GIOVANNI da San Gimignano
Silvana Vecchio
Nacque a San Gimignano, presso Siena, probabilmente tra il 1260 e il 1270. Del padre si conosce soltanto il nome, Giacomo, da cui il patronimico Iacoppi o Coppi [...] sopravvivenza. Tuttavia anche nell'Universo ormai sconvolto l'uomo può trarre molti vantaggi dagli animali: può nutrirsi delle loro carni, il cui consumo gli viene consentito da Dio dopo il diluvio, può sfruttare la loro forza per il suo lavoro ...
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Sacrificio
Enrico Comba
Il sacrificio consiste in un atto rituale attraverso il quale si dedica un oggetto o un animale o un essere umano a un'entità sovrumana o divina, sottraendolo alla sfera quotidiana, [...] fra normalità e devianza. Entro i confini della città greca, il sacrificio si risolve in una spartizione collettiva delle carni, nella quale si riflette la visione dell'organizzazione sociale. I marginali, le forme di aggregazione religiosa e sociale ...
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GESUALDO, Alfonso
Simona Feci
Nacque a Napoli intorno al 1540 da Luigi, quinto conte di Conza, primo principe di Venosa (dal 1561), e da Isabella Ferella, figlia del conte Alfonso di Muro. Già protonotario [...] dire che chi doppo morte lo trinciasse, troveria che come scrivono alcuni di Santo Ignatio Loyola, che in tutte le parti delle carni se li trovarebbe scritto il nome di Giesù, così nelle sue si trovaria quello del Re" (S. Guerra, Diurnali, p. 54). Ma ...
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Spazio e tempo dell’espansione cristiana
La geografia ecclesiastica fra III e IV secolo
Angelo Di Berardino
A partire dall’editto di Milano il cristianesimo conosce indubbiamente un decisivo e per certi [...] di maestri capaci nella Chiesa, a causa della loro fame imitarono quelli che nelle carestie si danno a mangiare carni umane. Si separarono così dalla sana dottrina, aderendo a qualsivoglia discorso, mentre vennero a formarsi le ‘scuole degli eretici ...
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Zoroastrismo
Gherardo Gnoli
Introduzione
Col termine 'zoroastrismo' si designa la più antica delle religioni viventi fondate da un profeta della cui storicità non si hanno seri motivi di dubitare: Zoroastro [...] o il fuoco. Esse devono essere esposte su apposite costruzioni (dakhma) note come 'torri del silenzio' agli avvoltoi che ne consumeranno carni e umori. Le sole ossa vengono conservate in ossari.
A parte il rito funebre, a colpire la fantasia dei non ...
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Maschera
Enrico Comba
Il termine maschera (da una voce preindoeuropea, masca, "fuliggine, fantasma nero") indica un oggetto che ricopre totalmente o parzialmente la figura umana per nascondere colui [...] e divenuto egli stesso una maschera della divinità, si avventava su animali selvatici per sbranarli, divorandone le carni crude. In questo singolare culto venivano bruscamente abbattute le barriere che separavano la sfera degli uomini, quella degli ...
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Cristianesimo e Chiese cristiane
Trutz Rendtorff
Cristianesimo e Chiese: un rapporto complesso
Il termine 'cristianesimo' designa l'insieme delle conseguenze storiche derivate dal sorgere del movimento [...] culto ufficiale del sovrano. Molti cristiani, per esempio, si trovarono di fronte al problema di coscienza se il consumo di carni acquistate al mercato pubblico dopo che erano state consacrate al culto dell'imperatore fosse compatibile con la fede in ...
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FRANCESCO d'Assisi, santo (Francesco di Pietro di Bernardone)
Roberto Rusconi
Nacque ad Assisi, forse il 24 giugno 1182, da Pietro di Bernardone e da Giovanna (il soprannome di Pica della madre è attestato [...] il 17 maggio 1220, e vi avevano adottato in particolare norme relative al digiuno e all'astinenza delle carni. Inoltre sempre più forte si faceva la spinta della gerarchia ecclesiastica verso una regolarizzazione delle istituzioni minoritiche (anche ...
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DELLA ROBBIA, Andrea
Giancarlo Gentilini
Nacque a Firenze il 20 ott. 1435, quartogenito di Marco di Simone lanaiolo, e di una monna Antonia (1413-14 maggio 1444).
Da tempo i Della Robbia avevano rag [...] i Della Robbia si dichiareranno così sensibili. Inoltre nei ritratti e nella lunetta l'invetriatura non ricopre le carni, in origine tinteggiate con colori tradizionali, ora perduti, che consentivano effetti di maggiore verismo: soluzione più tardi ...
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Mito
Marcel Detienne
Genealogia di un sapere
Riflettere oggi sul mito significa anzitutto riconoscere, e in parte subire, il fascino che la mitologia e il suo immaginario, nel senso più comune della [...] da Aiace o che ripetono la storia scandalosa del festino di Tantalo, in cui gli dei avrebbero mangiato avidamente le carni di Pelope tagliate a pezzi.
Erodoto fa la stessa distinzione: i suoi racconti sono sempre e soltanto 'discorsi', λόγοι, e ...
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carnato
s. m. e agg. [der. di carne]. – 1. s. m., tosc. Carnagione, soprattutto se bella e colorita: ha un bel c.; Un c. di qualche dea di cielo (L. Lippi). 2. agg., non com. Che ha il colore della carne: una rosa carnata. 3. agg., ant. Incarnato,...
carne s. f. [lat. caro carnis, affine al gr. κείρω «tagliare»]. – 1. Parte muscolare del corpo dell’uomo e degli animali: avere poca, molta c. addosso, essere magro, grasso; e così essere in c., essere bene in c., fare c., rimettersi o tornare...