Ustinov, Sir Peter (propr. Peter Alexander)
Roy Menarini
Attore e regista teatrale e cinematografico inglese, di origine russa, nato a Londra il 16 aprile 1921 e morto a Bursins (Svizzera) il 29 marzo [...] ed Emeric Pressburger e collaborando con Eric Ambler alla sceneggiatura di The way ahead (1944; La via della gloria) di CarolReed. Finito il secondo conflitto mondiale (al quale prese parte tra il 1942 e il 1946) mentre proseguiva con successo nella ...
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Welles, Orson
Altiero Scicchitano
Regista e attore cinematografico e teatrale statunitense, nato a Kenosha (Wisconsin) il 6 maggio 1915 e morto a Los Angeles il 10 ottobre 1985. Geniale inventore di [...] cui appare. Dei film interpretati da W., il più importante è The third man (1949; Il terzo uomo) diretto da CarolReed: la caratterizzazione del trafficante Harry Lime resta il suo più grande successo popolare.
Nel corso degli anni, per finanziare i ...
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La città del cinema
Gian Piero Brunetta
Il cinema arriva a Venezia
«Andémo, andémo alle vedute vive!»: come un gioioso grido di battaglia questa frase risuona nelle calli, rimbalza e guida la folla [...] opere dei grandi registi, accanto a quelle degli esordienti: si va da Renoir a Dreyer, da Pudovkin ad Autant-Lara, da CarolReed agli italiani Alberto Lattuada e Giuseppe de Santis, da Orson Welles a Hitchcock, da Hans Richter a William Wellmann.
Una ...
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Cinecittà
Riccardo Martelli
Complesso di teatri di posa fondato a Roma nel 1937. La sua creazione fu una delle tappe della politica di sostegno alla cinematografia avviata dal regime fascista all'inizio [...] caduta dell'impero romano) di Anthony Mann, The agony and the ecstasy (1965; Il tormento e l'estasi) di CarolReed. Gli ultimi tre furono degli insuccessi commerciali, e segnarono il tramonto delle grandi produzioni straniere a C.: i film successivi ...
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Oscar
Maurizio Porro
I primi anni
La storia dell'Academy Award, più noto come Oscar, il premio più ambito del cinema, inizia il 16 maggio 1929, quando il presidente dell'Academy of Motion Picture Arts [...] Wise ottenne nell'edizione del 1965 cinque O., tra i quali quelli per il film e la regia; Oliver! di CarolReed, venne giudicato miglior film e migliore regia del 1968. Delle grandi trasformazioni politiche e culturali che si stavano profilando all ...
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Guerra, film di
Mino Argentieri
Il f. di g. si configura come la messa in scena di un conflitto drammatico, storicamente identificato nei suoi riferimenti, in cui l'evento bellico non si limita a fare [...] Pressburger, San Demetrio-London (1943; Naufragio) di Charles Frend, The way ahead (1944; Le vie della gloria) di CarolReed. Questo percorso, che univa il dato documentario alla narrazione, venne seguito in Italia da Francesco De Robertis (Uomini ...
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Costumi
Mario Verdone
Nello spettacolo i c. sono per loro natura drammaturgicamente 'espressivi'. Nell'atto primo di Amleto, Polonio afferma che "una delle prime qualità del vestimento è la sua espressività". [...] (offerto a Jean Delannoy, Robert Aldrich, Victor Tourjansky), Enzo Bulga-relli (per Raoul Walsh, Joseph L. Mankiewicz, CarolReed), D. Cecchi, costumista in Italia di Lattuada, Camerini, Blasetti, ma anche di Christian-Jaque, Abel Gance, Stanley ...
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Spionaggio, film di
Mario Sesti
Genere cinematografico di grande popolarità la cui derivazione dall'omonimo letterario ‒ contemporaneo alla formazione della letteratura di massa ‒ è stata progressivamente [...] , di Anatole Litvak; Espionage agent, 1939, di Lloyd Bacon; Night train to Munich, noto anche come Gestapo, 1940, di CarolReed; Berlin correspondent, 1942, di Eugene Forde; Escape to danger, 1943, di Lance Comfort e Max Greene; Watch on the Rhine ...
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Guinness, Sir Alec
Bruno Roberti
Attore teatrale e cinematografico inglese, nato a Marylebone (Londra) il 2 aprile 1914 e morto a Midhurst (Sussex) il 5 agosto 2000. Nella molteplice diversità dei ruoli [...] costretto a improvvisarsi indolente e confusionario agente segreto, di Our man in Havana (1959; Il nostro agente all'Avana), che CarolReed trasse dal romanzo di G. Green, il colonnello ubriacone sanguigno e irruento di Tunes of glory (1960; Whisky e ...
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Selznick, David O. (propr. David Oliver)
Giuliana Muscio
Produttore cinematografico statunitense di padre ebreo, nato a Pittsburgh (Pennsylvania) il 10 maggio 1902 e morto a Hollywood (California) il [...] da Irene, sposò in Italia Jennifer Jones. Quindi coprodusse in Europa The third man (1949; Il terzo uomo) di CarolReed, e Stazione Termini (1953) di Vittorio De Sica, interpretato dalla moglie. Tornato a Hollywood, a disagio in un'industria ...
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