ITYS
B. Conticello
(῎Ιτυς, ῎Ιτυλος). − Figura mitica collegata alla leggenda dell'usiguolo pervenutaci in numerose versioni.
Secondo la più antica, il giovanetto è figlio di Zethos tebano e di Aedon, [...] a conoscenza dell'accaduto Procne decise di vendicare l'oltraggio, e, ucciso il proprio figlio I., ne imbandì le carni al padre Tereo, fuggendo poi con la sorella. Quando Tereo infuriato stava quasi per raggiungerle, gli dèi impietositi per ...
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C. A, Pittore di
A. Stenico
La personalità artistica più rappresentata e più caratteristica entro il Gruppo C. A (v.) all'inizio della seconda metà del IV sec., nella ceramografia campana. Fu il caposcuola [...] guerrieri disegnati in schemi ripetuti monotonamente.
Abbondante il ritocco in colori aggiunti, sia nei particolari, sia per rendere le carni delle figure femminili, sia nell'ampia decorazione a palmette e volute.
Bibl.: J. D. Beazley, in Journ. Hell ...
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TYDEUS, Pittore di
L. Banti
Ceramografo corinzio, il cui nome deriva dall'anfora del Louvre E 640, con la raffigurazione di Tideo (v.) e Ismene.
La sua produzione appartiene in gran parte al secondo [...] , specialmente nei lavori che furono giudicati più tardi: il bianco è il colore prevalente, che egli adopra anche per le carni maschili. Questa policromia è talvolta eccessiva e dà ai vasi del Pittore di T. un aspetto stridente e sgradito. Anche ...
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PARRISH, Pittore di
A. Stenico
Ceramografo campano attivo, forse a Capua, circa la metà del IV secolo. Discende dalla tradizione della bottega del Pittore di Cassandra e dei suoi seguaci. Attorno alla [...] il Pittore di P. spesso fraintese.
Modico è l'uso del colore bianco aggiunto che solo raramente è impiegato per le carni femminili. Tipica è la composizione di palmette e di riccioli sotto le anse. In genere sono preferite le figure in riposo ...
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PERESI, Francesco, detto il Calabrese
Stefano De Mieri
PERESI (Parisi), Francesco, detto il Calabrese. – Nacque in Calabria, in una località imprecisata, intorno al 1681. Quando aveva due anni la famiglia [...] prima, né dalla seconda scuola, e fece in Napoli cose affatto ideali, e con un colorito curiosissimo, che anche nelle carni aveva del cangiante, e generalmente certe tinte, non solo lontane dal vero, ma da qualunque maniera de’ passati maestri» (De ...
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Pittore greco (4º sec. a. C.), uno dei maggiori artisti del suo secolo. Pur se delle sue opere non ci è giunto nulla, i molti aneddoti su di lui ci danno molti particolari della sua tecnica e del suo amore [...] anche dalle personificazioni del Tuono, del Lampo e del Fulmine, e della celebre Calunnia, con vari toni nelle carni delle figure, il tema ispirò poi il Botticelli. Eseguì anche quadri di altre personificazioni e molti ritratti di personaggi ...
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VARIGNANA, Aimo Domenico, detto il Bologna, o il
Scultore. Se ne ignora la data di nascita; morì secondo il Camporia a Bologna nel 1534. Nel 1506 prese parte insieme con Zaccaria Zacchi di Volterra, [...] V. Nel 1530 circa sembra che l'artista fosse nuovamente a Bologna. La statua di Leone X, goffa e sgangherata, dalle carni grasse e flaccide, rivela le modeste capacità dello scultore.
Bibl.: F. Malaguzzi Valeri, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, I ...
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Vedi MONOCHROMATA dell'anno: 1963 - 1973
MONOCHROMATA (μονοχρώματα)
S. de Marinis
L'aggettivo μονοχρώματος è greco, ma soltanto in latino lo troviamo usato come termine che designa una particolare tecnica [...] opere come monocrome, così come si pensa che il principio non sia infirmato dalla differenziazione del colore delle carni nelle figure femminili e maschili.
La Lepik-Kopaczynska distingue però dei monocromi artistici eseguiti, probabilmente, su fondo ...
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BOSELLI, Felice
Augusta Ghidiglia Quintavalle
Figlio di Cristoforo, agiato calzolaio, e di Lucia Cattaneo, nacque a Piacenza, nella parrocchia di S. Ilario, il 20 apr. 1650. Ben poco si sa della sua [...] Sanvitale sin oltre il primo decennio del secolo successivo e per loro, oltre alle sue abituali rassegne di pesci e carni sanguinanti, dipinse ritratti e decorò la sala di ricevimento con un elegantissimo fregio di vasi traboccanti di fiori con ai ...
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CORPORAZIONI e MESTIERI
M. Chiellini
Associazioni di persone praticanti lo stesso mestiere possono rinvenirsi sempre e ovunque, non solo nell'età medievale e nel mondo occidentale. Ne sono esempio le [...] di Roma e Costantinopoli. Si trattava di pistores, boarii, suarii, pecuarii e nautae, cioè di fornitori di pane e di carni di varie specie, nonché di trasportatori di grano e bestiame. Queste associazioni appaiono come corpi chiusi, ereditari, i cui ...
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carnato
s. m. e agg. [der. di carne]. – 1. s. m., tosc. Carnagione, soprattutto se bella e colorita: ha un bel c.; Un c. di qualche dea di cielo (L. Lippi). 2. agg., non com. Che ha il colore della carne: una rosa carnata. 3. agg., ant. Incarnato,...
carne s. f. [lat. caro carnis, affine al gr. κείρω «tagliare»]. – 1. Parte muscolare del corpo dell’uomo e degli animali: avere poca, molta c. addosso, essere magro, grasso; e così essere in c., essere bene in c., fare c., rimettersi o tornare...