(o insettivore) Piante in grado di catturare insetti o altri piccoli animali e di ricavarne sostanze organiche azotate. Sono note circa 500 specie, tutte Angiosperme, appartenenti alle famiglie Cefalotacee, Droseracee, Lentibulariacee, Nepentacee e Sarraceniacee. Con il generico nome di acchiappamosche vengono definite piante c. diverse: Lychnis viscaria, pianta perenne dell'Europa e Asia, e Silene ...
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Apparato di alcune piante carnivore, fatto a coppa, a tubo ecc., mediante il quale catturano e digeriscono piccoli animali, grazie al liquido che si accumula sul fondo ricco di enzimi digestivi (per es. [...] nepente). Si origina dalla metamorfosi di una foglia o parte di essa ...
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Famiglia di piante carnivore, in passato classificata da alcuni autori nell’ordine Tubiflore e inclusa in quello delle Lamiali nella moderna sistematica cladistica. Le L. comprendono tre generi (Genlisea, [...] Pinguicula, Utricularia) di erbe perenni, acquatiche o palustri delle regioni calde e temperate. Il monofiletismo delle L. è sostenuto da una serie di studi sul DNA e sulla morfologia condotti negli anni ...
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È deputata, in molte piante carnivore, a secernere enzimi e acidi capaci di digerire i protidi degli animaletti catturati dalla pianta. ...
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Incurvamento temporaneo determinato da uno stimolo chimico. Ne è esempio il movimento delle foglie di Drosera allorché si curvano a contatto di un composto organico assimilabile dalla pianta (➔ carnivore, [...] piante) ...
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In botanica, processo per il quale dall’interno di una pianta vengono escrete o eliminate alcune sostanze, come cera (in molte foglie), oli essenziali (in molti peli ghiandolari), sostanze vischiose, nettare, [...] fermenti (nelle piante carnivore e nei Funghi); anche la guttazione è un esempio di escrezione.
Nel metabolismo animale, l’insieme dei processi con i quali sono eliminati e versati all’esterno i prodotti di secrezione delle ghiandole esocrine ( ...
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transfer botanica Cellule t. Le cellule parenchimatiche specializzate per il trasporto di sostanze, che viene favorito dalle pieghe laminari della parete cellulare; sono frequenti nel floema, ma anche [...] in strutture ghiandolari, come, per es., negli ascidi delle piante carnivore utricularie. medicina In immunologia, t. factor, il fattore in grado di trasmettere da un soggetto all’altro la sensibilità acquisita nei confronti di un determinato ...
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Famiglia di piante Dicotiledoni rampicanti, ordine Cariofillali, caratterizzate da foglie, almeno le inferiori, munite di ascidi a urna. Comprende un unico genere, Nepenthes (v. fig.), con circa 60 specie, [...] indo-malese, alcune coltivate in serra per l’eleganza e per i vivaci colori degli ascidi; sono le più vistose piante carnivore. La foglia ha la parte basale laminare, adatta all’assimilazione, cui segue un tratto intermedio simile a un picciolo, che ...
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Sarraceniacee Famiglia di piante erbacee Dicotiledoni, ordine Ericali, il monofiletismo delle quali è sostenuto dall’analisi morfologica e del DNA. I caratteri sinapomorfi (➔ cladismo) riguardano le foglie [...] con poche popolazioni sparse nella parte nordorientale dell’America Meridionale. Superficialmente simili alle Droseracee per le loro abitudini carnivore, non sono correlate a queste da un punto di vista filogenetico, ma sembrano costituire un sister ...
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Nome generico con cui si designano tutti i vegetali, esseri organizzati che nascono, crescono, si nutrono, si riproducono, muoiono. Possono essere sia organismi unicellulari sia organismi multicellulari [...] legnose; p. a foglie caduche o sempreverdi; p. longidiurne e brevidiurne; p. acquatiche e terrestri; p. parassite; p. alpine; p. carnivore; p. officinali o medicinali; p. pioniere; p. succulente o grasse; secondo l’utilizzazione che ne fa l’uomo si ...
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carnivori
carnìvori s. m. pl. [da carnivoro; lat. scient. Carnivora]. – Ordine di mammiferi che riunisce 11 famiglie e 101 generi e si divide in due sottordini, fissipedi (per es., il cane) e pinnipedi (per es., la foca). I fissipedi, diffusi...