Vedi AQUILEIA dell'anno: 1958 - 1973 - 1994
AQUILEIA (Aquileia)
V. Scrinari*
Città della provincia di Udine presso il fiume Natissa, che la congiunge alla laguna di Grado.
1. Storia. - Sorse come colonia [...] nel 169 a. C. con lo scopo di rafforzare le posizioni strategiche di Roma nella guerra contro le popolazioni subalpine (Carni, Taurisci, Catali, Giapidi) e gli Istri. La colonia, fondata in una regione ricca di possibilità naturali per l'abbondanza ...
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TAZIANO (Τατιανός)
F. Di Capua
Apologeta cristiano. Nacque, come egli stesso si vanta, di là dal Tigri, nel territorio degli Assiri, nella prima metà del II sec.; probabilmente tra il 120 e il 130. Studiò [...] fondando la setta degli Encratiti, continentes, un miscuglio di gnosticismo e di docetismo. Condannò il matrimonio e proibì l'uso delle carni e del vino.
T. fu uno scrittore molto fecondo, scrisse un opera sugli animali, un'altra sui demoni, un Liber ...
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VENEZIA e ISTRIA
Piero Sticotti
. Nell'ordinamento augusteo, è la X regione d'Italia. Delle undici regioni in cui l'imperatore Augusto divise l'Italia dopo che, soppressa nel 42 a. C. la provincia della [...] Bartoccini, in De Ruggiero, Diz. epigr. di ant. rom., s. v. Histria; P. Sticotti, Le roccie inscritte di Monte Croce in Carnia, in Archeografo triestino, s. 3ª, III (1907), p. 161; id., "Ad Tricensium", in Mem. stor. forogiuliesi, s. 3ª, IX (1913), p ...
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C. A, Gruppo
A. Stenico
Sotto la sigla C. A (= Cuma A) sono raggruppati i vasi della prima produzione ceramica del gruppo di Cuma. Di questa officina, a cui sono attribuiti più di trecento vasi, le [...] figure di donne che fanno offerte alla tomba.
La policromia è ricca, con abbondanti ritocchi di colori aggiunti. Le carni delle figure femminili generalmente sono rese con il color bianco sovrapposto, nel quale i particolari anatomici sono dati con ...
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PHOLOS (Φόλος, Pholus)
C. Gonnelli*
Centauro dell'Arcadia, figlio di Silenos e di una ninfa (v. centauri).
I più antichi accenni letterari a Ph. rimontano alla Gerioneide di Stesicoro (in Athen., xi, [...] il cinghiale di Erimanto, giunge sull'altipiano arcadico di Fobe dove è ospitalmente accolto dal centauro Ph. che nel suo antro imbandisce carni arrostite per l'eroe e crude per sé. Richiesto di aprire il recipiente di vino che giaceva nell'antro, Ph ...
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Vedi CIVIDALE dell'anno: 1959 - 1973
CIVIDALE (Forum Iulii)
B. Forlati Tamaro
Città del Friuli, allo sbocco della valle del Natisone. Tracce di stazioni preistoriche, le più antiche delle quali risalgono [...] ipogeo.
Dopo la fondazione della colonia di Aquileia (181 a. C.), e soprattutto dopo la vittoria di Emilio Scauro sui Galli Carnî (115 a. C.), i Romani s'insediarono anche nella valle del Natisone: prevale ormai l'opinione che il Forum sia stato ...
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Vedi ODERZO dell'anno: 1963 - 1996
ODERZO (Opitergium)
B. Forlati Tamaro
Piccola città della provincia di Treviso nella bassa pianura alluvionale veneta; già municipio romano. Poco sappiamo delle sue [...] al III-II sec. a. C. quando affiorano influenze celtiche: infatti O. è al limite della zona paleoveneta separata dai Carni dalla sola Livenza (Liquentia), come è riferito dal geografo Tolomeo (III, i, 30).
È probabile però che, come quasi tutte ...
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ITYS
B. Conticello
(῎Ιτυς, ῎Ιτυλος). − Figura mitica collegata alla leggenda dell'usiguolo pervenutaci in numerose versioni.
Secondo la più antica, il giovanetto è figlio di Zethos tebano e di Aedon, [...] a conoscenza dell'accaduto Procne decise di vendicare l'oltraggio, e, ucciso il proprio figlio I., ne imbandì le carni al padre Tereo, fuggendo poi con la sorella. Quando Tereo infuriato stava quasi per raggiungerle, gli dèi impietositi per ...
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C. A, Pittore di
A. Stenico
La personalità artistica più rappresentata e più caratteristica entro il Gruppo C. A (v.) all'inizio della seconda metà del IV sec., nella ceramografia campana. Fu il caposcuola [...] guerrieri disegnati in schemi ripetuti monotonamente.
Abbondante il ritocco in colori aggiunti, sia nei particolari, sia per rendere le carni delle figure femminili, sia nell'ampia decorazione a palmette e volute.
Bibl.: J. D. Beazley, in Journ. Hell ...
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TYDEUS, Pittore di
L. Banti
Ceramografo corinzio, il cui nome deriva dall'anfora del Louvre E 640, con la raffigurazione di Tideo (v.) e Ismene.
La sua produzione appartiene in gran parte al secondo [...] , specialmente nei lavori che furono giudicati più tardi: il bianco è il colore prevalente, che egli adopra anche per le carni maschili. Questa policromia è talvolta eccessiva e dà ai vasi del Pittore di T. un aspetto stridente e sgradito. Anche ...
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carnato
s. m. e agg. [der. di carne]. – 1. s. m., tosc. Carnagione, soprattutto se bella e colorita: ha un bel c.; Un c. di qualche dea di cielo (L. Lippi). 2. agg., non com. Che ha il colore della carne: una rosa carnata. 3. agg., ant. Incarnato,...
carne s. f. [lat. caro carnis, affine al gr. κείρω «tagliare»]. – 1. Parte muscolare del corpo dell’uomo e degli animali: avere poca, molta c. addosso, essere magro, grasso; e così essere in c., essere bene in c., fare c., rimettersi o tornare...