FALCONI, Corrado (detto Dino)
Alessandra Cimmino
Nacque a Livorno il 18 nov. 1902 da Armando e Tina Di Lorenzo, ambedue attori, fra i più celebri della scena italiana. Laureatosi in giurisprudenza a [...] , A. Cavaliere, in comp. Pilotto, Melnati, P. Renzi, F. Tommei, il pezzo forte era una parodia dei romanzi di Carolina Invernizio); Fortissimo (1948-49, coautore Frattini, al Lirico, più che una rivista una vera e propria fantasia musicale di canzoni ...
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GRASSO, Giovanni
Franco Ruffini
Nacque a Catania il 19 dic. 1873 da Angelo, puparo, e da Ciccia (Francesca) Tudisco, sua seconda moglie, anche lei pupara, secondogenito di quattro figli (Marietta, Domenico [...] ; nel 1916 fu a Messina; nel 1917 a Palermo e nel 1919 a Roma, al teatro Eliseo. Nel 1921, prima attrice Carolina Balistrieri Bragaglia, partì per una tournée negli Stati Uniti, debuttando l'8 settembre a New York, al Major Royal Theatre, nel cuore ...
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FREZZOLINI, Erminia
Roberto Staccioli
Nacque a Orvieto il 27 marzo 1818 da Giuseppe e Teresa Basiglio. Iniziato lo studio del canto col padre, rinomato basso buffo, si perfezionò con D. Ronconi, A. [...] , come detto in Enc. dello spett.), infine interpretò il personaggio di don Marco ne Le cantatrici villane di V. Fioravanti con Carolina Hunger. Gli ultimi anni della sua attività e della sua vita sono oscuri, è incerta la data del suo ritiro dalle ...
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Totò
Goffredo Fofi
Nome d'arte di Antonio De Curtis, attore teatrale e cinematografico, nato a Napoli il 15 febbraio 1898 e morto a Roma il 15 aprile 1967. Attraverso la centralità della 'maschera' [...] bestia e la virtù (1953) di Steno interpretò il testo pirandelliano al fianco di Orson Welles; in Totò e Carolina (1955) di Monicelli, su soggetto di Ennio Flaiano, fu un umanissimo carabiniere incaricato di riportare al paese una giovane prostituta ...
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(fr. académie; sp. academia; ted. Akademie; ingl. academy).
Accademia platonica.
'Ακαδημία (Acadēmĭa) o 'Ακαδήμεια (Acadēmīa) o, ancora, secondo una forma più antica, ‛Εκαδήμεια, fu il nome che dall'eroe [...] una omonima in Germania, a Halle, nel 1662, per iniziativa del Bausch (poi detta Caesarea Leopoldina o Leopoldina-Carolina); e a Stoccolma nel 1739 il linneiano Collegium Curiosorum, trasformatosi poco dopo in Svenska Vetenskaps-Akademie. Madrid ebbe ...
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REGIA (XXIII, p. 9; App. II, 11, p. 678)
Luigi Squarzina
Paolo Puppa
Dai tardi anni Cinquanta ai tardi anni Settanta la r. teatrale, se sotto un aspetto ha visto la sua inarrestabile affermazione, sotto [...] Horvath, lo Ionesco dei Rinoceronti), dallo spettacolo pieno e rutilante (La bisbetica domata), dai teatri-tenda (Casimiro e Carolina di Horvath), dall'opera lirica (L'africana di Meyerbeer al Maggio fiorentino).
Al Piccolo Teatro si forma e debutta ...
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DI CAPUA, Rinaldo
Ariella Lanfranchi
Ben poco si conosce della vita e della formazione artistica di questo compositore d'origine campana, attivo sulle scene teatrali italiane ed europee per oltre un [...] musicale André Meyer, Abbeville 1960, p. 61; R. L. Bostian, The works of R. D., Phil. diss., Univ. of North Carolina 1961; C. D. Brenner, The Théatre-Italien. Its repertory 1716-1793, Berkeley-Los Angeles 1961, pp. 208, 372; C. Sartori, Assisi ...
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TEATRO
Ferdinando Taviani
(XXXIII, p. 353; App. II, II, p. 948; III, II, p. 902; IV, III, p. 583)
È ormai impossibile pensare ''il teatro'' al singolare. La pluralità de ''i teatri'', delle tradizioni [...] distingue in parte, sia per età che per ossessioni, M. Santanelli: Uscita di emergenza, 1981; Regina madre, 1985; Bellavita Carolina, 1987). Ritorna in Saro e la rosa di F. Silvestri (1989) e soprattutto nella drammaturgia di Moscato (Signuri Signuri ...
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carolina1
carolina1 s. f. [forse da carambola, carambolina, incrociato con il nome proprio Carolina]. – Gioco di biliardo che si fa con cinque palle (due bianche, una rossa, una turchina, una gialla) e senza pallino, con birilli o senza.
carolina2
carolina2 s. f. [dal nome della Carolina, uno degli Stati Uniti d’America, produttore di ottime qualità di cotone]. – Tessuto di cotone colorato e bordato, lucido e morbido, usato in passato spec. per divise di collegiali e simili.