Tecnica. - "Panno tessuto a figure, per uso di parare e addobbare; così detto dalla città di Arras in Francia, donde da prima veniva, per lo che fu anche detto panno di Arazzo o di Arazza". Così il vocabolario [...] il rosso, insieme col giallo per la luce, il rosato per le carni e qualche bruno per le ombre - ripetuti ritmicamente in tutta la adoperarono 179 differenti gradazioni di colore; 34 soltanto per le carni. Gli è che ormai la tintura delle sete e delle ...
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GRAN BRETAGNA (XVII, p. 667; App. I, p. 685; II, 1, p. 1076)
Lucio GAMBI
Ornella FRANCISCI OSTI
Giovanni MAGNIFICO
BRETAGNA Ad integrazione delle notizie di carattere statistico, economico-finanziario [...] pro capite sia delle farine (da 240 once a persona al mese, come media del periodo 1934-38, a 224 once fra il 1955 e il 1957) sia delle carni (da 112,4 a 99,6 once al mese a persona) e del bacon (da 33,3 a 30,5 once al mese a persona). Pure i consumi ...
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TARTARUGHE
Renato FERRACCIU'
Edoardo ZAVATTARI
. Con i nomi di tartarughe e di testuggini (fr. tortues; sp. tortugas, galápagos, ted. Schildkröten; ingl. tortoises, turtles) si designa un ordine della [...] m. 1,50, peso fino a 500 kg. prevalentemente costiera ed erbivora, che viene attivamente pescata perché le sue carni sono commestibili e anzi molto prelibate; Chelone imbricata pure dei mari tropicali alquanto più piccola, con le scaglie cornee dello ...
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Il nome è derivato da karm (kerem), "vigna, frutteto" con la desinenza vezzeggiativa (e)l; e significa "giardino".
Dal Libano che si protende a sud verso il mare di Tiberiade fino ai monti Gelboe, un ramo [...] profeti di Baal e 400 di Astarte dall'altra, sfidando questi ultimi a far ardere con l'aiuto di Baal, senza fuoco, le carni di un bue immolato. Alle vane litanie degl'idolatri rispose la preghiera di Elia a Jahvè, che, facendo cader fuoco dal cielo ...
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TABERNACOLO
Gioacchino MANCINI
Giuseppe RICCIOTTI
Celso COSTANTINI
. La voce latina tabernaculum è diminiutivo di taberna e sta propriamente a indicare una baracca posticcia eretta con tavole di [...]
Dentro al recinto, nello spazio fra l'entrata e la tenda sacra, vi era l'altare degli olocausti, dove si bruciavano le carni degli animali immolati; un po' di fianco, stava una grande conca di rame contenente l'acqua per le abluzioni; infine, veniva ...
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GAUCHO (sp.: pron. gáucio)
Enrico de Gandía
È parola di uso comune nelle repubbliche del Plata - per lo meno a datare da un secolo e mezzo - il cui senso ha variato in guisa, col volgere del tempo e [...] era l'ambito premio del gaucho. Il mate è stata sempre la sua bevanda favorita e insieme con le gallette e la carne (arrostita o bollita) costituisce la sua alimentazione. La taba (astragalo di vacca che, lanciato, deve cadere in una data guisa), le ...
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Osso della coscia (v.), della quale da solo costituisce tutto lo scheletro; risulta d'un corpo, d'un'estremità superiore e d'una inferiore (v. fig.). Nel corpo si distinguono una faccia anteriore, una [...] importanti dei frammenti (accavallamenti, angolazioni): non è raro che i frammenti acuti e taglienti penetrino nelle carni muscolari e vi restino impigliati: in alcuni casi avviene la perforazione della pelle (frattura esposta o complicata ...
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TIMAVO (A. T., 24-25-26)
Arrigo LORENZI
Piero STICOTTI
Celebre fiume del Carso triestino, che sbocca nell'Adriatico. È lungo circa 71 km., dei quali 37 di corso sotterraneo. Il corso superiore, localmente [...] nome neutro della località Timacum, come appunto Timavus sta a a Timavum. Ma che il culto del Timavo sia proprio della stirpe dei Carnî, lo prova il fatto che in territorio carnico si riscontrano altri due Timavi: l'uno è Timau, paesello dell'Alta ...
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ORGIASMO (gr. ὀργιασμός, da ὄργιον "opera, azione")
Nicola Turchi
L'orgiasmo è innanzi tutto la celebrazione di qualunque azione sacra; poi la parola è stata in modo particolare riferita alle cerimonie [...] chi di loro debba partecipare ai misteri. La sorte cade su Leucippe la quale subito pervasa da furore dionisiaco addenta le carni vive del suo figliuolo Ippaso, che anche le altre due sorelle contribuiscono a divorare (Ovid., Met., IV, 1 segg.). Le ...
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Pittore, nato a Venezia forse prima del 1340, morto probabilmente in Toscana dopo il 1387. Per quanto dal Vasari sia detto scolaro di Agnolo Gaddi, che egli avrebbe seguito da Venezia in Firenze, e sia [...] , induceva una nota nuova col verde freschissimo, il rosso mattone, il giallo bruno e il bronzato delle carni. Antonio, specialmente se confrontato con gli ultimi giotteschi, appare un novatore, e sembra preannunziare certe preferenze naturalistiche ...
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carnato
s. m. e agg. [der. di carne]. – 1. s. m., tosc. Carnagione, soprattutto se bella e colorita: ha un bel c.; Un c. di qualche dea di cielo (L. Lippi). 2. agg., non com. Che ha il colore della carne: una rosa carnata. 3. agg., ant. Incarnato,...
carne s. f. [lat. caro carnis, affine al gr. κείρω «tagliare»]. – 1. Parte muscolare del corpo dell’uomo e degli animali: avere poca, molta c. addosso, essere magro, grasso; e così essere in c., essere bene in c., fare c., rimettersi o tornare...