FABBRONI, Giovanni
Renato Pasta
Fratello minore di Adamo, nacque a Firenze il 13 febbr. 1752 da Orazio e Rosalinda Werner. Dalla madre, originaria di Heidelberg, apprese in tenera età il tedesco e la [...] carico di bestiame sui fondi in vista di un migliore apporto di concime e dell'incremento della presenza delle carni nell'alimentazione contadina e sul mercato urbano. Tra i numerosi interventi agronomici del F. particolare interesse rivestono la ...
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CALIARI, Paolo, detto il Veronese
Cecil Gould
Figlio di Gabriele, "spezapedra" come suo padre Piero, e di una Caterina, nacque a Verona nel 1528: in un doc. del 1529 infatti viene indicato come di un [...] in un quadro, creduto di Paolo, un panno velato, bisogna molto ben considerarlo per non ingannarsi. E se 'l tocco delle carni, non haverà quel brio così spiritoso, e viuace sarà facil cosa ch'egli sia più tosto, di Benedetto il fratello, ò di ...
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CRESPI, Giuseppe Maria, detto lo Spagnolo
Renato Roli
Figlio di Girolamo, mugnaio, e di Ippolita Cospi, probabilmente imparentata con il senatore Ranuzzi Cospi, nacque a Bologna il 14 marzo 1665 (Bologna, [...] datato (1745) è la Natura morta della Pinacoteca nazionale di Bologna, in cui su vari ripiani è squadernato un repertorio di carni, uccelli e vegetali con ben scarsa immaginativa, anzi riflettendo non tanto i modi paterni ma piuttosto quelli di G. D ...
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Figlio di Marco e di una Vermiglia, nacque a Prato probabilmente nel 1335. Fu il fondatore di un grande sistema di aziende il cui archivio ci è pervenuto praticamente integro; depositato presso la Sezione [...] beni agricoli alle vere e proprie operazioni mercantili. Si può però ricordare che il D. assunse anche l'appalto del dazio delle carni e di quello del vino.
La sede di Prato è da menzionare soprattutto per un'altra iniziativa del D. destinata, sia ...
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Nato a Milano il 19 febbr. 1821 da Claudio, un piccolo imprenditore originario di Monza, e da Giuseppina Della Volta, fece i primi studi presso i padri barnabiti di Monza e poi nelle scuole di Milano. [...] il Crédit all'inizio del 1859, il C. avviò una singolare iniziativa imprenditoriale nel settore del commercio delle carni; influenzato dalle dottrine cooperativistiche aprì infatti, grazie a un cospicuo capitale fornitogli da un finanziatore italiano ...
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GUIDO Guinizzelli (Guinizelli)
Giorgio Inglese
Il poeta che Dante nomina in Purgatorio, XXVI, 94 ("son Guido Guinizzelli e già mi purgo / per ben dolermi prima ch'a lo stremo") è presentato dai canzonieri [...] li avoltori, / nibbi e corbi, a l'alto Dio sovrano, / che lor te renda? Già se' lor ragione. / Ma tant' ha' tu sugose ['marce'] carni e dure, / che non se curano averti tra mano".
Niente di specifico si può dire sulle modalità con cui le rime di G ...
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FRANCESCO MARIA II Della Rovere, duca di Urbino
Gino Benzoni
Unico figlio maschio del duca Guidubaldo e di Vittoria, figlia del duca di Parma Pierluigi Farnese, nasce a Pesaro il 20 febbr. 1549. Accuratamente [...] paralizzato, a letto. Decrepito, "solo… pelle e… osso", a detta d'un agente mediceo, il vecchio duca, mentre "il colore delle carni è simile a quello del piombo". Né, nella sua fralezza, può essergli di conforto la moglie ché, a torto, è sospettata ...
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CARPANI, Francesco Maria
Carlo Capra
Nacque a Milano dal marchese Bartolomeo intorno al 1705. Il suo casato, benché di antica origine (figura gia in una matricola dei nobili milanesi compilata nel 1277 [...] dell'egoismo e della corruttela dell'ordine patrizio, "che da due secoli dispone del prezzo del pane, delle mete delle carni e dei commestibili, approfittando di queste per vendere meglio i propri frutti e per affittare più care le proprie case a ...
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DELLA GHERARDESCA, Ugolino
Maria Luisa Ceccarelli Lemut
Nacque nella prima metà del sec. XIII, probabilmente a Pisa da Guelfo di Ottone conte di Donoratico e da Uguccionella di Uguccionello di Uguccione [...] la vexata - forse fin troppo - quaestio dell'antropofagia del D., giunto secondo molti interpreti a cibarsi, spinto dalla fame, delle carni dei suoi stessi figli. C'è comunque da chiedersi se Dante, convinto della realtà di un tal fatto, avrebbe ...
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PASSEROTTI, Bartolomeo
Angela Ghirardi
PASSEROTTI (Passarotti), Bartolomeo. – Nacque a Bologna nel 1529, rinnovando nel nome quello del padre; fu battezzato il 28 giugno.
Gli anni della formazione sono [...] e rappresentazione nella cultura figurativa dei secoli XV-XVII, a cura di G. Zarri, Roma 2014, pp. 82 s, 88-90; Ead., Carni in mostra. Il tema della “macelleria” nella pittura europea tra Cinque e Seicento, in Le arti e il cibo. Modalità ed esempi di ...
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carnato
s. m. e agg. [der. di carne]. – 1. s. m., tosc. Carnagione, soprattutto se bella e colorita: ha un bel c.; Un c. di qualche dea di cielo (L. Lippi). 2. agg., non com. Che ha il colore della carne: una rosa carnata. 3. agg., ant. Incarnato,...
carne s. f. [lat. caro carnis, affine al gr. κείρω «tagliare»]. – 1. Parte muscolare del corpo dell’uomo e degli animali: avere poca, molta c. addosso, essere magro, grasso; e così essere in c., essere bene in c., fare c., rimettersi o tornare...