CASTELLO
W. Müller-Wiener
Struttura fortificata con funzioni difensive e talvolta anche abitative, il c. viene normalmente indicato nelle fonti latine medievali con i termini castrum e castellum, indirettamente [...] alle costruzioni in muratura. Ciò nonostante fecero la loro comparsa anche queste ultime, in qualche caso riprendendo edifici di epoca carolingia, come a Doué-la-Fontaine o ad Andone, in altri casi impiantandosi ex novo su siti mai prima abitati. Fu ...
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CRIPTA
M.T. Gigliozzi
Il termine c. deriva dal gr. ϰϱύπτη e, più direttamente, dal lat. crypta, impiegato nell'Antichità a indicare un ambiente naturale o artificiale, sotterraneo o semisotterraneo [...] già noto a S. Valentino a Roma e nel piano di San Gallo. Reminiscenze, talvolta anche assai creative, di altri schemi carolingi di minor seguito si trovano comunque nel Fraumünster di Zurigo (sec. 10°), nel St. Pantaleon di Colonia (964-980 e 984 ...
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Alsazia
V. Beyer
(franc. Alsace; ted. Elsass)
Regione della Francia nordorientale, compresa fra le pendici dei Vosgi a O, la catena del Giura a S e il corso del Reno a E, l'A. è divisa amministrativamente [...] della lavorazione dei metalli e in genere di una produzione orafa in situ si mantenne anche in età carolingia, conservandosi il ricordo di officine specializzate nelle abbazie benedettine di Erstein e di Ebersmunster, quest'ultima fondata nel ...
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Anglosassoni, Arte degli. Vetri
D. Whitehouse
VETRI
Benché il vetro venisse usato in Inghilterra fin dall'inizio del periodo anglosassone, non c'è prova di continuità di produzione dall'epoca della [...] sociali più elevate.Tra le più importanti scoperte recenti sono da ricordare la vasta raccolta di recipienti in vetro carolingi dal mercimonium dei re del Wessex a Hamwih (od. Southampton) e la documentazione di lavorazione del vetro (ma non ...
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PORTA
M. Bernardini
Il mondo antico lasciò in eredità al Medioevo un numero di p. artisticamente lavorate molto superiore all'esigua quantità degli esemplari oggi superstiti. Si doveva trattare di battenti [...] più bassa, dall'uso sapiente del colore. In alcuni episodi, l'iconografia adottata rivela la conoscenza diretta degli avori carolingi, mentre per le cinque scene del ciclo di Erode - prive di persuasivi precedenti - è emerso un legame con il ...
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PITTURA ALTOMEDIEVALE (secoli 6°-10°)
C. Davis-Weyer
La p. altomedievale, e in particolar modo la p. murale, è profondamente radicata nella tradizione classica, specie a Roma e in Italia, in parte perché [...] , Civici musei d'arte e storia di Brescia 3, 1987b, pp. 25-40; C. Davis-Weyer, Müstair, Milano e l'Italia carolingia, ivi, pp. 203-237; J.G. Deckers, H.R. Seeliger, Die Katakombe ''Santi Marcellino e Pietro''. Repertorium der Malereien, Münster 1987 ...
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VICHINGHI
K. Bornholdt
Popolazioni danesi, svedesi e norvegesi che nell'Alto Medioevo abitavano l'Europa settentrionale, note anche come Normanni (v.); il termine V. veniva utilizzato per definire i [...] un totale di kg 2,5 d'oro), è uno dei più ricchi in Europa. Esso consiste soprattutto di oreficeria carolingia e scandinava, di fattura estremamente raffinata, e include la famosa fibula trilobata decorata con motivo ad acanto, probabilmente eseguita ...
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VERONA
G. Valenzano
Città del Veneto, capoluogo di provincia, sita sulle rive dell'Adige, tra la pianura e il piede dei monti Lessini.La città, di origine romana, ha mantenuto l'impianto viario reticolato [...] dato dalla mancanza di un vero e proprio transetto, tanto che è stato adottato un termine d'uso per l'architettura carolingia, gli 'annessi', ossia due corpi di fabbrica aggregati al corpo delle navate - sporgenti in pianta e di altezza pari a quella ...
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BIBBIA
C. Bertelli
Il termine che designa comunemente questa collezione di libri ritenuti sacri dagli Ebrei e dai cristiani deriva dal sostantivo femminile latino biblia coniato, a sua volta, sul plurale [...] B. latina ci sono conservati, come già abbiamo avuto occasione di vedere e come vedremo ancora più avanti, nei codici miniati carolingi. Un codice di Sedulio ad Anversa (Museo Plantin Moretùs, M 17, 4) del IX sec. ci offre una preziosa testimonianza ...
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BAVIERA
K. Otto
(ted. Bayern)
Regione storica e amministrativa della Germania comprendente, a partire dal sec. 19°, Alta e Bassa B., Svevia bavarese, Alto Palatinato, Alta, Media e Bassa Franconia; [...] fiumi Lech e Enns, il Nordgau, l'od. Alto Palatinato e il Tirolo, inclusa la diocesi di Säben.Nel sec. 8° i Carolingi posero fine alla dominazione agilolfingia e la B. fu annessa al regno dei Franchi, ottenendo tuttavia un proprio sistema giuridico e ...
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carolingio
carolìngio (o carolìngico) agg. [der. del lat. Carŏlus «Carlo»] (pl. f. -gie o -ge). – Dei Carolingi, dinastia francese che ebbe come più illustre rappresentante Carlomagno (dal quale prese il nome); che si riferisce a Carlomagno...
annali
s. m. pl. [dal lat. annales, der. di annus «anno»]. – 1. Narrazione storica di avvenimenti politici o comunque importanti, divisa per anni: a. romani, francescani, carolingi. In partic., a. massimi, nell’antichità romana, raccolta di...