Classe di vermi Platelminti, tutti parassiti, viventi da adulti nell’intestino dei Vertebrati, allo stato larvale nei tessuti o nel corpo di Vertebrati o di Invertebrati. Hanno corpo per lo più nastriforme, [...] , che ha ingerito l’uovo, la larva si sviluppa in un verme cistico (➔ cisticerco; E e F in fig.), che, ingerito con le carni o con il corpo che lo contengono, dà luogo alla forma adulta di ‘verme a nastro’. In alcuni C. (botriocefalo) si può avere ...
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NINO Pisano
Matteo Marangoni
Scultore, figlio e scolaro di Andrea da Pontedera, nato a Pisa all'inizio del sec. XIV morto ivi nel 1368. Dimorò qualche tempo a Firenze. I registri dell'Opera del duomo [...] la materia disse acconciamente il Vasari che "cominciò veramente a cavare la durezza de' marmi e ridurli alla vivezza delle carni".
Bibl.: G. Vasari, Le Vite, ed. Milanesi, I, Firenze 1887, p. 494 segg.; A. Venturi, Storia dell'arte italiana, IV ...
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. La civiltà e la Storia. - Gli scavi e le scoperte. - La tradizione ellenica additava Creta come culla di una vetustissima civiltà in una cospicua serie di leggende, che si riferiscono al re Minosse e [...] di Kamares è il cosiddetto raccoglitore di croco, un giovanetto inchinato a raccogliere fiori in un prato; è curioso che le carni del giovanetto sono in colore azzurrino grigio, i fiori bianchi sul fondo rosso e dorato. È forse questo un permanere ...
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TIFO (dal gr. τῦϕος "torpore")
Cesare Frugoni
Il tifo o ileotifo o febbre tifoide è una malattia infettiva acuta a sintomi generali e locali (intestino) provocata da un germe che le è specifico, il bacillo [...] "Schottmüller") può provenire, e più frequentemente, anche da carni usate a scopo alimentare, specie di suini, ovini, bovini alla profilassi per il B. paratifoso B, una stretta sorveglianza sulle carni quando si siano avverati dei casi sospetti. ...
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GUARANÍ
José IMBELLONI
Carlo TAGLIAVINI
. Popolazione indigena dell'America Meridionale che fa parte del più vasto gruppo Tupí-Guaraní (v.). Si parla di una cultura Tupí-Guaraní, in opposizione, p. [...] dei cibi, specie delle farine, adoperavano il setaccio e il mortaio di legno; conservavano il pesce e le carni riducendoli a farina. Dai succhi vegetali e dal miele silvestre ricavavano bevande fermentate, fumavano il tabacco foggiato a sigaro ...
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SAPORE (fr. saveur; sp. sabor; ted. Geschmack; ingl. taste)
Virgilio Ducceschi
I sapori sono sensazioni specifiche fornite dall'apparato di senso del gusto per lo stimolo di sostanze sapide; nell'economia [...] quantità, che accompagnano i principî nutritivi (sostanze estrattive) e che possiedono le proprietà sapide caratteristiche delle carni, dei prodotti vegetali e dei grassi. Il sapore dei metalli è dovuto a processi di dissociazione elettrolitica ...
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TATARI, Repubblica autonoma dei (Tatarskaja A. S. S. R.; A. T., 66-67)
Giorgio Pullè
Detta anche da alcuni, ma impropriamente, Tataristan, fu creata nel 1920 e inclusa nell'U. R. S. S. Limitata a N. [...] e le tradizionali consuetudini di vita. Usano gli stessi alimenti dei Russi, meno le carni suine, vietate dalla religione, ma non sdegnano la carne di cavallo, disprezzata da quelli. Abitano case di legno simili a quelle russe, ma irregolarmente ...
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Questo crostaceo è noto dalla più remota antichità: Aristotele lo descrisse col nome di κάραβος, Plinio e gli scrittori latini lo chiamarono locusta, voce pure usata nel Medioevo e nella Rinascenza dal [...] per forma rammenta l'adulto. L'aragosta è oggetto di attiva pesca dovunque ed è fonte di lucroso commercio per le sue carni sia fresche sia conservate.
In Italia, oltre che sulle coste rocciose della penisola e delle isole, la pesca si effettua in ...
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GERSTENBERG, Heinrich Wilhelm von
Carlo Grünanger
Poeta, nato a Tondern (Schleswig) il 3 gennaio 1737, morto ad Altona il 1 novembre 1823. Fu, dopo Lessing e Herder, il terzo grande critico della Germania [...] l'ultima rocca del divino che l'Umanesimo e la Riforma avevano lasciata intatta: la famiglia, e vedi il figlio addentare le carni della madre morta, e il padre, credendo di uccidere il nemico, colpire il figlio.
Nell'ultimo periodo della vita il ...
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SEPPIA (lat. scient. Sepia officinalis L.; fr. seiche; sp. sepia, jibia; ted. gemeiner Tintenfisch; ingl. cuttle-fish)
Pasquale Pasquini
Genere (Sepia Lam.) di Molluschi (v.), Cefalopodi (v.), della [...] dell'acqua della cavità palleale attraverso l'imbuto, e al tempo stesso emettono il nero.
Le seppie, le cui carni sono molto apprezzate, specie quelle degli individui giovani, sono attivamente pescate con reti a strascico, o anche con fiocina ...
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carnato
s. m. e agg. [der. di carne]. – 1. s. m., tosc. Carnagione, soprattutto se bella e colorita: ha un bel c.; Un c. di qualche dea di cielo (L. Lippi). 2. agg., non com. Che ha il colore della carne: una rosa carnata. 3. agg., ant. Incarnato,...
carne s. f. [lat. caro carnis, affine al gr. κείρω «tagliare»]. – 1. Parte muscolare del corpo dell’uomo e degli animali: avere poca, molta c. addosso, essere magro, grasso; e così essere in c., essere bene in c., fare c., rimettersi o tornare...