez
– Nacque a Palermo il 2 maggio 1660, secondogenito di Pietro Scarlata, musicista trapanese, e di Eleonora d’Amato; fu battezzato con i nomi di Pietro Alessandro [...] negli anni Trenta del nuovo secolo.
Scarlatti si spostava di norma da Napoli a Roma al termine della stagione di Carnevale per supervisionare l’allestimento degli oratori (spicca La Giuditta del 1695 su libretto di Ottoboni) e coltivare i vincoli con ...
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Festeggiare
Vinicio Ongini
La nascita del nuovo anno
In tutte le epoche ogni popolo ha avuto e ha le sue feste. Gli uomini hanno trovato nella natura, nel ritmo delle stagioni, nella raccolta dei frutti [...] più importanti, si celebra la festa induista di Holi: è un momento di allegria e di libertà, un po' come il nostro Carnevale, ed è dedicata a Krishna, dio dell'amore. Ci si veste di bianco e ci si diverte con finti combattimenti, durante i quali ...
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DI NAPOLI
Roberta Ascarelli
Famiglia di comici napoletani, il cui capostipite Raffaele nacque a Napoli nel 1815. Era probabilmente discendente di quel Pietro, autore di commedie in musica, gtivo alla [...] , che aveva fatto rappresentare, nell'autunno del 1760, La furba burlata al teatro dei Fiorentini, L'innamorato balordo durante il carnevale del 1763 al Nuovo e, in quello stesso inverno, ancora al Nuovo, Le viaggiatrici di bell'umore.
Prima di darsi ...
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GUADAGNI, Gaetano
Andrea Pini
Nato a Lodi o a Vicenza l'11 dic. 1729, non si hanno notizie sulla sua prima formazione musicale; fu fratello di Lavinia e Angiola, anch'esse note cantanti. Sappiamo comunque [...] Lane da Garrick come Lysander in The fairies di J.Ch. Smith.
Rientrato in Italia, già piuttosto celebre, cantò per la stagione di Carnevale 1757 al S. Benedetto di Venezia nel Catone in Utica di V. Ciampi e nell'Adriano in Siria di F. Brusa; quindi a ...
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MORIGI, Pietro
Giovanni Andrea Sechi
MORIGI, Pietro. – Figlio di Mario e di Anna Maria, nacque a Rocca Contrada (ora Arcevia, presso Ancona) il 30 gennaio 1710, e fu un cantante evirato soprano.
Nulla [...] fonti, Fétis lo ascrive tra gli allievi di Francesco Antonio Pistocchi. All’indomani dell’esordio teatrale, avvenuto a Jesi nel Carnevale del 1727, si esibì a Macerata, Roma e Bologna, dove il 6 luglio 1730 fu aggregato all’Accademia filarmonica nell ...
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carnevale
(ant. e tosc. carnovale) s. m. [dalla locuz. carne-levare «togliere la carne», riferito in origine al giorno precedente la quaresima, in cui cessava l’uso della carne]. – 1. Periodo dell’anno antecedente la quaresima, che si festeggia...
carnevalare
(ant. carnovalare) v. intr. [der. di carnevale] (aus. avere), raro. – Divertirsi nel tempo di carnevale, o anche in altro tempo, col chiasso e la spensieratezza che sono proprî del carnevale.